mercoledì 27 febbraio 2013
martedì 26 febbraio 2013
Nigredo di Stefano Delacroix (I libri di Emil). Prima presentazione all’Ex Conservatorio S. Anna di Lecce il 28 febbraio 2013
L’Ordo Equestris Templi Arcadia,
il Santissimo Ordine Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del
Pellicano, e con il patrocinio dell’Augusta Imperiale Real Casa Tiberio
Dobrynia di Russia di Roma-Byzantium organizzano il 28 febbraio 2013 alle ore
18,30 presso l'Ex Conservatorio S.Anna a Lecce in via Giuseppe Libertini la
presentazione del libro di Stefano Delacroix dal titolo Nigredo (I libri di
Emil). Relazioneranno insieme all'autore il prof. Angelo Piperno e il Dott.
Francesco Bitonti esperti di studi esoterici e rosacrociani. Interverrà
S.A.R.I. Principe Don Antonio Tiberio Dobrynia Dimitrijevich di Russia
Vincent Fernand Daudet, guaritore
e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano
d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e
l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole,
avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e
pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe,
amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello
iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito
che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e
religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la
creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”
Stefano Delacroix è nato a
Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza
giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il
’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed.
Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007
Peristalsi (ed. Il Foglio) e La
Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009
Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione
nel 2012.
Info
“Se Hank avesse incontrato Anaïs” (nuova versione dei fatti, 2013). Disponibile in versione digitale su Amazon
“Il romanzo d’esordio di Stefano
Donno, pubblicato nel 1999 e qui presentato in una nuova versione riveduta
dall’autore, è un pugno nello stomaco, un oltraggio alle buone maniere, o, più
semplicemente, una delle storie d’amore più intense e struggenti che siano
state mai raccontate, semplicemente perché i due protagonisti Charles Bukowski
e Anaïs Nin, rappresentano due mondi distanti e due modi diversi di intendere
la scrittura, la poesia, la sessualità, la vita.” (dalla prefazione, di Luciano
Pagano)
"Stefano Donno, poeta,
scrittore, autore di decine di libri, raccolte di poesie, interventi critici e
romanzi, sul finire degli anni novanta era già uno dei giovani ‘agitatori’
letterari pugliesi più attivi, coordinava il periodico S/PULP ART FACTORIES e
esordiva con la sua prima raccolta di versi “Sturm and Pulp”, introdotta da
Tommaso De Lorenzis. “Se Hank avesse incontrato Anaïs” è il suo primo romanzo. Oggi,
rileggendolo a distanza di quattordici anni, mi rendo conto che questo testo
non ha perduto nulla della sua freschezza e della sua carica evocativa, ancora
oggi è un poetico pugno nello stomaco, quello che ti prende quando raccogli i
pezzi di una storia d’amore assurda e la spieghi dall’inizio. Il meccanismo
narrativo è coinvolgente, bastano poche pagine per restare incollati, prima al
Bukowski personaggio, poi all’innamorato irrequieto che non vuole ammettere i
propri sentimenti, crudi e allo stesso tempo sinceri. Ma d’altronde chi,
leggendo tra le righe le poesie dell’autore americano, non si accorge che
dietro tanta brutalità si nasconde un’anima grande? L’azzardo di Donno si
concretizza nell’ipotizzare una relazione tra due astri della letteratura del
secolo scorso; ma è anche vero che tutto incomincia e termina come una
pellicola, come un film hollywoodiano, conservando il taglio cinematografico
delle sequenze, la rapidità, le inquadrature e i passaggi di scena. L’autore
sembra quasi volerci comunicare che si tratta di una fiaba, una favola sporca
raccontata con gli strumenti della contemporaneità, facendo incontrare
un’ambizione pulp e post-moderna insieme a un ritmo definito, quello del
film."
Stefano Donno (1975) si è laureato
nel 2005 in
Filosofia presso l’Università degli Studi di Lecce. Sue poesie sono inserite in
numerose antologie e suoi articoli e saggi sono apparsi su importanti riviste
nazionali e internazionali. Attualmente, con Luciano Pagano, è OverecoAgenzia.
Pubblicazioni: Sturm and Pulp
(Lecce, 1998); Edoardo De Candia, considerazioni inattuali (Lecce, 1999); Se
Hank avesse incontrato Anais (Pensa Multimedia, 1999); Monologo – + (I Quaderni
del bardo, 2001); Sliding Zone (Pensa Multimedia, 2002); L’Altro Novecento –
giovane letteratura salentina dal 2002 al 2004 (Luca Pensa Editore, 2004);
Ieratico Poietico (Besa Editrice, 2008); Dermica per versi (Faloppio, 2009);
Mendica Historia (Lecce, 2010); Corpo Mistico (Giulio Perrone Editore, 2010)
“Se Hank avesse incontrato Anaïs”
– Stefano Donno
disponibile qui su Amazon
lunedì 25 febbraio 2013
In libreria per Lupo Editore dal 28 febbraio 2013 il nuovo libro di Giuseppe Cristaldi dal titolo “Macelleria Equitalia”. Con una nota di Michele Placido
Cinque racconti. Cinque drammi
esistenziali determinati dalla crisi odierna. Uno scenario intimamente operaio
e contadino, devastato dal propagarsi inarrestabile della macchina
istituzionale, che attraverso i suoi apparati di riscossione forzata dei
tributi, Equitalia, attiva pignoramenti di mobili prima e immobili poi. E dopo ancora, la nascita di
un’organizzazione criminale, posta tra Equitalia e il cittadino insolvente,
dedita alla compravendita illecita dei beni. L’aggressione definitiva di un
popolo indifeso e ridotto alla miseria, dove anche la vergogna e l’umiliazione
fisica rientrano nella salvaguardia economica. Macelleria Equitalia è la
precisa analisi dell’ultima Italia, delle meccaniche di un sistema malato che
costringe all’esclusione violenta dell’uomo dallo Stato, ma è anche il ritorno
a quella umanità spoglia, nuda, essenziale dove i reduci sono blocchi di pietra
abbandonati a loro stessi, perché se a una statua cambi la postura, anche di
poco, ne va del santo.
Giuseppe Cristaldi, classe 1983.
Nel 2007 pubblica il suo primo romanzo Storia di un metronomo capovolto , con
nota di Franco Battiato. Nel 2008 prosegue il suo impegno civile pubblicando il
docugramma Un rumore di gabbiani – Orazione per i martiri dei petrolchimici con
un cameo filmico di Franco Battiato e prefazione di Caparezza. Coincide con
l’uscita di quest’opera la sua prima esperienza in campo registico. Del 2010 è
il suo romanzo Belli di papillon verso il sacrificio , con prefazione di Teresa
de Sio. Del 2011 Nefrhotel (CMEditore – Promo Music, 2011)
Info
domenica 24 febbraio 2013
BUON VENTO – viaggio nel Gusto (Gelsorosso) di Sabrina Merolla a GUSTOLIBERRIMA a Lecce il 1 marzo 2013
Evocazioni salentine per il tour
di presentazione del libro BUON VENTO Viaggio nel Gusto (Gelsorosso Ed.) di
Sabrina Merolla che, a sette mesi dalla pubblicazione di questa fortunata opera
prima, approda a Lecce, capitale del barocco pugliese e centro propulsore di
cultura e dinamismo turistico. L'appuntamento con l'autrice si terrà venerdì 1°
marzo 2013, alle 18.30, nella Libreria GUSTOLIBERRIMA a Lecce (Via Vittorio
Emanuele, 42) annoverata tra le 10 librerie più belle d'Italia dalla testata
panorama.it e definita "paradiso dei maniaci della cultura, del cibo e dei
viaggi" Come nello stile delle
presentazioni già tenutesi in giro per la Puglia, questo incontro letterario rappresenterà
un viaggio sentimentale e coinvolgente alla scoperta di luoghi pugliesi dal
fascino unico e irripetibile, raccontati in questo libro innovativo che svela
anche gli incontri più entusiasmanti con i protagonisti del gusto pugliese,
vissuti dall’autrice nel corso dei suoi viaggi televisivi. Lettura dopo
lettura, Sabrina Merolla condurrà il pubblico in una selezione di itinerari
tratti dalla sua trasmissione BUON VENTO, dedicata alla valorizzazione e
promozione delle risorse turistiche pugliesi e lucane, in onda negli ultimi
anni sulle reti del Gruppo Norba, con grande riscontro di pubblico e critica.
L’intenso lavoro televisivo è documentato sul canale Youtube di Buon Vento www.youtube.com/buonventotv che
ha superato le 100.000 visualizzazioni
L'evento letterario sarà
occasione di scoperta e approfondimento delle risorse enogastronomiche,
agroalimentari e turistiche della terra di Puglia e rappresenterà una
straordinaria opportunità di incontro con i molti protagonisti
dell'imprenditoria, dell'enogastronomia e del turismo pugliese.
A dialogare con l’autrice, Stefano Donno critico letterario e fondatore
con Luciano Pagano di “Overeco Agenzia” e Augusta Epifani, responsabile di
Liberrima. Un novero di preziosità territoriali che viaggia con l'autrice
anche oltre i confini regionali. Sabrina Merolla, infatti, è stata recentemente
invitata a Trento all'assemblea nazionale di Unionturismo (prestigioso
osservatorio dei flussi, delle tendenze e della storia del turismo Italiano) in
collaborazione con l’Azienda di Promozione Turistica del Trentino, come fonte
ispiratrice dell'instaurazione di una sinergia tra le dolomiti trentine e le
magnifiche spiagge della Puglia. Inoltre,
come attestazione del carattere divulgativo di questo lavoro letterario e
mediatico, Sabrina Merolla ha ricevuto il Premio Green 2012 dal Presidente di
Confindustria Puglia, Dott. Angelo Bozzetto, "per essersi distinta,
attraverso il suo impegno mediatico con il format televisivo e letterario Buon
Vento, tra le personalità che più di altre hanno saputo negli ultimi tempi
incardinare in sé i due criteri fondamentali della meritocrazia e del
green".
La Libreria Liberrima,
come si legge nella motivazione di Panorama, è “un ecosistema di luoghi affacciati
su una piazzetta nascosta: una libreria, un'enoteca, un caffè, un
ristorante...Tutto questo all’interno della corte settecentesca di un palazzo
barocco, nell’incanto del centro storico di Lecce".
In questo luogo reputato
"imperdibile" sarà irrinunciabile partecipare all'esperienza
culturale di scoperta di una Puglia ricca di storie e sapori, amabilmente
narrati al lettore con garbo, raffinatezza e freschezza, e con quello stesso
trasporto che l’autrice trasmette al suo pubblico televisivo. A pochi mesi
dalla pubblicazione di questo volume, che offre al lettore più di 40 proposte
esclusive per viaggiare tra le eccellenze enogastronomiche della Puglia, il
libro “BUON VENTO Viaggio nel Gusto” ha conquistato il pubblico, come
dimostrato dall’incremento di vendite che hanno superato le 3000 copie.
Molte e autorevoli le testate
nazionali che l'hanno recensito con entusiasmo, e tra loro: TG2 RAI Eat Parade,
A Tavola, La Cucina
Italiana, Alice Cucina, Marcopolo Viaggi, Italia a Tavola, Il
Venerdì di Repubblica. Il fitto
calendario di presentazioni si espande oltre i confini regionali, forte
dell’imminente grande distribuzione nazionale dell’opera.
Lecce Via Vittorio Emanuele, 42 Libreria GUSTOLIBERRIMA
ore 18:30
ingresso libero
Info. 0832.245524
sabato 23 febbraio 2013
venerdì 22 febbraio 2013
giovedì 21 febbraio 2013
mercoledì 20 febbraio 2013
“The future. Six drivers of global change” di Al Gore (Random House). Intervento di Vander Tumiatti (Imprenditore e Fondatore di Sea Marconi Technologies).
Gli interventi sulle novità
editoriali che si occupano di ambiente ed energie rinnovabili in questi miei
ultimi due anni di intensa attività recensiva, hanno puntualmente toccato
questioni sia di carattere nazionale, sia tematiche legate al territorio e alla
cultura green di Puglia e del Salento, sia macro-argomenti di rilievo
internazionale. Avendo una certa padronanza (condizione, ma anche conseguenza
dei miei numerosi impegni fuori Italia) della lingua inglese, ho avuto
l’opportunità di leggere l’ultimo lavoro “ecosofico” di Al Gore, dal titolo
“The future. Six drivers of global change”, edito dalla stessa casa editrice di
Dan Brown (noto autore di best seller mondiali, come il Codice Da Vinci o
Angeli e Demoni) ovvero la
Random House. Personaggio di tutto rispetto, Al Gore è
co-fondatore e presidente di Generation Investment Management, senior partner
di Kleiner Perkins Caufield & Byers, e membro del consiglio di
amministrazione di Apple Inc. Gore attualmente è impegnato, con la qualifica di
presidente, nel progetto Climate Reality, un'organizzazione no-profit che si
attiva nel trovare soluzioni per l’attuale crisi climatica mondiale. In questo
suo ultimo lavoro l’ex vicepresidente USA, divenuto da lungo tempo attivista
ambientale, svolge un’analisi a tutto campo degli intrecci fortemente
simbiotici tra ecologia, economia, scienza e geopolitica, delineando le grandi
linee di forze che sono all’opera e che stanno rapidamente modificando il mondo
che abbiamo sempre conosciuto. Un processo, attualmente in fase di forte
accelerazione, che è dovuto soprattutto ad una serie di elementi propulsivi
come: 1) la globalizzazione; 2) le comunicazioni on line, che hanno generato
una “mente interconnessa” globale; 3) un progressivo riequilibrio dei poteri,
che ha visto il passaggio da un sistema centrato sugli USA a un mondo
multicentrico e multieconomico; 4) le biotecnologie, come la genetica e le
neuroscienze, che stanno trasformando radicalmente medicina, agricoltura e
scienza molecolare, giungendo ad influenzare il controllo sull’evoluzione
umana. Il libro di Al Gore è suddiviso in "sei fattori di cambiamento
globale" ai quali corrispondono altrettanti capitoli. Nella discussione
dei primi temi, Gore presenta un quadro, per lo più triste, di degrado
ambientale dovuto alla crescita della popolazione umana e ai consumi sempre più
sostenuti. L’autore dichiara ad esempio, e senza troppi peli sulla lingua, che
la causa del riscaldamento globale non risiede soltanto nell’utilizzo dei
combustibili fossili, ma anche nell’impoverimento graduale e costante della
terra, le cui risorse cominciano ad esaurirsi, che si tratti di agricoltura, di
pesca o di giacimenti minerari. La vena di totale vicinanza di Al Gore sulle
questioni ambientale si vede in frasi come queste: "Ci sono già diverse
pratiche sconsiderate che dovrebbero essere immediatamente fermate: la vendita
di armi letali a gruppi di potere in tutto il mondo, l'uso di antibiotici come
stimolante della crescita del bestiame, l'estrazione del petrolio nel Mar
Glaciale Artico, ormai divenuto una zona terribilmente a rischio". Al Gore
in questo suo ultimo lavoro si dimostra erudito, coinvolgente e dotato di
grande stile, ma soprattutto si rivela un grande conoscitore della
globalizzazione e del mercato delle energie a livello mondiale, oltreché uomo
di grande levatura etica, desideroso di costruire un futuro realmente
ecocompatibile. E come sostiene l’autore: «Siamo di fronte ad una scelta.
Possiamo essere trascinati dalla corrente delle innovazioni tecnologiche e del
determinismo economico verso un futuro che può minacciare i nostri valori più
profondi. Oppure dare forma al futuro in modo che possa proteggere la dignità
umana e riflettere le aspirazioni dei popoli di tutto il mondo
martedì 19 febbraio 2013
lunedì 18 febbraio 2013
Luci e ombre nel ‘verde’, capitalismo e Green Economy. Intervento di Vander Tumiatti (*)
È da tempo oramai che mi occupo
di segnalare in diverse sedi, anche prestigiose, pubblicazioni, eventi,
aggiornamenti di carattere tecnologico e normativo riguardanti la green economy
e le energie alternative. Avendo sempre come punto di riferimento La volontà di
essere quanto più“glocal” possibile nelle mie analisi, ovvero cercando di
occuparmi di “green” prendendo in esame realtà e latitudini che spaziano dalla
Puglia al Piemonte, fino al resto del mondo. E una realtà editoriale che sino
ad oggi non avevo preso in considerazione, è stata la casa editrice Emi,
un’azienda editoriale missionaria di proprietà di 15 istituti italiani maschili
e femminili che svolgono attività anche fuori dai confini della nostra nazione.
La Emi si rivolge tanto alle persone di chiesa
(laici e religiosi impegnati) che agli attivisti di movimenti sociali e gruppi
alternativi e guarda con medesimo interesse al mondo della cultura e a quello
della scuola. E proprio in occasione del 40° anniversario della sua fondazione
(1973/2013) mi fa piacere poter parlare di un testo assolutamente degno di
considerazione, che meriterebbe di essere letto da un pubblico ampio e vario,
soprattutto per i suoi contenuti. Si, perché fanno riflettere su alcune zone
d’ombra della green economy, ma che forniscono anche ipotesi di soluzioni
graduali da prendere attentamente in considerazione. Mi spingerei addirittura a
suggerire che venisse adottato nelle scuole pubbliche, come libro di testo. Il
volume a cui faccio riferimento è una pubblicazione fresca di stampa, ovvero “I
Signori della Green Economy. Neocapitalismo tinto di verde e Movimenti glocali
di resistenza”, uscito da due interessanti penne come Alberto Zoratti e Monica
Di Sisto. La presentazione è affidata a Maurizio Landini e la prefazione a
Maurizio Gubbiotti.
Alberto Zoratti è presidente di
Fairwatch, nonché giornalista freelance, responsabile del blog “Ri(E)voluzione”
di “Altreconomia”, oltre che uno dei fondatori di “Comune-info.net”. Monica Di
Sisto invece collabora con l’agenzia “Asca” e con “Altreconomia” e insegna
Modelli di sviluppo economico alla facoltà di Scienze Sociali della Pontificia
Università Gregoriana. Si tratta di autori con alle spalle diverse e importanti
pubblicazioni. Il messaggio che i due autori cercano di dare a quanti avranno
il piacere di leggere questo libro è fondamentalmente uno: i signori degli
elementi (aria, acqua, terra, e fuoco (energia) adottano strategie economiche
non sempre positive, vuoi per un territorio, vuoi per una comunità. Quasi
sempre esse sfociano in un a/razionale iperconsumismo smaltato di
sostenibilità, cui si aggiunge un pizzico di responsabilità sociale e
ambientale. Oggi, spiegano gli autori, si è scoperto che il DDT è
indistruttibile e che si sedimenta nelle catene alimentari, si è scoperto che
l’acqua sta calando, che i terreni si stanno impoverendo, che l’aria sta
diventando irrespirabile, e che forse occorre ripensare e rimodulare le
categorie del capitalismo “green”. Ma intanto, con fiducia, ci si può affidare
all’impegno solidale di piccoli gruppi e associazioni che attraverso i loro
piccoli gesti quotidiani rappresentano dei piccoli granelli di sabbia, che
possono inceppare un meccanismo oramai perverso.
I Signori della Green Economy.
Neocapitalismo tinto di verde e Movimenti glocali di resistenza di Zoratti
Alberto e Di Sisto Monica (Emi), 2013, p. 176
Info:
Editrice Missionaria Italiana
Intervento apparso su Libri Bari
blog de La Repubblica
* Vander Tumiatti, imprenditore e
fondatore di Sea Marconi Technologies
domenica 17 febbraio 2013
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sabato 16 febbraio 2013
63° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI ANTONIO LEONARDO VERRI
All'approssimarsi della
ricorrenza dell'anniversario della data della nascita (Caprarica di Lecce, 22
febbraio 1949) del Poeta, si stanno dando vita a numerose e importanti
iniziative culturali ed editoriali: Il quotidiano «Paese Nuovo» ha dato inizio
all’Anno Verriano pubblicando diverse pagine culturali con testi di A. L. Verri
e di altri autori sempre specifici alla produzione letteraria del poeta di
Caprarica. È giù stato pubblicato un numero speciale di «diVersalità poetIche»,
uscito in formato rigorosamente cartaceo, che verrà presentato durante
l’incontro. Alcuni artisti, tra questi Antonio Massari, Costantino Piemontese e
Fernando Bevilacqua, hanno già prodotto delle loro opere per l’occasione. La
sera del 22 febbraio p. v. tutti gli amici/che, che vorranno festeggiare il
compleanno del Verri, si ritroveranno nel ristorante Mocambo di Carmela e Vito
Maniglio a Sternatia a partire dalle ore 19.30 in poi. Chi vorrà
potrà portare le sue poesie o i suoi racconti e leggerli, chi ha degli
strumenti potrà portarli con sé e potrà suonare e cantare, chi avrà a
disposizione ritratti del Verri o qualcos’altro che lo riguardi, potrà portarli
ed esporli. L’oste grande e buono Vito Maniglio preparerà un menù appositamente
per la serata, diciamo un piatto unico per tutti a una modica somma, che ogni
commensale sarà pregato di pagare da sé. (Buon Verri a tutti)
Foto di Fernando Bevilacqua
venerdì 15 febbraio 2013
giovedì 14 febbraio 2013
UMBERTO VITIELLO, IL CURATORE SEGRETO DEL VATICANO E LE DIMISSIONI DI BENEDETTO XVI
11 febbraio 2013. Dopo 600 anni
accade in Italia un evento storico di portata mondiale: le dimissioni del Papa.
Nel Vaticano e in tutto il mondo questa notizia
ha lasciato increduli. E senza dubbio parliamo di un evento che destabilizza le
menti laiche e cattoliche data l’eccezionalità del gesto, ovvero il Papa,
Bendetto XVI, si fa da parte per il bene della Chiesa.
Risuona prorompente l’eco di “Il
curatore segreto del Vaticano” (Lupo editore), di Umberto Vitiello -
altroché previsioni Maya – ed è sorprendente come un romanzo carico di intrighi,
complotti e fitti misteri che avvolgono nel presente come nel passato la Chiesa, emergano
impetuosamente spinti da una “profezia” iscritta dall’autore nelle pagine di
questo libro. Non si possono non riportare alcune parole del romanzo che
appaiono come una “visione”, come una possibile realizzazione di una realtà che
contraddice paradossalmente se stessa. E dunque si legge come la
Chiesa che dovrebbe essere serva per ogni essere umano
rischia di apparire padrona, come padre Rodolfo - uno dei protagonisti del
romanzo - evidenzia chiaramente le sue perplessità, ammette di non avere affatto
certezze, ben immaginando gli ostacoli che il pontefice e i suoi stretti
collaboratori dovranno affrontare e superare. Ma sarà il curatore segreto
chiamato dal Vaticano ad informare il papa della vera natura di alcune
operazioni finanziarie in contrasto con i princìpi evangelici affinchè la Chiesa del futuro, unica
per tutti i cristiani, torni ad essere simile a quella dele sue origini.
Un libro decisamente sensazionale
che racconta già da un mese quello che sta accadendo oggi nella Santa Sede!
Il libro - Le aspirazioni, le delusioni, il coraggio di
responsabile e ferma critica, l’impegno paziente e persistente in difesa e
diffusione dei valori evangelici più genuini di tanti teologi contemporanei,
vecchi e giovani, da Hans Küng a Vito
Mancuso, in un romanzo avvincente in cui la Chiesa Cattolica
proiettata nel futuro è alla sua svolta storica più significativa e radicale.
Profeticamente collocata in un domani non molto lontano, la Chiesa accoglie tutti i
cristiani del mondo in una semplificazione teologica che la rende
universalmente accetta, ed è osservata criticamente dal futuro nelle sue tante
contraddizioni presenti e passate, un groviglio di intrighi e connivenze
stroncato a fatica dall’ultimo papa e dai pochi che credono con lui di riuscire
a riportarla ai genuini valori evangelici dei primi secoli. La narrazione segue
i canoni del dissenso intellettuale: un metodo che consente, senza incorrere in
accuse di eterodossia, una visione critica del reale stato in cui versa la comunità
dei cristiani detti cattolici, scrutando le loro delusioni e scoprendone le
aspirazioni, per delineare la configurazione progettuale della Chiesa da tutti
agognata. Tutto si svolge alla vigilia del Concilio Vaticano III, convocato dal
nuovo papa – un convinto “giovanneo” sudamericano – per attuare la
riconciliazione dei cristiani del mondo intero in un’unica Chiesa, degna per la
sua rinnovata natura di accogliere Cristo quando, alla fine dei secoli, farà
ritorno sulla terra. Grande è l’avversione della maggior parte dei curiali che,
difensori della tradizione e dei propri privilegi, non disdegnano di ricorrere
a raggiri e complotti pur di evitare che, con l’ecumenismo realizzato, la Chiesa Cattolica
rinunci alla propria ricchezza e al plurisecolare patrimonio teologico che la
rende del tutto diversa dalle altre comunità cristiane. La storia – (scritta
con la collaborazione di un giovane teologo) - ha inizio con un omicidio
commesso all’abbazia del Santo sul Colleprato che alla fine delle indagini vede
coinvolti alcuni alti prelati e consente al papa di affrettare i tempi
dell’innovazione e della riconciliazione. Ospite dell’abbazia da alcuni anni è
un noto economista, ex professore di Oxford fattosi monaco, personaggio
centrale dell’intera vicenda. Chiamato segretamente in Vaticano, è lui che,
definito “curatore”, informerà il papa della vera natura dei fondi dello IOR e
il modo come liberarsi di questa istituzione e di tutte le operazioni
finanziarie in netto contrasto con i principi evangelici, affinché la Chiesa del futuro, unica
per tutti i cristiani, torni ad essere simile a quella delle sue origini. La
conclusione della storia è nella convocazione del Vaticano III, ultimo concilio
della Chiesa Cattolica e primo della Chiesa di Cristo di tutti i cristiani del
mondo.
Umberto Vitiello, detto “Vadìm”, nato alle falde del Vesuvio, di
fronte all’isola di Capri, laureato con 110 e lode presso l’Università
Orientale di Napoli, ha frequentato un corso post-laurea di specializzazione in
etnologia sociale presso l’Università di Belgrado. Slavista e francesista, ha
soggiornato per studio in vari Paesi d’Europa. Membro di un’Associazione
Umanitaria Internazionale, per otto anni ha contattato ed aiutato alcuni
dissidenti (artisti, intellettuali, religiosi) dell’Unione Sovietica e dei
Paesi dell’Est Europeo. Ha lavorato come traduttore dal russo nel settore
“Studi e Progetti” della Montecatini di Milano, città in cui s’è sposato con
Maria Luisa Magnocavallo, docente di lettere nei licei. Dal matrimonio sono
nati Ermelinda-Vadìm e Luigi-Vadìm. Dedicatosi alla scuola, ha ideato e diretto
importanti sperimentazioni didattiche ed è divenuto preside in istituti medi
superiori. È autore di Parigi (SugarCo Editore, Milano), Il sale di Napoli
(Mursia, Milano), Un secolo da dimenticare (Ego, San Pietroburgo), Amanti oltre
il sesso e la morte, la vera storia di Abelardo ed Eloisa (Booksprint
Edizioni), Mon école (Booksprint Edizioni), e di articoli, saggi e traduzioni,
tra cui Consigli e istruzioni del giardiniere di corte di Caterina la Grande, saggio del ‘700
tradotto dal russo (Sellerio, Palermo). È coautore di un saggio-guida sulla
Francia in due volumi (Calderini, Bologna) e di Parigi 1789-1799: gli Anni
della Rivoluzione (Atheneum, Firenze). Dal 1968 vive a Pesaro.
Info
mercoledì 13 febbraio 2013
martedì 12 febbraio 2013
Acquisti sostenibili. Imprese e amministrazioni pubbliche per un’economia più verde e responsabile di Silvano Falocco e Simone Ricotta (Edizioni Ambiente). di Vander Tumiatti (*)
A più riprese, nelle diverse
occasioni offerte da pubblici incontri seminariali e conferenze che sono stato
chiamato a tenere in diverse parti del mondo, sia come imprenditore che come
esperto UNEP, mi sono chiesto come sia possibile stabilire in maniera seria,
puntuale, inequivocabile, quei criteri di validità per certificare come “green”
un’impresa, oppure una pubblica amministrazione. Sarebbe forse sufficiente
prendere in considerazione strutture pubbliche e private che siano
semplicemente attente a ridurre gli impatti che le loro attività causano
all’ambiente e alla società?
Ci si potrebbe ad esempio sentire
tutelati in fatto di ambiente, semplicemente considerando come virtuosi
soggetti giuridici che adottano politiche di sostenibilità ambientale e che
privilegiano l’equilibrio tra l’offerta e l’acquisto di beni e servizi “green”?
Come potremmo, ad esempio, sapere che tutti questi aspetti e le suddette
condizioni siano veramente rispettate, poniamo il caso in una regione più volte
definita “verde” come la Puglia?
Ecco che in mio aiuto giunge un significativo contributo editoriale che esce
dalla casa editrice Edizioni Ambiente, sempre attenta a sollevare questioni
sostanziali e a proporre forti spunti di riflessioni in materia di stato
dell’eco-mondo e dell’eco-pensare a 360 gradi. Faccio riferimento, nello
specifico, al lavoro “Acquisti sostenibili. Imprese e amministrazioni pubbliche
per un’economia più verde e responsabile, di Silvano Falocco e Simone Ricotta.
Silvano Balocco, oltre ad essere
un economista ambientale è anche un esperto di contabilità e acquisti
sostenibili ed è impegnato in attività di coordinamento della rete GPPnet e del
Forum Compraverde Buygreen. Simone Ricotta è invece membro del Comitato di
gestione del Piano d’azione nazionale del Green Public Procurement (Pan GPP),
coordinato dal Ministero dell’ambiente. Due firme di tutto rispetto ma che,
soprattutto, hanno realizzato uno splendido lavoro divulgativo. Che sono allora
gli acquisti sostenibili? Parliamo di un indispensabile strumento nelle mani
delle pubbliche amministrazioni e delle aziende pubbliche o private a capitale
pubblico per diminuire considerevolmente gli impatti ambientali della
produzione e del consumo, ma soprattutto favorire, tutelandolo, il lavoro e i
diritti umani nella filiera delle catene di fornitura.
A questo si aggiunga un ulteriore
loro proprietà, ovvero quella di diffondere nuova tecnologia sostenibile in
ambito socio-economico. Ed ecco che acquisti sostenibili, acquisti verdi e
Green Public Procurement (GPP) rappresentano l’oltre/economia, una categoria
che saprà dire la sua al fine di garantire una migliore qualità sociale delle
produzioni. Acquisti sostenibili coadiuva i decisori e i responsabili degli
acquisti nel programmare, assumere, attuare e monitorare le politiche e le
azioni a favore degli acquisti sostenibili. Va ad aggiungersi così un nuovo
tassello, importante anche se finora piuttosto trascurato, ai non facili
processi decisionali che dovranno accompagnarci nel nostro cammino verso un
pianeta sempre più “green”.
Acquisti sostenibili. Imprese e
amministrazioni pubbliche per un’economia più verde e responsabile – di Silvano
Falocco, Simone Ricotta – 2012 – pp. 352 – €28,00 – ISBN 978-88-6627-083-6
Info:
Edizioni Ambiente
Silvano Falocco. Economista
ambientale, esperto di contabilità ambientale e acquisti sostenibili, coordina
la rete GPPnet e il Forum Compraverde Buygreen. È responsabile di attività di
assistenza tecnica e di numerosi progetti nel campo del GPP.
Simone Ricotta. Operatore
dell’Arpat Toscana, è membro del Comitato di gestione del Piano d’azione
nazionale del Green Public Procurement (Pan GPP) coordinato dal Ministero
dell’ambiente.
Vander Tumiatti, imprenditore e
fondatore di SEA Marconi Technologies
Su Libri Bari Blog de La Repubblica
lunedì 11 febbraio 2013
Novità editoriale per I Libri di Emil – Nigredo di Stefano Delacroix
Vincent Fernand Daudet, guaritore
e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano
d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e
l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole,
avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e
pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe,
amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello
iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito
che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e
religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la
creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”
Stefano Delacroix è nato a
Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza
giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il
’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed.
Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007
Peristalsi (ed. Il Foglio) e La
Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009
Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione
nel 2012.
Info
LA MALAMARA di Giuseppe TRIARICO (Lupo editore) a Copertino per il Martedì Grasso
Il mercoledì in jazz...e
dintorni. Ecco uno speciale Martedì Grasso con la presentazione de "LA MALAMARA" di
Giuseppe Triario edito da Lupo editore. La musica è a cura di MARCO ROLLO e
GIANCARLO DELL'ANNA. L’appuntamento è per domani martedì 12 Febbraio 2013 ore
20,00 al VINERIA SAN SEBASTIAN in VIA MALTA 8 (CENTRO STORICO) a COPERTINO (LE).
Dall'adolescenza all'età adulta,
il tempo inarrestabile trascina via con sé ogni magia e svela impietoso la
forza distruttiva delle passioni, mette a nudo fragilità e rancori, scardina la
purezza degli affetti adolescenziali che hanno nutrito un mondo, disperdendolo.
È la storia di "quelli del
Paisiello", narrata in chiave di contrappunto tra passato e presente,
quasi in una corsa che ha la rapidità degli anni e l'intensità del vivere.
Fausto e Rocco, Sandro e Antonia
– legati da un'amicizia esclusiva e totalizzante – vivono, gioiscono e soffrono
insieme, in una dimensione che credono inattaccabile ma che non li risparmia
dalla solitudine, dall'irrequietezza e dal tormento. L'insidia della MalaMara,
quel misto di felicità e dolore, quel chiedere sempre qualcosa in più che in
vario modo si insinua nella loro formazione, finisce col vincolarli ad un
eterno presente, rendendoli adulti incapaci di confrontarsi con la realtà a
viso aperto e vittime di una logica che – per eccesso di amore – si manifesta
devastante.
Una storia ambientata nel
Salento, ma che può essersi svolta ovunque coinvolgendo una stessa generazione
e toccando gli stessi tasti, per questo intrigante quanto basta a suscitare
riflessione e ad accogliere il monito rivolto a chi di quella generazione è
erede.
Nato nel 1977 a Noci, ma è cresciuto
a San Donaci. Architetto, si divide per lavoro tra il Salento e le sue terre
natìe. Ama i film di Fellini e quelli con Marlon Brando. Suona la batteria in
una cover band di amici. Spesso accusato di affabulazione illecita dalla prima
persona a cui è dedicato questo romanzo; sottovalutato nelle abilità
calcistiche dalle altre due.
domenica 10 febbraio 2013
Il libro di San Valentino di Lupo editore: Scongela l'arrosto di Giovanni B. Odone
Sara ha sedici anni. Rivive il
fine settimana che ha segnato, forse per sempre, il formarsi della sua
personalità. Come può un week-end cambiare un’intera vita? Alla ricerca di una
risposta, Sara s’immagina in un lontano 2030, seduta di fronte ad uno psicoterapeuta.
E la sua vita scorrerà indietro nel tempo, fino a giungere ad un presente
assurdo, costellato di certezze puntualmente infrante e di racconti
profondamente vissuti. Il padre Giulio, con la sua ironica visione del mondo, e
la madre Lara, con la sua ossessiva ricerca di perfezione, diventeranno, per
Sara, figure imponenti: da amare e, allo stesso tempo, odiare, per tutta una
vita. Ricordi e speranze, paure e desideri, si susseguono in un’ironica vicenda
familiare, che ci dimostra come tutto può cambiare. In un attimo.
In libreria E’ del forte l’ascolto di Carlotta Lezzi (Lupo editore)
“Quest'opera è un perfetto
esempio di sinolo di contenuto e forma. La forma dei componimenti è infatti un
tutt'uno con la complessità di idee e sentimenti intricati, talvolta
contraddittori, seppur nella loro lucidità. Non
a caso, da un lato, i
componimenti sembrano come legati da un filo spinato, doloroso e forte allo
stesso tempo, capace di tenere insieme pensieri tristi e violenti, illusioni e
sogni infranti. Dall'altro lato è presente un'idea di leggerezza e di
fragilità, principalmente nel desiderio, che stride fortemente con la dolorosa
pesantezza inflitta dalle spine.
È evidente inoltre come l'io sia
sospeso fra la chiusura nel proprio dolore e l'indugiare nella dolce illusione.
La realtà esterna, che spesso si affaccia, è un qualcosa che quasi sfugge. Agli
altri, alla loro freddezza e vacuità di giudizio, si contrappone stoicamente la
profonda interiorità, che pur contorcendosi nel proprio tormento, dimostra una
forza come pochi. Infatti, sebbene
debolezza e fragilità siano il
lato più evidente dell'io, è sempre presente una forza latente che fa capolino
nella disperazione. L'orgoglio di uno spirito che rivendica il proprio essere.”
(Alberto Milone)
Carlotta Lezzi - Nasce a Lecce
nel 1980. Intraprende studi classici, con particolare interesse per la
filologia greca e il teatro antico. Vive tra Pisa e Lecce. All’età di 7 anni
incontra la poesia di Lorca, che la spinge per la prima volta alla scrittura.
Diverranno, col tempo, ragioni per continuare il suo percorso, il linguaggio
ricercato di Claudia Ruggeri, l’uso delle figure retoriche di Giovanni Giudici
e lo stoicismo etico di Eugenio Montale. Nel 2008 la sua lirica “Sei”, viene
incisa sulla terrazza di Giulietta e Romeo a Verona; nel 2011 la sua lirica
“Tu” viene inclusa nell’antologia “Diffusione Autore” a cura della GDS
edizioni; nello stesso anno ha luogo la performance di poesia visiva con la
lirica “De Profundis (Abissi mei)”, sul quadro “Danae”, con una grafia riproducente
l’elettroencefalogramma, ad indicare una vita presente ed assente al tempo
stesso.
sabato 9 febbraio 2013
venerdì 8 febbraio 2013
OFFER e gli Angeli di Calcutta
Il MUST di Lecce (Via Ex Monastero di Santa Chiara, Via degli
Ammirati, 11) ospita il 9 febbraio 2013 a partire dalle 17,30 la serata di
solidarietà a favore delle migliaia di bambini abbandonati di Calcutta e alla
Ong OFFER (offerta), tra le più attive organizzazioni umanitairie della
megalopoli indiana.
Ospite d'eccezione sarà Kallol Ghosh, fondatore e responsabile
della OFFER. che sarà introdotto da Sergio Scapannini della Onlus AMAsempre di
Napoli e tecnico della cooperazione italiana. Sarà presentato il libro-progetto “Hell and Paradise” (ed.Lupo) del
designer Francesco Spada e della terapista Gilda Novelli.. Sono previsti i
saluti di Daniele Ferrocino (comunità Emmanuel); Luigi Russo (presidente CSV
Salento); Massimiliano Morelli (responsabile
Migrantes). La serata sarà
conclusa da un dono musicale della compositrice e pianista Irene Scardia.
OFFER
O.F.F.E.R. Organisation For
Friends Energy and Resources è un’Organizzazione Non Governativa (Ong) nata in
India a Calcutta nel 1986. Il fondatore e oggi “Secretary” di OFFER è il dr.
Kallol Ghosh. Laureato in Scienze Sociali, Kallol decise di dare vita ad
un’organizzazione che si prendesse cura in linea prioritaria di “Street
children”, “Bambini di strada”, prevalentemente senza famiglia. Sulla stessa
linea di assistenza ai minori con difficoltà di inserimento scolastico, si è
poi sviluppata un’attività a favore di bambini di aree estremamente povere
(slums, villaggi della periferia di Calcutta) di cui OFFER si prende cura con i
suoi assistenti sociali, garantendo la frequenza all’insegnamento, una
tutorship pomeridiana per sostenere l’inserimento scolastico, i libri,
nutrizione e assistenza medica, quest’ultima anche attraverso cliniche mobili
con medici specialistici che visitano periodicamente gli slums e le aree povere
assistite da OFFER. Questa seconda attività, identificata come “COMMUNITY” cioè
presso Comunità, assiste ogni anno alcune migliaia di bambini e ne assicura
l’educazione, la salute e il positivo inserimento nella vita sociale. Per i
bambini privi di famiglia e raccolti dalla strada, sono sorte negli anni tre
diverse CaseFamiglia.
APANGHAR
Nella zona Nord di Calcutta (24th
North Parganath District). Divisa in una casa per bambini/ragazzi e una per
bambine/ragazze, la
Casa-famiglia offre ai bambini(e)/ragazzi(e) una Residenza,
le cure di Assistenti Sociali che li seguono nell’educazione garantendo la loro
frequenza scolastica e corsi integrativi “ a Casa” in particolare di Computer e
di Inglese che spesso la
Scuola Pubblica non garantisce. I ragazzi vengono assistiti
fino a che non trovano lavoro e quindi possono cominciare una vita anche
economicamente autosufficiente.
APANJAN
A Sud di Calcutta dove la grande
città di Calcutta incontra aree ancora rurali, è sorta APANJAN una Residenza
per bambini con problemi di handicap, mentale e/o motorio.. La nascita di
questa Casa si deve alla circostanza che, tra i bambini abbandonati, la
percentuale di quelli con handicap è alta perché le famiglie povere non
riescono a sostenerne le cure e se ne disfano. Dr. Kallol Ghosh, anche se la
cura di bambini handicappati è particolarmente onerosa circa 15 anni fa decise
che non si potevano lasciare in strada bambini in speciale difficoltà, perché
era particolarmente faticoso occuparsene. Con l’aiuto in particolare
dell’Associazione Mondo Amico di Napoli è riuscito a dare vita ad APANJAN dove
i bambini handicappati sono seguiti da nurse e ricevono trattamenti
specialistici, vengono educati fin dove possibile la Musica, la Danza. Di recente è
sorta una Bakery, su dono del Governo Giapponese, un Forno dove i ragazzi producono
piccoli dolci, pani locali etc. In particolare hanno intorno a loro una
“famiglia” e lentamente trovano un senso alla loro difficile condizione. Di
recente APANJAN ha aperto le porte anche a “Community children”, cioè bambini
abitanti nella Comunità circostante, affetti da handicap.
ANANDGHAR
“Il nido gioioso” ospita bambini
HIV+ e/o affetti da AIDS. Anche in questo caso, al crescente numero di bambini
siero positivi che popolano le strade, spesso per la morte dei genitori affetti
da AIDS, Dr. Kallol Ghosh ha risposto che non si poteva girare la testa
dall’altra parte. È così nata ANANDGHAR dove, caso unico in tutta l’India (c’è
solo un piccolo shelter/rifugio simile a Bombay) l’intera struttura è
organizzata per dare Famiglia, assistenza agli studi, training e cure altamente
specialistiche ai bambini/bambine sieropositivi(e). Il lavoro di OFFER si
estende come sempre alla Community dove gli Assistenti Sociali svolgono sul
tema della Sieropositività un grande lavoro di informazione, di superamento del
tabù a parlarne e di prevenzione. Un grande successo è stato ottenuto da OFFER
che è riuscito a far ammettere a scuola pubblica tutti i bambini sieropositivi
di ANANDGHAR in età scolare.
Kallol Ghosh nel 2008 è stato insignito dal Presidente Napolitano
del Titolo di Cavaliere della Stella della Solidarietà su proposta di
Consolato/Ambasciata/Ministero degli Esteri per le sue attività di solidarietà
Sociale in parte associate all'Italia. E' poi membro della ASHOCK FELLOWSHIP
una Associazioni di personaggi eminenti (Prof. Yunus, Mandela, Ratan Tata etc.)
che "stanno contribuendo con la loro "visione" a cambiare il
mondo". Ogni anno il 14 Novembre giorno di festa in India in ricordo di
Nerhu (credo suo anniversario) è ricevuto con circa 30 bambini di ANANDGHAR dal
Presidente della Repubblica Indiana a New Delhi.
Il libro- progetto “HELL AND PARADISE” di Francesco Spada e Gilda
Novelli (Ed.Lupo). Un diario di viaggio per immagini che vuole essere un
contributo di cronaca ed attualità, per riflettere su tutto il Paradiso e tutto
l’Inferno che coabita oggi nel grande Colosso asiatico nell’età della
globalizzazione, che dedichiamo ai bambini di Calcutta. Il ricavato della sua
diffusione sarà devoluto alla Ong OFFER di Calcutta.
L'ECO-VILLAGGIO DROP (progetto di F.Spada con Kubico)
Una goccia di felicità nella
foresta bengalese. Il progetto per la “Happines Farm DROP” da donare alla Ong
OFFER di Kolkata (Calcutta), è concepito come un micro-villaggio integrato
residenziale, per l’accoglienza, l’assistenza terapeutica e il recupero sociale
dei bambini sieropositivi e affetti da HIV. DROP vuole essere, quindi, uno
spazio protetto, una “piccola fortezza rurale” completamente osmotica con
l’habitat naturale e lussureggiante della grande cintura verde periferica di Kolkata,
accanto agli attuali Centri della OFFER nel distretto 24 Parganas. La qualità
ambientale del territorio è l’elemento guida dell’intero progetto, che nasce da
un approfondito studio e analisi delle tecniche costruttive dei villaggi
rurali del West-Bengala e dell’architettura naturale-tribale del Sunderbans.
Mattoni di creta, pietre, legno, bambù, terra e paglia saranno le materie prime
- base che verranno impiegate, insieme alla straordinaria sapienza e qualità
degli artigiani e dei costruttori locali bengalesi. Un’architettura
terapeutica, totalmente integrata con il suo paesaggio, ed energeticamente
autosufficiente, per proteggere, curare e far crescere in armonia con la Natura, i piccoli ospiti
della OFFER.
Contatti:
Tel: +39.0832.682103
Email: info@mustlecce.it
Info
347/1572047
giovedì 7 febbraio 2013
Ecco I Gialli del Corriere della Sera. Si parte con La casa dei sette cadaveri Jefferson Farjeon
Si tratta di una collana di 20 libri gialli che usciranno con cadenza settimanale a
partire dal 9 febbraio come supplemento a Corriere della Sera. In offerta il primo
libro costerà 1 euro + il prezzo di
Corriere, dal secondo in poi le cose cambieranno (ma ne vale la pena) 6,90
euro + il prezzo di Corriere. Si tratta di autori poco noti in Italia, cosa
interessante sono tutti di provenienza anglosassone, e “dotati” di ottime
traduzioni. Parliamo di gialli di tipo classico, tradizionali, che possono
essere apprezzati da chi ama i grandi pilastri del genere come Agatha Christie,
Simenon, Chandler e chi più ne ha più ne metta!. Il Corriere della Sera, con
questa iniziativa vuole creare un
appuntamento settimanale presso gli appassionati del genere, ma anche
intercettare chi vuole scoprire il
giallo e imparare ad amarlo.
Ted Lyte è un ladro molto sfortunato.
Abituato a sbarcare il lunario con piccoli furti e borseggi, per una volta ha
deciso di puntare in alto e di introdursi in una villa sulla costa dell’Essex.
Ma lo spettacolo che si trova davanti è così spaventoso che per poco non
impazzisce: sette persone – sei uomini e una donna – giacciono privi di vita
nel salotto dell’abitazione. Ted fugge a gambe levate, ma viene subito
acciuffato da Thomas Hazeldean, un giornalista freelance appena approdato nei
paraggi con il suo amato yacht. L’ispettore Kendall, accompagnato sul posto
dallo stesso Hazeldean, trova un biglietto che lascerebbe pensare a un suicidio
collettivo: una soluzione fin troppo facile per il numero di interrogativi che
il caso solleva. Chi erano costoro? Da dove venivano? E, soprattutto, perché si
erano riuniti lì? Forse i due abitanti della casa, un certo Fenner e la sua
giovane nipote Dora, potrebbero gettare un po’ di luce sulla vicenda, ma a
quanto pare sono partiti in tutta fretta verso una destinazione ignota. E più
il salotto viene esaminato più particolari curiosi emergono:
un ritratto a olio trapassato da una
pallottola, una misteriosa palla da cricket appoggiata sopra un vaso da fiori,
un indecifrabile indirizzo scritto in punto di morte da uno dei presunti
suicidi… Un mystery del 1939 che tiene col fiato sospeso fino all’ultima
pagina.
Jefferson
Farjeon
(1883-1955) nacque a Londra in una famiglia di artisti. Il padre era un noto
romanziere e commediografo, il nonno materno un famoso attore americano e i tre
fratelli si sarebbero ben presto affermati nel campo della letteratura per
bambini, del teatro e della musica. Dopo aver lavorato per una decina d’anni
per una casa editrice specializzata in riviste umoristiche, nel 1924 Farjeon
pubblicò il suo primo mystery,
The Master Criminal, dopodiché si dedicò
a tempo pieno alla scrittura. Autore estremamente prolifico, in una trentina
d’anni scrisse circa ottanta romanzi, in prevalenza gialli, un’incredibile
quantità di racconti, nonché alcune sceneggiature cinematografiche tra cui
quella per Number Seventeen – un film diretto da Alfred Hitchcock nel 1932 –
che si basava su una pièce da lui scritta nel 1926. Elogiato dalla critica per
la sua capacità di ideare trame ingegnose e personaggi intriganti e per il suo
stile pulito e scorrevole, Jefferson
Farjeon fu uno degli scrittori preferiti
da Dorothy L. Sayers. Tra i titoli più noti ricordiamo The Fancy Dress Ball
(1934), Mystery in White (1937, Sotto la neve) e Death in the Inkwell (1942).
Potete dare intanto un’occhiata qui
.
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