lunedì 23 dicembre 2013

Giorgio Corallo presenta le sue Radici di vino al Punto Vendita Cantine Due Palme di Lecce in via del Mare 5/a



Presso il Punto Vendita Cantine Due Palme di Lecce in via del Mare 5/a a Lecce sarà visitabile l’esposizione fotografica di Giorgio Corallo dedicata al vino dal titolo “Radici di vino”. Il vino è stato sempre protagonista assoluto nella nostra civiltà, compagno di bevute di grandi personaggi della storia del mondo ai tavoli delle trattative più delicate, ispiratore di storici articoli come “Squinzano, vino a Milano” del grande Vittorio Bodini (oggi pubblicato da Besa editrice) o di immense composizioni in versi in più di qualche opera dell’immenso William Shakespeare. Ma il vino nelle sue diverse fasi produttive, nella raccolta, nelle fasi pre/commerciali ha una sua poesia intrinseca, fatta di terra e lavoro, passione e dedizione che Giorgio Corallo è riuscito elegantemente a tracciare in splendidi scatti in bianco e nero. L’esposizione sarà visitabile da domani 24 dicembre 2013 al 9 gennaio 2014. Ingresso gratuito



Giorgio Corallo - Il fotografo Giorgio Corallo nasce a Copertino il 25/06/1977. Frequenta il liceo Artistico di Lecce diplomandosi nel 1995,per poi concludere gli studi all’Accademia di belle Arti di Lecce nella scuola di Scenografia nel 2001. Lavora per brevi periodi a Milano per affermarsi come fotografo nello studio di Jean Bernard Aegerter; rientra a Lecce nel 2003, opera per diversi anni sempre come fotografo nello studio fotografico “Bianco e Nero”, contemporaneamente  collabora con diverse testate giornalistiche locali tra cui il Quotidiano,la Gazzetta del Mezzogiorno e con alcune etichette indipendenti. Negli ultimi anni lavoro con la Casting Production di Roma per Rita Statte, come Responsabile Casting e Fotografo di Scena per la produzione di alcune pellicole cinematografiche e televisive, realizzando il film “il Sole Nero” di Cristof Zanussi, “Puglia Terra Madre” di Leandro Castellani.
Vive e lavora attualmente a Lecce.

Info

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venerdì 20 dicembre 2013

BRODO DI NATALE - Una commedia da gustare



Il cortometraggio scritto dal galatinese Fausto Romano e diretto dallo stesso insieme a Luca Joe Cucci promette bene già dal titolo: Brodo di Natale.
Una famiglia salentina si riunisce a casa della nonna per trascorrere la notte di Natale rispettando quello che, come dice lo stesso Romano, è il solito copione. Grandi e piccini, ognuno recita la sua parte capitanati dalla severissima nonna Lillina, che delle tradizioni fa il suo stendardo. Ma in questa vigilia il copione cambia, viene bruciato e ognuno fa di testa sua. Così, davanti ad un brodo freddo che nessuno vuol mangiare, si alternano imprevisti e colpi di scena come la perdita del Gesù Bambino da portare al presepe.  Una commedia che esce fuori dagli schemi ai quali siamo stati (ahimè) abituati dai vari cinepanettoni. In “Brodo di Natale” non vi è il minimo accenno alla volgarità e come nelle migliori commedie all’italiana, la famiglia serba in se già tutti i presupposti per una genuina e grottesca risata. Il cortometraggio (che è un progetto low budget) è stato realizzato con l’aiuto di LUPO editore, paladino già nell’ambito editoriale e da poco in quello musicale con l’etichetta discografica ULULATI. Ma la Lupo continua a voler stupire con le sue idee e voglia di fare e come dice il suo creatore Cosimo: “Chissà se non riusciremo a farci conoscere anche nel cinema”. Cosimo Lupo è anche uno dei personaggi del corto: un figlio ritardato che corteggia la cognata e da quello che sostengono i due registi, Cosimo, è stato una rivelazione.
Come lo sono stati tutti gli altri attori: Lillina Chirizzi, Mirella De Pascalis, Ivan Notaro, Maruska Serra, Cosimo Trabacca, Fausto Romano e i piccoli Lorenzo Nicola Colizzi e Aurora Notaro.
Il corto uscirà il 22 dicembre sul web, ma per chi vuole avere un’anteprima l’appuntamento è per il 21 dicembre alle ore 19.30 presso il palazzo Marchesale di Galatone.


Per info:




Backstage



BRODO DI NATALE
Cortometraggio

GENERE: Commedia

PRODUZIONE: FAUST cinema-teatro-scrittura  e LUPO EDITORE

REGIA: Luca Joe Cucci, Fausto Romano

SOGGETTO e SCENEGGIATURA: Fausto Romano

INTERPRETI: Lillina Ch’irizzi, Lorenzo Nicola Coalizzi, Mirella De Pascalis, Cosimo Lupo
Aurora Notaro, Ivan Notaro, Fausto Romano, Maruska Serra, Cosimo Trabacca

OPERATORE DI MACCHINA: Giovanni Invidia

SEGRETARIA D’EDIZIONE: Gloria Romano

ASSISTENTI ALLA REGIA: Andrea Cavaliera, Cosimo Lupo

MONTAGGIO: Stefano Tramacere

GRAFICA: Paolo Guido

MUSICHE: Ragtime Bubu Band



I REGISTI


FAUSTO ROMANO

Fausto Romano nasce a Galatina, nel Salento, nell’A.D. 1988. Fin da bambino l’Arte lo affascina: studia pianoforte per otto anni, canto per tre anni, danza per una settimana. Ma è servendo messa che capisce che vuol far l’Attore. Dopo gli studi superiori riesce a entrare nella prestigiosa Accademia N.le D’Arte Drammatica S.D’Amico di Roma, dove si diploma in recitazione nel 2012.
Vive per sei anni nel quartiere romano di san Lorenzo, dove dalla finestra della sua stanza vede solo la tangenziale che lui definisce: la sua “siepe leopardiana”. Nel 2013 pubblica il suo primo romanzo “GRAZIE PER AVER VIAGGIATO CON NOI” (Lupo Editore) dal quale trae uno spettacolo teatrale che lo vede uscire da una valigia rossa.  Fausto soffre di un disturbo bipolare: di giorno fa l’attore e di notte scrive.

LUCA JOE CUCCI

Luca JoeCucci, di Tuturano (Brindisi) vanta numerose esperienze lavorative nel cinema, reclutando attori e comparse nei film di Ciprì, Brignano, Ozpetek e Veronesi. Attualmente lavora su un film horror americano. Innamorato della regia e della fotografia ha omaggiato il cinema di Ciprì e Maresco realizzando dei corti grotteschi con uomini pelosi e dislessici. Nel 2013 incontra Fausto Romano, col quale si chiude per delle domeniche in una casa di campagna per girare il cortometraggio “BRODO DI NATALE”. Ha accettato tale progetto perché il brodo gli fa schifo.

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La ricetta per un dolce Natale.

mercoledì 18 dicembre 2013

YVONE CHRISTA NEW YORK, LOOK OF THE (NEW) YEAR!


Il fascino incantevole della notte di San Silvestro nello sfondo di una magica coreografia: la Grande Mela, le sue luci, i suoi colori, il suo skyline, i suoi fiocchi, i suoi...fuochi. Nella Times Square dei desideri si intreccia tutto lo stile inimitabile della griffe più esclusiva del bijoux di Manhattan. Yvone Christa New York è un gioiello nel...gioiello. Per la "notte delle notti", ad accompagnare il look più classico ed elegante, nero in "lungo", tacchi e pochette "brillanti", quale tocco di classe migliore di un paio di orecchini skull e di un anello cool? Tra incroci di filigrana argentata, pietre e cristalli preziosi, forme leggere e design intrigante, brilla una donna unica, ricca di femminilità e personalità. Per un Nuovo Anno che non potrà tradire le attese. Firmato Yvone Christa, New York.

FILI DI CLASSE - La storia dell’antica arte veneziana della filigrana riassunta in una linea di bijoux d’arte. Sottili fili d’oro e d’argento sono trattati con una finitura d’altri tempi e modellati su forme esclusive. Tutta da scoprire la  collezione e la storia del marchio. La griffe YVONE CHRISTA nasce a Los Angeles nel 1991 dall’intuizione delle due stiliste Yvonne Clamf e Christina Söderström. Entrambe svedesi, si conoscono a Roma dove frequentano la Scuola di design. Sempre per studi si trasferiscono poi a Los Angeles, dove iniziano a creare gioielli in casa, intorno al tavolo della cucina del piccolo appartamento che dividono con altre studentesse. Nasce qui la loro prima collezione. E dai loro nomi di battesimo nasce il brand. E’ il 1991. Il successo arriva in breve tempo. Tutto inizia quando uno sceneggiatore cinematografico rimane coinvolto dall’assoluta personalità delle loro creazioni e chiede alle stiliste di poterle far indossare alle star di due serie televisive di enorme successo: “Beverly Hills” e “Melrose Place”. E l’attrice Jennifer Aniston ne rimane talmente attratta che si fa accompagnare dai preziosi bijoux anche quando non è sul set. E’ il momento di trasferirsi nella Grande Mela! L’amore per l’arte, la passione per la moda, il design e l’architettura danno vita a una linea di gioielli unica che conquista subito New York, il luogo cult di tutte le nuove tendenze. Nei laboratori di Yvone Christa, ogni singolo pezzo si crea a mano secondo l’antica tecnica della filigrana veneziana: i sottili fili d’oro e d’argento, modellati e saldati, si trattano poi con la finitura antica. La sensibilità e la manualità della lavorazione dell’argento 925, brunito o bagnato in oro 22Kt, sono le caratteristiche che rendono icone i gioielli YVONE CHRISTA. Saldare in maniera così impeccabile invisibili riccioli e sottilissimi fili di metallo pregiato fino a creare la forma disegnata dalle stiliste è opera di pochi artigiani al mondo. Tre all’anno le collezioni. Comprendono nuove collane, choker, braccialetti, anelli, spille, orecchini. E molti bestseller che rimangono. Tutti i gioielli YVONE CHRISTA sono decorati con pietre semipreziose e perle, scelte in modo accurato perché s’ispirino al gioiello d’altri tempi. La grande intuizione è stata la “modernizzazione” delle forme e la ricerca continua di un’infinità di materiali originalissimi che impreziosiscano il monile. Dalle perle alle giade. Dai quarzi ai diaspri. Ai citrini, alle ametiste, agli occhi di tigre, ai lapis, ai turchesi, ai coralli, alle amazzoniti, alle corniole, ai topazi, agli onici, ai giaietti, agli zirconi. Fino a quelli recentissimi in osso e aqua lemuria. La natura in tutte le sue forme è sempre fonte di grande ispirazione. Di grande manifattura. Basti pensare alla perfezione di una rosa, di un’orchidea, di un tulipano. Di un petalo o di uno stelo. La massima grazia femminile. Quella che non sfiorisce mai. Le creazioni di YVONE CHRISTA hanno conquistato stelle di prima grandezza. Attrici, artisti, top model, politici, persino Reali. I famosi orecchini pendenti e i loro unici collier li vedete indossati da Jennifer Aniston, Madonna, Cindy Crawford, Demi Moore, Cameron Diaz, la Principessa Victoria di Svezia, Kate Bosworth, Christie Brinkley, Kate Moss, Katherine Zeta-Jones, Heidi Klum. Lo stile della griffe newyorchese ha fatto ormai il giro del mondo… 

L’ARTE DELLA FILIGRANA Al National Swedish Museum of Art di Stoccolma é esposta dal 1997 la collezione "The Butter Cup", commissionata dallo stesso museo a YVONE CHRISTA in occasione di una mostra sui gioielli degli Zar di Russia. Nel 1999 l’azienda riceve l'incarico dalla National Gallery of Art di Washington D.C. di creare la collezione “Forget Me Not” su ispirazione di un dipinto di Van Huysum. 
Oggi le collezioni sono presenti in oltre undici Paesi e sono vendute in Department stores esclusivi come Nieman Marcus, Bloomindales, Harvey Nichols e Liberty. O in Specialty store come Fred Segal e Jennifer Kaufmann. 

YVONE CHRISTA NEW YORK MOVES TO NOLITA Una sensibilità straordinaria nell'anticipare le tendenze in un quadro prezioso dove tradizione e innovazione creano effetti inconfondibili. Esprimere e imprimere fascino e carattere in quell'estro inesauribile e gusto inconfondibile, succosa sintesi di un mix emozionante di arte bohemien e contemporanea. Yvone Christa New York si racconta da sé, ammirando collezioni su collezioni di una costume jewellery che ha sfatato il tabù bijoux, ricollocandolo là, dove osano gli artisti. Nella loro patria, quel cuore di Manhattan, terra di botteghe culto, mare degli "ispirati", isola felice del design che verrà... Vent'anni di Soho han fatto sì che un traguardo diventasse realtà, in quel quartiere della Grande Mela che fece di Mercer Street tappa obbligata dei cercatori di mode e scopritori di griffe. Nasce così il mito Yvone Christa, nella strada del fashion, folgorata da un vento vivace, nuovo, ricco di stimoli e di fantasie. Oggi Soho è una Fifth Avenue bis, dove "fast" e "haute" couture si incontrano e fanno la gara dei metri quadrati. L'arte cerca rifugio altrove. E dove se non nella "Nuova Soho"? Yvone Christa sceglie dunque NoLita (North of Little Italy), il quartiere tricolore che, tra chef e artisti, si muove tra gusto e tendenza. 
In 223 Mott Street, brilla l'estro del bijoux, un gioiello di vetrina dove collane, bracciali, pendenti, anelli incontrano fascino e femminilità. Unici e straordinari...




Boutique Yvonne Christa NEW YORK
223 Mott Street NoLita, New York, NY 10012
European distribution: www.saintleon.it


Ufficio Stampa Yvonne Christa New York per l’Europa 
Manuela Caminada 
Via Leopardi, 2  -  20123 Milano 

domenica 15 dicembre 2013

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Il vino delle eccellenze - L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2013 – 2014 il 16 dicembre 2013 ore 19,30



Giunto al terzo anno di attività l’appuntamento istituzionale per l’assegnazione del riconoscimento L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO dell’ass. Arcadia Lecce, che quest’anno ha ottenuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, in collaborazione con l’Ass. Salento in Progress, Cantine Due Palme punto vendita Lecce di Maria Viterbo in via del Mare 5/a a Lecce, l’associazione lancia la nuova rassegna per il 2013 e per il 2014 Il Vino delle Eccellenze – L’Eccellenze del territorio 2013/2014. L’appuntamento che avrà cadenza quindicinale, ha tra i suoi obiettivi quello di far conoscere alla cittadinanza leccese e salentina, tutte quelle realtà imprenditoriali, associative, politiche, pubbliche e private che con il loro operato si sono contraddistinte nel sociale e nella promozione del territorio. Nell’appuntamento del 16 dicembre alle ore 19,30 presso la Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo a Lecce sede dell’Ass. Arcadia Lecce, si terrà l’incontro dove saranno premiati il Dott. Massimo Sicoli di Sicoli srl, l’associazione Gruppo Archeologico di Terra d’Otranto, e il ricercatore indipendente Federico Sanapo.

Interverranno il Presidente dell’Ass. Arcadia Lecce Valentino Zanzarella, il Dott. Massimo Sicoli di Sicoli srl, il Gruppo Archeologico Terra d’Otranto, e il ricercatore Federico Sanapo.
L’associazione Arcadia Lecce fa inoltre appello alla comunità leccese e salentina acchè comunichi proposte di “eccellenze” alla mail info@ordoequestristempli.it
 



Sicoli srl– Sito - http://www.sicolisrl.it/

Gruppo Archeologico Terra d’Otranto - http://www.gaterradotranto.org/

Cantine Due Palme  Punto vendita Lecce di Maria Viterbo –

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giovedì 12 dicembre 2013

Dolce&Gabbana The One: Behind the Scenes of "Street of Dreams" a film by...

IL COMUNE DI LEVERANO È LIETO DI PRESENTARE AL PUBBLICO LA POESIA DI ALESSANDRA PELUSO “RITORNO SORGENTE” (LietoColle)



Un evento culturale degno di nota non poteva sfuggire al Comune di Leverano che accoglie nella sala consiliare “Ritorno Sorgente” (LietoColle) di Alessandra Peluso alla quale si affianca l'autorevole critico Stefano Donno.

Venerdì 13 dicembre 2013, ore 19.00 - Sala consiliare del Comune di Leverano.

“Ritorno sorgente” non ha nel suo dna scritturale nulla che possa anche lontanamente appartenere all’etimo tedesco “Sehnsucht” con il quale si indica un’atmosfera intrisa di “struggimento”, nello specifico quasi uno stato dell’essere paragonabile ad una malattia che spinge dolorosamente al desiderare, un desiderare che emerge dall’intimità in maniera dirompente e che è rivolto ad una persona o ad un oggetto che si ama o si desidera fortemente.

(dall'introduzione di Stefano Donno).

Alessandra Peluso - nata a Leverano (Lecce) si ispira alla filosofia e alla poesia. Nella sorgente della vita collabora con l'Università del Salento (Bioetica), editoria Lupo Editore (editor) e scorre come sorgente fresca e zampillante nella comunicazione con Affari Italiani, Repubblica/Bari.    Amante della ricerca e del dubbio, del piacere epicureo e della bellezza dell'essenza e mai della superficie, scrive versi. Oltre a pubblicazioni scientifiche su Simmel e Camus, la prima pubblicazione poetica “Canto d'Anima Amante”, di Luca Pensa Editore 2010.



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mercoledì 11 dicembre 2013

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Nigredo di Stefano Delacroix (I libri di Emil) domani allo SpazioUnoTre di Gioia del Colle



Nigredo di Stefano Delacroix (I libri di Emil)  sarà presentato giovedì 12 dicembre 2013 ore 20.00 allo SpazioUnoTre in Via Barba 13 Gioia del Colle. Introduce Fortunato Buttiglione

Vincent Fernand Daudet, guaritore e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole, avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe, amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”

Stefano Delacroix è nato a Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il ’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007 Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009 Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione nel 2012.

Info
I libri di Emil

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domenica 8 dicembre 2013

LA FELTRINELLI POINT DI LECCE PRESENTA l’11 DICEMBRE 2013 AL PUBBLICO “RICORDATI DI VIVERE” (Bompiani) DI CLAUDIO MARTELLI. FIRMA COPIE E APPUNTAMENTO POI SUBITO DOPO ALLE CANTELMO DI LECCE





Claudio Martelli firmerà personalmente le copie della sua ultima pubblicazione mercoledì 11 dicembre 2013, ore 18.00 circa  alla Feltrinelli Point in via Cavallotti 7/a (LECCE) Sempre mercoledì 11 dicembre 2013, ore 18.30 circa l'autore presenta il volume presso Le Officine Cantelmo - viale Michele De Pietro, 12 – LECCE. Claudio Martelli con il suo libro “Ricordati di vivere” (Bompiani) sarà introdotto dal presidente delle Officine Cantelmo Marco Cataldo, mentre dialogano con l'autore l'onorevole Biagio Marzo e Luciana De Leo (giornalista-scrittrice).
Evento imperdibile! Mercoledì 11 dicembre 2013, ore 18.30 - Officine Cantelmo - viale Michele De Pietro, 12 - LECCE



Autobiografia politica e confessione esistenziale, Ricordati di vivere ripercorre trent’anni di storia italiana ed europea intrecciando vita pubblica e vita privata, passioni civili e passioni del cuore, alternando la dialettica e l’oratoria dei grandi drammi con l’ironia disincantata e le durezze del referto clinico. Dallo spaesamento di un giovane che diventa riformista in pieno ’68 all’incontro con Bettino Craxi – un Craxi descritto in azione e nell’istante della decisione, ma anche a tavola e nel tempo libero, mentre fa politica e mentre vive – , dal caso Moro all’epopea laica e socialista degli anni ottanta, dal sodalizio con Giovanni Falcone alle stragi di mafia, a Mani pulite e al crollo della Repubblica. Se il filo rosso della storia è l’amicizia con Craxi e con Falcone, in queste mémoires di fine secolo lampeggiano i ritratti di François Mitterrand e Willy Brandt, di Berlinguer e Andreotti, di De Mita e Forlani, di Marco Pannella, Adriano Sofri e Raul Gardini. Senza astio e senza sconti – tantomeno a se stesso – Claudio Martelli racconta in presa diretta il labirinto delle intenzioni, le responsabilità e le dure corvées della politica per riannodare il filo spezzato di una storia con i suoi bagliori di gloria e i suoi fallimenti, le sue grandezze e le sue miserie, per gettare una luce nuova su quel passato più recente da cui tutti veniamo e sui perché di una crisi politica che non ci ha più lasciato.


Claudio Martelli, milanese, ha insegnato Filosofia all’Università Statale. Amico di Craxi, di cui era considerato il delfino, è stato deputato italiano ed europeo. Vicesegretario socialista negli anni ottanta, il suo discorso su “Il merito e il bisogno” resta la pietra miliare del rinnovamento liberale del PSI. Promotore con i radicali del referendum sulla giustizia giusta e di quello sul nucleare, divenuto vicepresidente del consiglio e ministro della giustizia, scelse come collaboratore Giovanni Falcone e con lui varò le principali leggi antimafia. Prima con la legge sull’immigrazione, poi con l’associazione Opera e, dal 2010, con Lookout – la prima web tv multiculturale – ha promosso l’integrazione degli immigrati e i diritti dei rifugiati. Giornalista, autore e conduttore televisivo, vive e lavora tra Roma, Milano e Berlino.


INFO

Feltrinelli Point - via Cavallotti 7/a, 0832/331999 - www.lafeltrinelli.it

Officine Cantelmo - viale Michele De Pietro, 12 – LECCE, tel. 0832.304896

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sabato 7 dicembre 2013

Il vino delle eccellenze - L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2013 – 2014. Il 9 dicembre 2013 ore 19,30 alla Chiesetta Balsamo a Lecce


Giunto al terzo anno di attività l’appuntamento istituzionale per l’assegnazione del riconoscimento L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO dell’ass. Arcadia Lecce, che quest’anno ha ottenuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, in collaborazione con l’Ass. Salento in Progress, Cantine Due Palme punto vendita Lecce di Maria Viterbo in via del Mare 5/a a Lecce, l’associazione lancia la nuova rassegna per il 2013 e per il 2014 Il Vino delle Eccellenze – L’Eccellenze del territorio 2013/2014. L’appuntamento che avrà cadenza quindicinale, ha tra i suoi obiettivi quello di far conoscere alla cittadinanza leccese e salentina, tutte quelle realtà imprenditoriali, associative, politiche, pubbliche e private che con il loro operato si sono contraddistinte nel sociale e nella promozione del territorio. Nell’appuntamento del 9 dicembre alle ore 19,30 presso la Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo a Lecce sede dell’Ass. Arcadia Lecce, si terrà l’incontro dove saranno premiati l’associazione New Evolution Dance di Francesco D’Elia, l’Avv. Francesca G. Conte, l’editore Cosimo Lupo e l’artista Paola Scialpi.

Interverranno il Presidente dell’Ass. Arcadia Lecce Valentino Zanzarella, l’Avv. Francesca G. Conte, l’editore Cosimo Lupo, l’artista Paola Scialpi, il Presidente dell’Ass. New Evolution Dance Francesco D’Elia
L’associazione Arcadia Lecce fa inoltre appello alla comunità leccese e salentina acchè comunichi proposte di “eccellenze” alla mail info@ordoequestristempli.it


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venerdì 6 dicembre 2013

Daniela Martire cerca suoi distributori per Kyani

Col Vetoraz tra le pagine di ‘Sparkling Italy’ il nuovo libro di Giò Martorana



Presentato a Milano in Triennale, il nuovo volume del celebre fotografo è un’omaggio al talento made in Italy (Valdobbiadene, 6 dicembre 2013)  


E’ un’omaggio alla creatività e al talento rigorosamente made in Italy quello che il fotografo Giò Martorana ha voluto fermare negli splendidi scatti di ‘Sparkling Italy’, il nuovo libro appena presentato in Triennale a Milano che vuole omaggiare il talento ed alla forza della creatività rigorosamente made in Italy. Tra le pagine dedicate a quell’Italia capace di far sognare il mondo, protagonista anche la cantina Col Vetoraz. Il volume contiene una carrellata di scatti che vogliono essere vere narrazioni emozionali sul tema delle bollicine italiane, oggi ambasciatrici nel mondo dell’inconfondibile stile nazionale, intese nella loro accezione di creatività, talento e bellezza. Il libro è un invito al viaggio in Italia, alla scoperta di affascinanti itinerari ed altrettanti personaggi originali, imprenditori che col il loro impegno, tenacia e inesauribile amore per il territorio continuano a tenere alto il valore dei prodotti italiani nel panorama internazionale. 

“Siamo sinceramente orgogliosi – commenta l’enologo Loris Dall’Acqua - di figurare tra i protagonisti scelti da Giò Martorana a rappresentare il meglio in fatto di bollicine italiane. Scatti così prestigiosi significano per noi un riconoscimento alla profonda passione che ogni giorno mettiamo nel nostro lavoro, in vigneto ed in cantina”.  Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz è ubicata nel punto più elevato della celebre collina del Cartizze, a quasi 400 mt di altitudine. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite (Prosecco Superiore e Cartizze Superiore). Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi e crescere e raggiungere in appena 20 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 1.400.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione  di  1.000.000 di bottiglie vendute. Grande rispetto per la tradizione, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali, tra i quali spiccano ben 5 Gran Medaglie d’Oro al Concorso Vinitaly.


Ufficio Stampa Col Vetoraz

Carry On srl

Tel. +39 0438 24007 – Fax +39 0438 24605



Col Vetoraz Spumanti S.r.l.

Strada delle Treziese, 1
31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv) 

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FILASTRE di Francesco CUNA e Gianni DE BLASI (Lupo editore)



Filastre è uno strillo cantilenato, l’attimo dopo il conato di vomito, il respiro della donna in travaglio, la voce stonata e metallica di HAL 9000 che, in 2001 Odissea nello spazio, canta “giro giro tondo” mentre viene disattivato. È quello che può sembrare sollievo al dolore, un sollievo da ricercare a seguito di un incidente o un trauma. Qui si rende necessario un analgesico fantastico, uno psicofarmaco, una pozione (rigorosamente alcoolica) atta a far sì che la realtà di quel dolore venga attutita e mascherata. I reduci dagli incidenti, i personaggi di Filastre, sono ceffi bugiardi, perdenti, maltrattati e fuori luogo; spesso incapaci di crescere e di essere amati, esiliati nelle terre dei loro stessi ricordi (i loro tesori, la loro poesia). Allo stesso tempo però sono teneri eroi: nella loro determinazione, sicurezza ed ostinata assenza di ricerca del compromesso col sociale; sono piccoli grandi masochisti sentimentali che tanto più sono soli e tanto più sono completi, nonostante in questa solitudine prenda forma e voce la loro follia. Il disegno mostra su fondi indistinti dei dettagli, oggetti, volti anonimi ed appena accennati eppure vivi ed in movimento attraverso un tempo bloccato che li carica di peso. Sull’immagine del tempo fisso batte l‘aritmia della narrazione, quella del passo del matto nella casa di cura, la scansione della rima: quella del sé bambino che non si riesce ad abbandonare. In tutto questo l’anestesia fa il suo effetto, conserva il sorriso nell’aria di brindisi e festa (ancora) fuori luogo come la voce che canta. Una prigione imbandita, dove manie e fissazioni diventano protagoniste di una trama la cui “crisi” consiste nel passaggio dall’età infantile a quella adulta (l’incidente, il trauma). Una crisi senza soluzione e senza lieto fine. Solo la ciclicità della vita e l’immanenza del tempo creano una crepa da cui filtra della luce: un adulto che genera un’infanzia che verrà a sua volta lasciata andare prima di generarne una nuova: perdendo il pio per il proprio poi. E così via... e così sia…

Istruzioni

Questo è un libro mobile che prevede una partecipazione fisica e diretta da parte del lettore. Ogni Filastra ha una sua “posizione”. Qualcuna va letta in orizzontale (tenendo il libro diritto o al rovescio) e qualcun’altra in verticale. Per una corretta fruizione ruotate il libro ad ogni voltata di pagina seguendo la naturale direzione del testo, oppure - se preferite - spostate il vostro punto di vista muovendo voi stessi attorno al libro. Pronti?! Buon giro a tutti.  Cosimo

Gianni De Blasi -  Classe 1979. Ha frequentato studi legati al cinema e all'audiovisivoa corto e medio raggio. Attualmente dirige prevalemtemente videoclip e spot pubblicitari. Scrive filastre dal 2003 dopo essere riuscito a comprare una penna a Roma sulla Magliana.

Francesco Cuna – Classe 1978. Ha studiato grafica pubblicitaria e si è laureato in pittura. Pennelli, matite e computer continuano ad essere i suoi strumenti. Soffre di allucinazioni di natura ultraterrena alla sola vista di tavolini in stile retrò.




"Verso Le mani e l'Ascolto" Lunedì 9 dicembre, alle 18.30, al Fondo Verri di Lecce c’è Marsia – rivista di variazioni poetiche



Fondo Verri Associazione Culturale - Presìdio del libro di Lecce. Iniziativa promossa da Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo

Salvatore Francesco Lattarulo (direttore di "Marsia") e Gino Dato (responsabile editoriale di Progedit) presentano "Le pietre sopra le ali. Vent'anni senza Antonio Verri", a cura di Salvatore Francesco Lattarulo, numero speciale della rivista di variazioni poetiche "Marsia" (Progedit, Bari 2013) dedicato ad Antonio Verri
Hanno collaborato alla compilazione del volume: Carlo Alberto Augieri, Fernando Bevilacqua, Rino Bizzarro, Nadia Cavalera, Cosimo Colazzo, Salvatore Colazzo, Stefano Donno, Antonio Errico, Eugenio Imbriani, Mauro Marino, Maurizio Nocera , Fabio Tolledi, Sergio Torsello, Luigi Verri. Riedito anche un contributo di Vittore Fiore.
Del “Pane sotto la neve”, il suo libro poetico fondativo e cruciale, Antonio Verri scriveva: “Sarà un mio omaggio ai miei, alle mie radici”. E un ‘omaggio’ allo scrittore di Caprarica di Lecce, scomparso prematuramente vent’anni fa in un incidente stradale, e ai frutti creativi che ha lasciato in eredità alla sua terra e al mondo intero, vuol essere, ed è, questo nuovo numero speciale di “Marsia”. Senza strizzatine d’occhio a celebrazioni, apologie, monumentalizzazioni, agiografie. Certi come siamo che non c’è spazio per una seria escussione critica e una fondata ipotesi storiografica senza l’incontro con l’uomo e il suo habitat.
Gli accenti dell’ermeneutica testuale (“Interventi”) si uniscono in questo volume alle voci amiche (“Testimonianze”) e al suono fraterno (“L’intervista”). E danno vita, così, a un controcanto polifonico e corale. Nella consapevolezza che offrire la parola a chi ha vissuto, lavorato e mangiato con lui significa invitare alla discussione chi ha spezzato con lui il ‘pane’ della scienza e della vita.
Il curatore Salvatore Francesco Lattarulo insegna italiano e latino nei licei. È dottore di ricerca in Filologia classica. Dopo essersi occupato in precedenza di commedia, retorica e grammatica greca (“Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari”, “Aufidus”), è ora cultore della materia presso le cattedre di Sociologia della letteratura e Letteratura italiana moderna e contemporanea al Dipartimento FLESS dell’Università di Bari Aldo Moro. Studia in particolare la poesia italiana contemporanea. È giornalista professionista. Ha conseguito il master di giornalismo presso la scuola dell'Ordine dei giornalisti di Bari. È direttore responsabile della rivista di poesia “Marsia” (Progedit) e del semestrale di letteratura e altre scritture "incroci" (Adda).Scrive per varie riviste letterarie ("l'immaginazione", "Pagine", "Capoverso", “Atelier”). Collabora alle pagine culturali del "Corriere del Mezzogiorno", edizione regionale del "Corriere della Sera". Gli è stato attribuito il premio di giornalismo "Franco Sorrentino", edizione 2012. Dirige con Lino Angiuli e Carlo Alberto Augieri la neonata collana di testi "nidiandoli" dell'editrice leccese Milella. Ha curato il volume “La voce del gabbiano. Omaggio a Cristanziano Serricchio” (numero speciale di “Marsia”, Progedit, Bari 2012). Ha pubblicato di recente “Dialoghi Murattiani” (Adda, Bari 2013). Un’antologia della poesia pugliese del Novecento con la sua curatela è in corso di stampa presso l'editrice barese Stilo.


Fondo Verri è a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso 8.a
(nei pressi della Chiesa del Rosario - Porta Rudiae) telefono 0832-304522