sabato 29 settembre 2012

Odoya

Odoya è un editore internazionale di saggistica divulgativa e di narrativa in lingua italiana, inglese, francese e tedesca.

Odoya è un editore indipendente che pubblica novità di saggistica scientifica in traduzione italiana da prestigiosi editori esteri, e opere di autori italiani, anche traducendo le prime edizioni per il mercato estero e riproponendo grandi opere italiane degli anni passati per la prima volta tradotte in altre lingue: un progetto di scambio culturale fra i paesi per diffondere libri altrimenti irreperibili in lingua italiana o inglese; un disegno che vede al nostro fianco la collaborazione di alcuni tra i più grandi editori al mondo quali Routledge del Gruppo Taylor&Francis, Chicago UP e Gallimard.


Recuperiamo opere dimenticate o trascurate di interesse artistico, storico, filosofico, letterario e musicale, riproponendole in edizioni riviste e aggiornate da nuovi apparati critici. Un percorso a ritroso proiettato verso il futuro, per leggere e rileggere la società e i costumi, per interpretarli e per distinguere l’orizzonte della conoscenza dai miraggi dell’informazione. Crediamo in una saggistica divulgativa scientificamente rigorosa capace di dialogare con un ampio pubblico grazie alla capacità di trasformare ricerche e studi nati in ambito accademico in strumenti di conoscenza e approfondimento accessibili a molti, seguendo l'esempio di importanti University Press.


Odoya diffonde opere letterarie di levatura internazionale, contrassegnate da un’accurata riflessione sulle forme e sul contesto storico di creazione; poniamo grande attenzione alla ricercatezza creativa, all’introspezione psicologica, all’espressione sensuale e intellettuale di composizioni che segnano momenti di rottura, di passaggio.

Attraverso un accurato lavoro di ricerca e traduzione, rintracciamo nel corso della recente storia letteraria il percorso di un fil rouge che si dipana da quella che può essere definita una “letteratura dell’io” a sfondo europeo. Il progetto è l’espressione di una volontà di apertura attenta e selettiva e costituisce un trampolino, da e per l’ambiente letterario italiano, per nuovi indirizzi culturali internazionali.

Ci proponiamo di suggerire interessanti letture in traduzione e nuove proposte di narrativa italiana e straniera, di costituire una comunità di lettori e scrittori che forniscano input e suggerimenti.


Odoya è proprietaria del marchio I libri di Emil, editore specializzato in saggistica scientifica di ambito accademico e testi digitali.

Qui

venerdì 28 settembre 2012

Ristorante Carminio



“Il ristorante Carminio nasce dal desiderio di creare un luogo dove poter stare insieme in modo semplice, condividendo il cibo ma anche idee e pensieri, come da sempre è successo in quelle che erano le locande, le trattorie, i bistrot, le latterie ma soprattutto le case. La cucina di Carminio usa prodotti degli orti, delle cascine e degli allevamenti appena fuori città,  e con grande semplicità ed esperienza li trasforma in cibi sani e molto gustosi. Il nome nasce da quello della via dove si trova, via del Carmine, ma sta anche a significare una tonalità di rosso assolutamente meravigliosa..”








giovedì 27 settembre 2012

Besa editrice



“BESA nasce con l'attenzione rivolta a quegli ambiti letterari che sono da sempre stati penalizzati dal grande circuito editoriale: il travaglio dei Balcani, il crogiolo multietnico del Mediterraneo, la solarità transnazionale del mondo ispanico dall'Europa alle Americhe. Punti di riferimento di un progetto che intende volgere in lingua italiana le produzioni culturali scaturite da questi grandi bacini di idee, di creatività e d'arte. A queste letterature in continuo divenire che invocano - tanta è la loro fertilità - una riscoperta permanente o, forse, la riscoperta, Besa dedica gran parte delle sue collane, consapevole che proprio da questo universo in attivo fermento proviene il meglio delle scritture contemporanee. La casa editrice si propone, altresì, di valorizzare quelle aree di scrittura della narrativa italiana analogamente ignorate dal pubblico: proposte letterarie innovative e sovente alternative alle scuole consolidate, incluse quelle che si presentano come sperimentali o d'avanguardia. La produzione di Besa è orientata verso un rigoroso rispetto del pubblico: le opere straniere sono tutte tradotte dalle lingue originali per far sì che il lettore italiano fruisca nel modo più diretto dei valori espressivi anche di testi provenienti dalle aree linguistiche meno frequentate. Con la propria attività Besa intende stimolare dibattiti ed iniziative nel campo della scrittura: un contesto che in nome delle nuove tecnologie è considerato quasi in via d'estinzione, mentre è molto probabile che debba ancora conoscere vaste e gratificanti affermazioni, proprio in virtù e con l'ausilio della stessa tecnologia..”



martedì 25 settembre 2012

IL RICHIAMO DEL BOSCO



“E’ prima di tutto immersa nel primo Parco protetto dell’Emilia Romagna, nel Parco Regionale Boschi di Carrega, a circa 15 km da Parma, quindi la filosofia non poteva che essere eco. Studiata e progettata per essere in perfetta armonia con l’ambiente, è stata realizzata seguendo le direttive ecologiche più coerenti come il riscaldamento alimentato in tre diversi modi: con pannelli solari termici, caldaia a legna, caldaia a condensazione. La struttura è inoltre ricoperta da un cappotto di 10 cm, il tetto è coibentato con lana di roccia e le enormi finestre sono ad elevata efficienza energetica, per evitare qualsiasi tipo di dispersione del calore e dunque di spreco. Anche l’illuminazione è ovviamente a risparmio energetico. Abbracciata da un bosco di querce, faggi, castagni e rovere, anche i materiali utilizzati per l’arredo sono il legno locale e la pietra dell’Alto Adige (quarzite argentata). Tutto è studiato per creare continuità tra l’interno e l’esterno della casa come se le stanze non avessero pareti e la casa diventasse il proseguimento naturale del suo stesso territorio. La pietra è stata utilizzata sia per la pavimentazione esterna che per il grande salone e cucina “open space” dove si svolgono corsi di cucina rigorosamente naturale. Le ampie finestre sono prive di persiane e tende per divenire cornici delle immagini suggestive che circondano la casa. La giusta orientazione della struttura fa sì che la cucina di 80 metri quadrati si affacci a sud est, ricevendo tutta la luce che il sole è in grado di offrire. Da qui è inoltre possibile accedere al porticato abbarbicato su di una collina che apre la vista a uno splendido skyline della città di Parma. Oltre alla pietra, il materiale prevalente è il legno, in particolare quello di rovere tipico del territorio. I mobili sono stati creati per la maggior parte dalle mani esperte di Alessandro Mora - www.alessandromora.com - che ha realizzato diverse opere utilizzando materiali di recupero. Un esempio? Mobili del bagno creati con vecchie casse di vino, specchi incorniciati da persiane in disuso, un tavolo da pranzo ricavato dalle assi dei ponteggi, un letto a baldacchino realizzato con legni secchi trovati nel bosco. Tra le curiosità più originali un’ampia libreria fatta di legno e lavagna, perché ogni giorno possa essere personalizzato da una frase letta, un’idea passeggera e la voglia di comunicare i propri pensieri (“deformazione professionale” della stessa proprietaria, non a caso giornalista). Il marito Stefano Castelluccio, anch’egli appassionato del bosco, ama fare lunghe passeggiate raccogliendo i frutti e le bacche per fare i liquori locali come il Nocino o il Bargnolino.


lunedì 24 settembre 2012

ACQUA E SAPONE



“Presente sul mercato dal 1992, Acqua & Sapone oggi e' la piu' grande catena della bellezza e dell'igiene. Con una rete di 700 negozi distribuiti su tutto il territorio nazionale grazie alla specializzazione e alla profonda  conoscenza del settore, Acqua & Sapone e' in costate crescita e in continuo rinnovamento. Sempre all'avanguardia, propone la piu' grande varieta'  di prodotti, competenza  e convenienza  in un ambiente nuovo, moderno ed accogliente. Tutto il make-up, i profumi, le mode di tendenza e un universo ricco di femminilita'  presente nei reparti di profumeria assistita. Il meglio anche per la casa, tutta la freschezza e l'igiene per chi ama circondarsi di pulito. Un'ampia gamma di prodotti a disposizione, le migliori marche e le ultime novita'  spesso in anteprima offerte sempre al massimo della convenienza. Tutti i punti di vendita sono studiati per garantire un percorso dinamico e allo stesso  tempo armonico e spazioso. Grazie alla visibilita'  dei prodotti esposti, al personale pronto ad aiutare in caso di necessita'  o a consigliare,  lo shopping sara'  ancora piu' facile e rilassante.”


domenica 23 settembre 2012

Don Alfonso 1890



“Nel 1869 nasce Alfonso Costanzo Iaccarino. Appena adolescente decide di seguire gli zii oltre oceano. In America fa di tutto, perfino l'assistente di pugili professionisti. Impara a conoscere il mondo. A ventuno anni decide di ritornare in Italia dove incontra Herr Brandmeier, uno dei tanti tedeschi che intraprendono il "Grand Tour" senza mai completarlo, stregati dalla bellezza della nostra terra. Con lui Alfonso dà vita ad un albergo-ristorante. È l’inizio della storia... Alcuni decenni dopo, il nipote Alfonso, che respira l’aria nell’albergo di famiglia fin dalla più tenera infanzia, incontra Livia e alla fine degli anni Sessanta la sposa; nel 1980, i due decidono di abbandonare la gestione dell'albergo per dedicarsi completamente al Ristorante Don Alfonso 1890, intitolato al nonno e che avevano fondato insieme nel 1973. È in questi anni che inizia la sfida: fare grande ristorazione nell'Italia del sud impiegando le materie prime del luogo e l'olio extravergine di oliva. Il legame con il loro territorio si rafforza con l’acquisto, nel 1990, dell'Azienda Agricola "Le Peracciole", un modo per disporre sempre di materie prime autentiche e genuine. Nel 1999 i due figli di Alfonso e Livia si uniscono all’azienda di famiglia. Ernesto, dopo una laurea in Economia ed una esperienza manageriale in una multinazionale a Milano, si dedicherà d’ora in poi soprattutto alla cucina. Mario, dopo aver frequentato la scuola alberghiera a Ginevra e varie esperienze in ristoranti ed alberghi compresi tra Francia e Germania, decide di occuparsi dell'accoglienza degli ospiti. Nel corso dello stesso anno nasce la Don Alfonso Consulting & Distribution, società di consulenza nel settore della ristorazione con una sezione dedicata alla distribuzione di prodotti alimentari locali di alta qualità Nel 2006 termina l'ultima ristrutturazione totale del Don Alfonso 1890 che diventa un borgo con al suo interno anche un boutique hotel ed una magnifica scuola di cucina..”


sabato 22 settembre 2012

ULIASSI a Senigallia

“La storia del ristorante Uliassi non puó che cominciare così...Tutto inizió con un babbo, Franco Uliassi contadino, ma che il contadino non voleva fare e che per sfuggire alla terra negli anni 50 si mette a fare il camionista. Si sa che i camionisti girano in lungo e in largo l'Italia e a pranzo e a cena si fermano nei ristoranti che incontrano lungo la loro strada. In uno di questi conosce la nostra mamma Bianca Maria Bartolacci, cameriera e figlia dei ristoratori, che a loro volta erano figli di locandieri. Tra loro è amore a prima vista e come prezzo di questo amore (suo malgrado) il babbo decide di mollare l'avventura della strada per quella di un bar che viene acquistato e aperto, appunto, con la signora Bartolacci ora Uliassi. I tre figli (Mauro, Walter e Catia), nati dalla loro passione, si ritrovano fin dalla nascita a respirare l'atmosfera tipica dei pubblici esercizi e, come spesso succede, ognuno di loro coltiva interessi e rincorre sogni diversi. Mauro fa l'ITIS (la parola "elettronica" gli riempiva la bocca). Walter frequenta l'Accademia Aeronautica e volare e' rimasto il suo sogno. Catia si iscrive all'Istituto tecnico con indirizzo informatico. Ma la scuola di perito industriale non è proprio quello che Mauro si aspetta e, anche se si diverte (erano gli anni della contestazione studentesca e delle varie bagarre), i vari teoremi di Tevenin con tanto di calcoli logaritmici gli rimanevano molto ostici… e poi non c'erano femmine, duemila studenti qualche insegnante, ma rigorosamente tutti maschi. Tre anni, I, II e III lasciato a metà, poi basta: Mauro sogna di viaggiare sull'onda del mito hippy e vuole abbandonare tutto per andarsene via. Il padre con le lacrime agli occhi gli consiglia di cercare altre strade, finchè Mauro si convince e decide di provare ancora e sceglie la scuola alberghiera. C'e' subito grande entusiasmo. Niente a che vedere con il grigio ITIS, si beve e si banchetta e soprattutto... ci sono tantissime femmine, femmine ovunque. Quattro anni di cui 2 in uno durante i quali si sono realizzate varie esperienze negli ambienti turistici alberghieri prima come barman nei night e nelle discoteche, poi come cuoco nei ristoranti e negli alberghi italiani e francesi. Ma la prima vera esperienza di cucina (dura, molto dura!) è quella con lo chef "cordon bleu" Lucio Capannari, che lo inchioda per diciotto ore al giorno per 6 mesi, senza neanche un giorno di riposo. Ma il sacro fuoco per la cucina non è ancora arrivato, appena diplomato dice basta a favore di studi universitari. Sociologia e 7 esami all'Università di Urbino poi… conosce Chantal, la sua futura moglie, e in pieno innamoramento scopre quanto sia bello procurare piacere agli altri attraverso il cibo, che cucina sia per lei che per gli amici. Si rimette a fare il cuoco con una nuova consapevolezza e con l'ardore della ricerca e della sperimentazione. Contemporaneamente entra nella scuola Alberghiera "Panzini" di Senigallia come insegnante di cucina e pasticceria. Comincia a studiare seriamente, a fare stage, a girare e a mangiare nei grandi ristoranti e a conoscere altri cuochi, acquisendo nuove esperienze e caricandosi di voglia di fare e di esprimere sè stesso attraverso l'arte della cucina. Poi il ristorante, soffiato per un pugno di lire in piú e con un po' di fortuna ad un miliardario che lo voleva...”



venerdì 21 settembre 2012

HOTEL ABALU’



“ABALU es un nuevo hotel boutique de diseño en el corazón de Madrid, a 200 metros de la Gran Via, junto a las zonas comerciales más vanguardistas y a un paseo de los museos. La apuesta por la decoración de lujo y las últimas tendencias es extraordinaria y lo convierten en un hotel de culto ya que todas las habitaciones son diferentes y sus detalles únicos, un proyecto con la firma de Luis Delgado Estudio para Abalú hoteles. Existen hoteles contemporáneos y los auténticos hoteles boutique de diseño que no sólo venden noches de hotel, sino estancias cargadas de sensaciones y experiencias gracias a materiales, texturas, colores y formas. Un hotel perfecto para negocios, que rompe con la rutina gracias a entornos que sorprenden y distraen, con servicios como jacuzzi, in-room spa, servicio de habitaciones y parking, la evolución de los hoteles de negocios.”


giovedì 20 settembre 2012

Borgogno



“Il nome Borgogno - Il nome Borgogno è legato ad una delle più antiche case vinicole del Piemonte: nasce, infatti, nel 1761 con Bartolomeo Borgogno. Nel 1848 diventa fornitore del Collegio per i figli degli ufficiali dell’Esercito Sabaudo di Racconigi con il primo documento redatto su carta legale, ancora oggi gelosamente conservato, che testimonia l’attività dell’azienda e che avrà importanza fondamentale nella storia recente. Da allora l’alta qualità dei prodotti offerti fa sì che il nome Borgogno sia sempre più conosciuto ed apprezzato. Prova ne è la scelta del suo Barolo, nel 1861, per il pranzo ufficiale celebrativo dell’Unità d’Italia, e nel 1886 per il banchetto in onore di Nicola II Romanov Zar di tutte le Russie, ospite dei Savoia, in visita ufficiale al Castello di Racconigi.

Gli anni '20 - All’inizio degli anni ’20 sotto la direzione di Cesare Borgogno le vendite dei vini Borgogno cominciano ad espandersi anche fuori dei confini nazionali; ma è al termine della Seconda Guerra Mondiale che vi è il reale sviluppo con l’acquisizione di alcuni tra i più importanti mercati internazionali oltre oceano, quali Argentina, Brasile, Venezuela e, soprattutto, Stati Uniti d’America, e con un ulteriore consolidamento della propria posizione in Europa.

Dagli anni '50 a oggi - Dopo la completa ristrutturazione delle cantine, avvenuta tra il 1954 e il 1959, Cesare Borgogno inizia nel 1967 un nuovo programma di trasformazione nell’assetto societario dell’Azienda che assume così l’attuale denominazione “Giacomo Borgnogno & Figli”. Alla morte di Cesare Borgogno la conduzione passa ai nipoti Ida e Franco Boschis (e successivamente ai figli di questi Cesare e Giorgio), sino a quel momento loro validi collaboratori. Oggi la Giacomo Borgogno & Figli è un’azienda evoluta che, grazie alla ultra secolare esperienza, affianca tradizione ad innovazioni tecnologiche in bilanciato rapporto, tale da garantire il costante raggiungimento di una qualità superiore nei propri prodotti. Nel 2008 la Borgogno Giacomo e Figli è stata acquisita dalla famiglia Farinetti che ha concluso nel 2009 un’importante ristrutturazione dell’edificio principale..”


mercoledì 19 settembre 2012

Ristorante Malga Montagnoli



“Inverno - Direttamente sulle piste da sci dello spinale con  ristorante, self-service, bar, after ski in musica, suggestive le serate con il trasporto con gatti della neve per le cene tipiche attorno al grosso camino a legna. Possibilità di rientro in paese con gli sci in fiaccolata. Con il gatto delle nevi il tuo ristorante a la carte " IN quota ".  Serate su prenotazione
Estate - Immerso nel verde e punto di partenza e arrivo di numerose passeggiate, comodamente raggiungibile in auto a soli pochi minuti dal centro di Madonna di Campiglio. Cucina tipica con degustazione di prodotti caseari della malga adiacente, funghi, cacciagione e polenta a volontà. Dolci e pasta rigorosamente fatti in casa per finire con un grappino del Montagnoli. Ideale per banchetti e cene sociali ma anche per una romantica serata. È consigliata la prenotazione.”



martedì 18 settembre 2012

Osteria Il Cappello a Trento



“Già nel 1414 nella contrada di Borgo San Pietro un Osteria il Cappello, di ignota proprietà, aveva avuto momenti di autentico splendore. Il locale è gestito dal 1997 da Michele e Silvia che con grande energia hanno saputo concretizzare la loro passione per la cucina in un locale che nel corso degli anni si è consolidato fino a diventare un punto di riferimento sicuro per quanti cercano un ambiente raffinato e una cucina rassicurante. Grazie alla particolare struttura che si sviluppa su tre livelli, il ristorante soddisfa svariate esigenze. Nel piano inferiore, sotto antichi volti a botte, cene romantiche a lume di candela. Al piano terra, con cucina a vista, pranzi e cene di lavoro, o di piacere, che possono diventare riservatissimi sul piccolo soppalco. In estate viene allestito un bellissimo giardino nella piazzetta pedonale antistante, dove è possibile pranzare o cenare in assoluta tranquillità lontano dai rumori del traffico. Perfetto anche per pranzi domenicali in famiglia.”


Osteria Il Cappello, piazzetta B. Lunelli 5, 38112 Trento.
Telefono: 0461/235850
e-mail: info@osteriailcappello.it
Giorno/i di chiusura: Domenica a cena e Lunedì..”



lunedì 17 settembre 2012

Natura in Tasca con i Conti D’Almerita



“Una storia fatta di passione e vecchi segreti di famiglia, sperimentazione e confronto con gli altri, iniziata in agricoltura e coronata nella vite e nel vino. Da quasi 200 anni siamo alla ricerca delle più tipiche produzioni agroalimentari siciliane. Oggi, per condividere con voi l’esperienza, insieme ad un gruppo di produttori di nicchia, vogliamo offrirvi quanto di meglio e più autentico la nostra terra possa offrire. Con curiosità, divertimento e responsabilità, assaggiamo e poi selezioniamo i prodotti artigianali di questa Isola in cui riconosciamo un lavoro di passione e di rara qualità, per promuoverne il mantenimento delle caratteristiche di tipicità, la conoscenza e il consumo. Rispetto delle stagioni, recupero dei saperi e delle pratiche produttive tradizionali unite al sapere e le tecniche odierne, i profumi e i sapori antichi, sono gli ingredienti della ricetta con cui vogliamo ispirare il vostro viaggio nel gusto siciliano. Generazione dopo generazione, abbiamo imparato che senza il rispetto dei luoghi in cui l'agricoltura ha le sue radici più salde non si costruisce niente. Per questo ci impegnano nel valorizzare la cultura rurale siciliana, per lasciare un'impronta positiva sulla terra che lavoriamo e che un giorno sarà dei nostri figli.”



domenica 16 settembre 2012

BARONE DI S. GIUSEPPE DELL’OLMO



“La terra fu acquistata nel 2001 dall’ attuale proprietario che dopo la laurea in giurisprudenza con la tesi in diritto commerciale sulla nuova figura dell’imprenditore agricolo,trasferendosi da Roma in Offida, ha voluto realizzare il suo sogno trasformandolo in realtà.Dopo il primo anno dedicato al cambiamento della potatura delle viti nel 2002 si passò alla realizzazione della cantina,realizzazione che è stata possibile grazie al consulto di esperti che hanno saputo indirizzare il proprietario sulle migliori ed innovative tecniche di lavorazione e vinificazione.
La vendemmia - Dopo un diradamento che varia a seconda delle specifiche annate e che si effettua al momento dell’invaiatura e dopo il controllo tecnico sulle uve attraverso le curve di maturazione ,si giunge finalmente alla vendemmia che si svolge tra l’ultima decade di settembre e la prima di ottobre,tempo di vendemmia che è comunque soggetto alle varianti climatiche di ogni specifico anno. La vendemmia è rigorosamente svolta a cassetta,al fine di non disperdere il mosto e far si che l’acirno arrivi intatto sopra i nostri tavoli di cernita per poi compiere tutto il circuito che lo trasformerà in mosto…”




sabato 15 settembre 2012

GASTRONOMIA MIGLIORI



“L’azienda - Zè Migliori, testimonial della gastronomia ascolana e delle tradizioni locali, è tornato nelle campagne del territorio a ricercare le mitiche olive ascolane oggi difese dal marchio DOP, a procurarsi personalmente il frutto quasi scomparso, base della famosa ricetta 'Oliva ascolana del piceno in salamoia DOP', integrando la personale produzione del proprio uliveto. MIGLIORI, nel corso del tempo, ha arricchito l'offerta creando varianti nella farcitura delle olive e un ventaglio di altri prodotti tipici del "fritto all'italiana".
Questo trionfo di sapori è apprezzato a livello internazionale: vanto della tipicità e della raffinata gastronomia delle Marche.”



venerdì 14 settembre 2012

VOLPE PASINI

“Il cuore dell’azienda, con i suoi uffici e le cantine, è composto da una villa padronale, il cui impianto originario risale al 1596, e da uno splendido complesso di immobili che circondano la villa stessa. All’interno della proprietà di 20 mila metri quadrati si trovano, inoltre, il parco secolare ed un piccolo vigneto di Ribolla Gialla che ricorda la vocazione enologica dell’azienda.  Al XVII secolo risalgono i primi documenti testimonianti con certezza la produzione vitivinicola sulla proprietà. L’azienda, da allora, ha sempre espresso una vocazione prettamente agricola, che nella seconda metà del ’900 è divenuta sempre più esclusivamente enologica. Negli anni ’70, insieme a pochi altri “produttori pionieri”, la Volpe Pasini ha portato l’enologia friulana in Italia e nel mondo e, uscendo dalla logica del vino in damigiana, concentrò le proprie energie nella ricerca qualitativa dell’eccellenza e nel vaglio di nuovi sbocchi sui mercati internazionali (soprattutto tedesco e statunitense). Attualmente la Volpe Pasini vende il 50% dei suoi prodotti all’estero, attraverso una rete commerciale solidissima ed ultratrentennale. Oggi l’azienda si presenta più vitale e competitiva di prima, avendo ritrovato quelle solide basi e quella volontà innovativa che ne hanno fatto, nel corso dei decenni, una delle più importanti del Friuli Venezia Giulia”



giovedì 13 settembre 2012

VALLE REALE



La Famiglia Pizzolo - C'era una volta una terra, e un uomo appassionato della coltivazione del tabacco... Nel primo dopoguerra Giovanni Alberto Pizzolo decide di investire i risparmi accumulati in diversi anni di attività di fattore per acquistare ì primi terreni. La famiglia è molto numerosa e abita in un piccolo paese ai confine fra la provincia di Verona e quella di Vicenza chiamato Zimella.
L'attività agricola inizia con la coltivazione di ortaggi per poi concentrarsi sulla produzione di tabacco da vendere nelle aste governative del monopolio di stato. Giovanni Alberto è coadiuvato dall'aiuto di quattro dei suoi figli, Augusto, Giuliano, Floriano e Giorgio. L'attività prosegue bene per molti anni fino a quando i figli si vedono costretti a prendere la gestione completa dell'attività del padre ammalato di asma. Siamo negli anni sessanta e la famiglia ha già più di ottanta dipendenti che lavorano le proprietà nel frattempo allargate.
I Pizzolo decidono di dedicarsi all’allevamento del bestiame e alle aziende agricole, abbandonando definitivamente la produzione del tabacco. Alla fine degli anni ottanta decidono anche di iniziare l’attività di produzione ed importazione di pesce da proporre alla ristorazione e alla grande distribuzione. Oggi il Gruppo Pizzolo è un gruppo agroalimentare complesso con poco meno di 400 dipendenti. Le attività spaziano dall’agricoltura alla produzione di carne chianina venduta direttamente alla ristorazione qualificata attraverso una rete di agenti con il marchio Corte Pizzolo.
Leonardo Pizzolo - Leonardo Pizzolo nasce a Verona il 28 maggio 1969. Laureato in Economia e Commercio matura le prime esperienze nell’azienda di famiglia affiancando Giorgio Pizzolo nell’attività di imbottigliamento rilevata agli inizi degli anni novanta.
Nel 1998, Giorgio e Leonardo, iniziano a coltivare un vecchio vigneto di proprietà sito all’interno dei Parco Nazionale della Majella dove la famiglia ha due allevamenti di trote fra i più importanti d’Europa. La passione per l’agricoltura ereditata dal nonno li spinge a mettersi in contatto con l’Università di Milano, nella persona del Prof. Leonardo Valenti per iniziare uno studio del Montepulciano d’Abruzzo riscoprendo le sue antiche origini di vitigno pedemontano in una zona ancora incontaminata. Infatti le prime tracce dell’esistenza di questo vitigno si trovano proprio ad un passo dall’azienda. Nasce così il progetto agronomico Valle Reale.
Luciana Biondo - Responsabile Agronomo vigneti di Popoli e Capestrano
Luciana Biondo nasce a Verbania il 19 novembre 1967. Si laurea in Scienze agrarie all’Università degli studi di Milano nell’anno 1993 con una tesi sulla gestione integrata del vigneto e consegue nello stesso anno l’abilitazione alla libera professione di Dottore Agronomo.
Inizia subito una collaborazione con l’Istituto di Coltivazioni Arboree della Facoltà di Agraria di Milano, nel team del Prof. Leonardo Valenti, occupandosi di diverse tematiche inerenti ad una moderna gestione dei vigneti (selezione clonale di vari vitigni italiani, confronti tra sesti d’impianto e forme di allevamento, valutazione di differenti tecniche colturali).
Dal 1996 al 1999, oltre alla collaborazione con l’Università, inizia ad occuparsi di assistenza tecnica alle aziende viticole, dapprima tramite un Consorzio di tutela in Lombardia poi nell’ambito di un’Associazione di produttori nelle zone di produzione delle DOCG Ghemme e Gattinara.
Nel 2000 diventa responsabile agronomico dell’Azienda Cottanera a Castiglione di Sicilia (Ct), dove matura una buona esperienza sulla conduzione di nuovi impianti vitati e sulle problematiche inerenti alla coltivazione dei vitigni internazionali. Dall’inizio del 2004, insieme a Giulio e a Leonardo, lavora al progetto di un grande Montepulciano a Valle Reale.”



mercoledì 12 settembre 2012

CAFFO




Il Vecchio Amaro del Capo è un liquore di erbe di Calabria prodotto dalla Distilleria Caffo. Nel 2010 è stato l'unico amaro italiano premiato con la medaglia d'oro al concorso mondiale di Bruxelles. Lo Spot TV 2011 è attualmente in onda su SKY.

Vecchio Amaro del Capo: ghiacciato, ti conquista.

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martedì 11 settembre 2012

Ristorante Don Alfonso



“In the heart of the Sorrentine Peninsula, between the gentle slopes descending into the Gulf of Naples and the daring and breathtaking coast of the Gulf of Salerno, Ristorante Don Alfonso 1890 in Sant'Agata sui Due Golfi reflects a philosophy that is innovative while respecting the local food culture to delight even the most refined palate with healthy and delicious dishes. Modernity, Mediterranean spirit and the absolute quality of the raw materials are the principles that are reflected in the cuisine of Chef Alfonso and Ernesto Iaccarino, Grands Chefs Relais & Chateaux. Nestled in a 19th century Neapoletan building, the restaurant is filled with bright colors - lilac, yellow, orange and pink - which look lovely with the natural, Mediterranean light, transporting guests to the extraordinary atmosphere of Southern Italy. Recent renovations have incorporated the philosophy that made this cuisine famous in the restaurant's design: innovate without losing the spirit of the place.”


lunedì 10 settembre 2012

CHESA SALIS



“Siamo a Bever, un paese dove il tempo sembra essersi fermato! La Chesa Salis era in passato una casa contadina con la stalla e il fienile. Proprietari erano dei ricchi commercianti di Bergamo, che la usavano per trascorrervi l'estate. Nel 1877 la vendettero a Rudolf von Salis-Muralt, discendente di una delle più importanti famiglie dell' Engadina e della Bregaglia. Nel 1883 si incaricò Nicolaus Hartmann, un architetto da poco arrivato in Engadina dal Grigione settentrionale, di trasformarla in una villa aristocratica. Hartmann intervenne coniugando armoniosamente il rispetto per il preesistente con l'estetica del periodo, cioé lo stile eclettico. Dove c' era la stalla ricavò una splendida sala da pranzo, e all' esterno aggiunse un loggiato di legno. Sulle facciate distribuí una serie di decorazioni architettoniche a sgraffito, incidendo nell' intonaco le cornici delle finestre, gli archi delle porte e illusionistici muri bugnati che rimandano all' architettura di Biagio Rossetti, ma anche a quella, più vicina alla sua estrazione culturale, di Schinkel e Semper. Curò molto i dettagli come i ferri battuti disegnati con creatività ed eseguiti da abili artigiani. All' interno non mancano le sorprese: per esempio, i motivi floreali dipinti a olio sulla boiserie di alcune stanze (in origine erano stüe). Oggi la dimora ospita il nostro albergo-ristorante - da venticinque anni proprietà della famiglia Degiacomi - mettendo così a disposizione di tutti il proprio charme. L' accurata ristrutturazione dell' autunno 2003 è una prova di come l' antico artigianato e l'arredamento moderno si fondano armoniosamente.”



domenica 9 settembre 2012

Rifugio Città di Amandola



“Il rifugio "Città di Amandola" (aperto tutto l'anno) è situato ai piedi del monte Amandola a 1.200 metri sul livello del mare, da cui si può gustare un panorama superbo che abbraccia l'intera regione. Comodamente raggiungibile in auto, al rifugio "Città di Amandola" avrete la possibilità di pernottare e di gustare l'ottima cucina. Punto di partenza per escursioni a piedi o in mountain bike, verso le sorgenti dell'Ambro, il Monte Castel Manardo, il Pizzo Tre Vescovi, il Monte Priora. E' anche il luogo ideale per trascorrere una  giornata in relax e tranquillità. Nella stagione invernale potrete divertirvi lungo i binari della pista di fondo, potendo compiere gratificanti escursioni fino a Vallecaprina ed al suo incantevole bosco di faggi.”


sabato 8 settembre 2012

RISTORANTE LEMI’ A TRICASE



“Luca, Eugenio, Margherita, Ippazio è l'acronimo della nostra famiglia che io e mia moglie abbiamo scelto per il nostro ristorante. Un nome appunto che evocasse l'accoglienza e la cucina famigliare. La passione per la cucina per me che ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia dove la cucina è una sorta di magia, di profumi, di semi tramandati da una generazione all'altra, evoca fin da piccolo un tesoro ed un bagaglio culturale autoctono salentino che si presenta in quasi tutti i miei piatti.
La nostra cucina – Il momento più bello è quando sforniamo i pani dal forno a legna tanti e diversi al pomodoro, all'origano, al rosmarino, al finocchietto, alla cipolla, al papavero, al nero di seppia. Tante farine integrali, ai cereali, semola, kamut, farro e tante idee.
Le verdure spontanee dove cerco sempre l'equilibrio tra quelle amare (tarassaco) e dolci (bietole) le ferrose(spinaci o papavero selvatico) e quelle balsamiche (finocchietto, boragine e dente di leone).
I legumi: le fave della signora domenica sgusciata ad una ad una, le lenticchie di altamura, i piselli di zollino, i frutti dimenticati, le carrube, i gelsi, il mirto, le more selvatiche, il corbezzolo, i formaggi del massaro, le chiacchere con i contadini e i pescatori veri custodi della tradizione che io Ippazio studio, elaboro e reinterpreto adattandola ai tempi moderni.”


Ristorante La Lucciola



“Dal 1987 il Ristorante La Lucciola è gestito con amore e passione dalla famiglia Frateschi. Laura ha raccolto con capacità l’eredità di suo marito Roberto, elbano doc e maestro nell’arte dell’accoglienza, e da due anni si occupa del locale assieme alla figlia Alice. Da quando Roberto e Laura si lanciarono in questa avventura il ristorante è cresciuto, imponendosi con originalità nel panorama della ristorazione elbana e non solo, Ottimi piatti, un servizio accurato e attento ed una calda atmosfera hanno reso La Lucciola un appuntamento irrinunciabile per chi decide di passare una vacanza all’Isola d’Elba.
Tanti clienti sono diventati veri e propri amici, confermando la bravura di Roberto e sua moglie nel far sentire speciali i propri ospiti.
Per tutto il nostro staff cortesia e qualità sono elementi imprescindibili. I ragazzi di sala e bar compongono da anni un team affiatato che lavora in armonia e con grande professionalità infondendo nel cliente la sensazione di trovarsi in una grande famiglia.
Da oltre 10 anni, inoltre, è lo Chef Marcello Rossi a dirigere la cucina, con un tocco di genio e follia da grande artista qual è.

Alla Lucciola ci si può fermare per una colazione a base di paste fresche, uno spuntino prima di andare in spiaggia, un aperitivo per rilassarsi con i colori del tramonto, o una cena romantica, spesso accompagnata da musica dal vivo.
Chi passa dalla Lucciola, comunque, ne conserverà per sempre il ricordo nel cuore…”


venerdì 7 settembre 2012

Hotel Ogliera



“L’Hotel Ogliera è situato a Pomonte, nella zona Occidentale dell’Isola d’Elba, una località caratteristica della Costa del Sole. Il paese sorge direttamente sul mare, nella vallata più ampia dell’Isola dominata dal Monte Capanne. La zona è particolarmente tranquilla e caratterizzata da scogliere e spiagge di ghiaia di vario tipo. La struttura accoglie i suoi clienti in un ambiente ospitale e familiare curato e gestito direttamente dai proprietari, Vincenzo e Annamaria e dai figli Giorgio e Laura. L'Hotel dista circa 150 metri dal mare e dispone di 16 camere dotate di aria condizionata, servizi privati, telefono diretto, riscaldamento, TV e connessione internet. La struttura offre servizio bar e parcheggio auto privato gratuito. A disposizione dei clienti ci sono, inoltre, ping pong, biciclette e internet point.”


mercoledì 5 settembre 2012

EDEN BORMIO



“Aperto a Febbraio del 2012, EDEN HOTEL è il risultato della fusione di classe, ricercatezza e comfort. La sua filosofia di eleganza e distinzione si estende ad ogni piccolo dettaglio. Eden hotel è casa e albergo allo stesso tempo, e proprio per questo, è in grado di offrire un rapporto personalizzato ed un servizio impeccabile come solo una piccola realtà è in grado di garantire. La nuova struttura risponde a rigorosi criteri di qualità e di eco-sostenibilità. Legno, vetro e pietra caratterizzano la struttura moderna e lineare.  Una sequenza di quattro torrette eleganti, alte e strette internamente molto accoglienti,  che sono ormai diventate un segno distintivo della “Magnifica Terra”. Tutte le camere ampie ed eleganti sono rivestite in legno naturale dalle linee essenziali.  A chi apre la porta di una delle camere di eden hotel, il profumo di larice dona un’immediata sensazione di benessere e armonia.  A pochi passi dal centro di Bormio e dalle piste da sci Eden Hotel, con le sue 27 suites,  è il nuovo punto di riferimento per chi cerca lusso, ricercatezza e accoglienza autentica in Alta Valtellina.”



martedì 4 settembre 2012

SOTTOVENTO LUXURY HOSPITALITY



“The cutting edge building techniques found form and meaningin the traditional materials used; stone, hard and eternal, wood, warm and scented, iron, elegant and austere, deliberately left rough and unpolished to conserve their character. Scrupulous attention was paid to the choice of decor and furnishings, using clean, modern lines to guarantee comfort and functionality. Muted colours and simple shapes, the highest quality materials, excellent service and the latest technology elegantly satisfy a desire for luxury in an Alpine environment.”



lunedì 3 settembre 2012

Hotel L’Ariana



“L’Ariana è un piccolo scoglio perso nel blu del mare di Salina, percepibile a volte solo per una leggera increspatura del mare. Tra le tante leggende che si raccontano su questo piccolo gioiello c’è quella del pirata El Larian, sconfitto proprio dall’Ariana; una presenza silenziosa e quasi invisibile. Di fronte allo scoglio dell’Ariana c’è una bellissima casa, unica nel suo genere, che vi accoglierà con il calore e l’allegria della buona ospitalità ed i deliziosi profumi dell’ottima cucina locale come solo la gente di Salina sa fare. Questa casa, trasformata in albergo due generazioni fa, e ancora gestita dalla stessa famiglia, vanta una posizione perfetta con il terrazzo principale che accede direttamente al mare ed una vista splendida su Lipari e Vulcano.
Ornato di curiose teste (Mamoni) che rappresentano sacerdoti guerrieri e che proteggono da ogni male, l’hotel offre ai suoi ospiti non solo un soggiorno rilassante e dal sapore antico, ma anche un pizzico di vera storia eoliana.”