giovedì 31 gennaio 2013

Giuseppe Calogiuri con il suo Tramontana (Lupo editore) al Cibo per la mente di Taranto



Venerdì 1 febbraio 2013 alle ore 19.00 al “Cibo per la Mente” Caffè Letterario a Taranto (Via Duomo, Palazzo Gennarini), è prevista la presentazione del nuovo libro di Giuseppe Calogiuri “Tramontana” edito da Lupo editore. Dialoga con l'autore Stefano Donno.

Una inquietante sequenza di oscure morti e sparizioni agita le acque di una tranquilla cittadina del sud coinvolgendo indistintamente rampolli di buona famiglia, onesti professionisti e modesti lavoratori. L’apparente gratuita casualità dei fatti mette in allerta il fiuto di Michelangelo Romani, giornalista del Messaggero Quotidiano, e di Sandro Gennari, direttore di TeleCittàUno, che decidono di investigare nonostante la servile prudenza dei rispettivi editori quando l’indagine sembra infastidire le poltrone di politicanti affaristi o turbare antiche coscienze. Affiancati dalla fedele Carla, i due amici si mettono ostinatamente in cerca di polverosi “scheletri” negli armadi più insospettabili, seguendo l’esile filo di una traccia che appare sempre più sfuggente, in attesa del segnale anomalo rivelatore. Cosa sa il vecchio colono Antimo? E chi è il cinico giustiziere? Un giallo tutto salentino in cui lo studio delle atmosfere d’ambiente si sposa con la scrittura elegante e il gusto della suspense.

Giuseppe Calogiuri - Nato a Lecce e qui vive e lavora come avvocato specializzato in diritto d’autore e degli artisti. Già cronista e reporter per quotidiani e riviste locali, all’avvocatura associa l’attività di chitarrista blues e jazz. Scrittore sin dall’età giovanile, ha esordito nella narrativa nel 2005 (premio “Corto Testo”). Scrive su ogni pezzo di carta gli capiti tra le mani. Tramontana è il primo romanzo della serie con protagonista il giornalista Michelangelo Romani.

Taranto (Taranto)
Cibo per la mente
ore 19:00
ingresso libero
Info. 099/4007520

Leo Zagami C'E'

Il seme dell'equilibrio - Davide CARBONI

Il seme dell'equilibrio - Davide CARBONI

LE SALENTINE

LE SALENTINE

Novità: “GoodMooning!” di Stefano Saldarelli (Phasar Edizioni)



La missione spaziale che portò l’uomo sulla Luna nel luglio 1969 non fu la prima. Anche se di pochi mesi, fu preceduta da un’altra. Assolutamente top secret. Poiché la posta in gioco era altissima e gli imprevisti inimmaginabili, fu deciso di inviare alcuni volontari sulla Luna per preparare lo sbarco ufficiale. Questo libro raccoglie i diari di missione del programma spaziale più segreto al mondo, oggi conosciuto grazie al contributo di alcuni testimoni chiave che hanno messo a rischio la loro vita per far luce sul caso di insabbiamento più importante della storia. Questa missione fu battezzata GoodMooning! ed oggi voi conoscerete la verità.
Stefano Saldarelli è nato a Firenze il 21 settembre 1969, in pieno programma spaziale Apollo. Da sempre è appassionato di fantascienza e missioni spaziali. Vive e lavora a Prato dove svolge l’attività di grafico freelance (www.achrom.it). Nell’inseguire i propri sogni, nel 2006 progetta e realizza l’allestimento dell’ambiente di lavoro nel quale svolge la propria attività, prendendo ispirazione dal design della serie televisiva “Spazio1999” (www.studio1999.it). Alla fine del 2009 studia e realizza il logo GoodMooning! e l’astronauta John Doe. All’inizio del 2012 il sogno GoodMooning! prende vita attraverso la realizzazione di alcuni disegni che vengono poi riprodotti su t-shirt e “mug”. Nascono parallelamente anche alcune brevi storie che cominciano ad essere raccolte in un blog (www.goodmooning.it). Queste storie si sviluppano e a dicembre 2012 diventano un libro, questo libro…

"GoodMooning!", Stefano Saldarelli, Phasar Edizioni, 2012, €11, ISBN: 978-88-6358-167-6, pp. 122

Visita il sito dell’autore.


Scarica l’anteprima del libro in formato PDF

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martedì 29 gennaio 2013

Borgogna. Digione mette all'asta il vino per aiutare i poveri

Borgogna. Digione mette all'asta il vino per aiutare i poveri

L'ambiente ad Alanno: Leo Zagami plaude alla forte coscienza ecologica dell’Abruzzo e del WWF nella regione



Il Presidente dei Moderati 2.0 per le libertà Leo Zagami*, attualmente parte integrante del Grande Sud  che affianca e sostiene l’ottima capolista Barbara Mazzali*, dopo aver annunciato di essersi candidato in prima persona alla Camera in Abruzzo, esprime grande approvazione per un progetto di notevole  importanza per la regione Abruzzo. Infatti dal 29 gennaio 2013 al 31 gennaio 2013 il WWF e l'Amministrazione Comunale di Alanno, in collaborazione con la Stazione Ornitologica Abruzzese ONLUS, hanno organizzato un corso di tre incontri sulle questioni ambientali del territorio di Alanno. In tre step dunque gli esperti del WWF parleranno del tema della bonifica del Sito di Bonifica Nazionale di Bussi che comprende anche vaste aree del comune di Alanno lungo il fiume Pescara e mostreranno i risultati del progetto PREVIENI sulla presenza dei contaminanti negli organismi che vivono nell'Oasi WWF della Diga di Alanno
Leo Zagami, essendo venuto a conoscenza, dell’evento, non ha potuto che vedere riconfermata la sua convinzione nella vocazione “green” della regione Abruzzo, ma soprattutto ricorda che l’ambiente e la promozione concreta di attività istituzionali volta all’alfabetizzazione ecologista nella società civile fa parte del suo impegno politico, sociale e umano nell’ambito delle politiche giovanili. Ambiente e Rinnovabili potrebbero essere il futuro per lo sviluppo dell’occupazione e del lavoro in Abruzzo .


*BARBARA MAZZALI - Giovane imprenditrice nel campo dell'impiantistica per la sicurezza, Mazzali e' consulente di numerose multinazionali e amministratore delegato della sua societa'. In passato ha militato in Forza Italia. Ora coordinatrice regionale per l’Abruzzo di Grande Sud


*LEO ZAGAMI nato il 5 Marzo del 1970 a Roma e figlio del Prof. Elio Zagami noto analista junghiano, scrittore e co-fondatore del G.A.P.A. (Gruppo Autonomo di Psicologia Analitica di cui era presidente), nipote del Senatore e saggista Leopoldo Zagami noto per aver scritto i libri piu' autorevoli sulla storia delle Isole Eolie, e figlio di Jessica Lyon Young membro della famiglia della Regina Madre d'Inghilterra, a sua volta figlia degli scrittori Henry Lyon Young e Felicity Mason collaboratrice di William Burroughs nota come Anne Cumming. Sostenuto dalla creatività dell'ambiente in cui è nato, fin dalla tenera eta' si dedica allo studio e alla ricerca in campo esoterico, storico, e filosofico parallelamente alla sua passione per i media e la musica, che lo porterà a collaborare con radio e televisioni in tutto il mondo (BBC inglese, ABC Australiana, la NRK norvegese...), cosa che lo ha portato a essere il primo speaker radiofonico estero a parlare liberamente sulla Radio Russa dopo il crollo del muro di Berlino e a organizzare un party di beneficienza nel celebre Bolshoi di Mosca nel 2002 con le massime autorita' delle istituzioni russe. Dal 2006 inizia, non senza problemi ma coraggiosamente, la sua attivita' divulgativa sul web riguardante il suo coinvolgimento diretto con il Nuovo Ordine Mondiale e le Societa' Segrete ad esso collegate comunemente note come gli illuminati. Dal 2009 diventa autore di ben 4 libri di saggistica e geopolitica pubblicati in Giappone e diventati presto best sellers, vendendo oltre 50 mila copie. I primi due libri sono stati scritti insieme al noto giornalista ed ex responsabile della prestigiosa pubblicazione Forbes Magazine Benjamin Fulford, il terzo insieme alla Principessa del Giappone Koaru Nakamaru, il quarto invece, pubblicato il 1 Novembre del 2011, è la sua prima opera solista in campo letterario, cosi come i due volumi di prossima uscita per Uno Editori.


Leo Zagami: “Partiamo da un risveglio delle coscienze!”



Continua a far parlare di sé il movimento MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ che trae le sue origini dalla rete e si riallaccia al movimento politico internazionale pirata, prefiggendosi l’obiettivo di creare una nuova forma di democrazia digitale compartecipata e diretta, volta al superamento dell’attuale democrazia rappresentativa, sempre ovviamente nel rispetto della Costituzione Italiana e dei diritti fondamentali dell’uomo. Il Presidente dei Moderati 2.0 per le libertà Leo Zagami*, attualmente parte integrante del Grande Sud si affianca all’ottima capolista Barbara Mazzali, e si candida in prima persona alla Camera in Abruzzo. Poi si candida alla Regione Lazio sempre per Grande Sud. Insomma vuole mettercela tutta!
Piaccia o no, Leo Zagami conosciuto negli ambienti esoterico-mediatici nazionali e internazionali sta facendo una  campagna elettorale in perfetta, pulita, puntuale maniera “old style”. Parte dai giovani, gli elettori vuole cercarseli uno a uno, vuole andare per strada, vuole capire le reali esigenze della gente, sentendoli incontrandoli. Ed è una vicinanza alla gente non su spinta puramente demagogica, arrivistica, ma una missione la sua volta a svegliare le coscienze, perché vedano sappiano. Già perché Leo Zagami i meccanismi dei centri occulti di potere (Illuminati, Gruppo Bilderberg, Massoneria Deviata e gli esempi sarebbero lunghissimi), quelli che a loro piacimento giocano con la vita della gente, li conosce bene e quindi sa che candidarsi ora in politica in un momento purtroppo di grande confusione, potrebbe essere il momento giusto per dirla tutta. Ma soprattutto scendere in campo con Grande Sud è una scelta di coerenza nel voler dimostrare che il Sud e il suo rapporto con il potere può essere, deve essere  riscritto e non è vero che è fermo a 140 anni fa quando De Sanctis parlava di una politica che era solo la facciata per affarismi e sporchi intrecci. La Storia del Sud e dell’Italia si deve ripensare solo a partire da un salto di paradigma di coscienza e consapevolezza!



*LEO ZAGAMI nato il 5 Marzo del 1970 a Roma e figlio del Prof. Elio Zagami noto analista junghiano, scrittore e co-fondatore del G.A.P.A. (Gruppo Autonomo di Psicologia Analitica di cui era presidente), nipote del Senatore e saggista Leopoldo Zagami noto per aver scritto i libri piu' autorevoli sulla storia delle Isole Eolie, e figlio di Jessica Lyon Young membro della famiglia della Regina Madre d'Inghilterra, a sua volta figlia degli scrittori Henry Lyon Young e Felicity Mason collaboratrice di William Burroughs nota come Anne Cumming. Sostenuto dalla creatività dell'ambiente in cui è nato, fin dalla tenera eta' si dedica allo studio e alla ricerca in campo esoterico, storico, e filosofico parallelamente alla sua passione per i media e la musica, che lo porterà a collaborare con radio e televisioni in tutto il mondo (BBC inglese, ABC Australiana, la NRK norvegese...), cosa che lo ha portato a essere il primo speaker radiofonico estero a parlare liberamente sulla Radio Russa dopo il crollo del muro di Berlino e a organizzare un party di beneficienza nel celebre Bolshoi di Mosca nel 2002 con le massime autorita' delle istituzioni russe. Dal 2006 inizia, non senza problemi ma coraggiosamente, la sua attivita' divulgativa sul web riguardante il suo coinvolgimento diretto con il Nuovo Ordine Mondiale e le Societa' Segrete ad esso collegate comunemente note come gli illuminati. Dal 2009 diventa autore di ben 4 libri di saggistica e geopolitica pubblicati in Giappone e diventati presto best sellers, vendendo oltre 50 mila copie. I primi due libri sono stati scritti insieme al noto giornalista ed ex responsabile della prestigiosa pubblicazione Forbes Magazine Benjamin Fulford, il terzo insieme alla Principessa del Giappone Koaru Nakamaru, il quarto invece, pubblicato il 1 Novembre del 2011, è la sua prima opera solista in campo letterario, cosi come i due volumi di prossima uscita per Uno Editori.




F1 Mondiale 2013: Lotus E21, le immagini della presentazione - Auto Novità

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lunedì 28 gennaio 2013

L'ExpoRivaHotel trampolino di lancio per i nuovi prodotti di Agraria Riva del Garda

L'ExpoRivaHotel trampolino di lancio per i nuovi prodotti di Agraria Riva del Garda

Novità: “Panni sacri” di Roberta Pilar Iarussi, ebook 06 Musicaos.it



disponibile qui:


“Ho stretto con forza il mio sesso giovane e l’ho spinto fuori da me. Ho chiuso le gambe. Ho irrigidito tutti i muscoli fino a sentire dolore. Ho serrato la bocca. Mi ha sporcato l’inguine di liquido giallastro senza seme, andava fiero del suo pesce morto come fosse un trofeo di guerra. Prima dell’orgasmo che non è arrivato più, ha sussurrato alcune parole in disordine, sbattevano nell’abitacolo della macchina e nella mia pancia e da tutte le parti…” (Panni sacri)

In un piccolo centro del nostro sud, decadente e insieme rassicurante, un prete anziano, socialmente impegnato e sensibile alle ferite dell’umanità, incontra casualmente una bellissima ragazza. La giovane donna è sola e anche il prete, a suo modo, lo è. Tra i due nasce subito una forte intesa. L’uomo e la donna avviano una strana frequentazione, a metà strada tra la voglia ingenua della donna di affidarsi completamente e la smania dell’uomo di impastar le mani nelle vite degli altri. La storia segue così un doppio filo narrativo: se nella vita vera, la ragazza si confronta con un uomo maturo, spirituale, distante dai nodi carnali che sempre complicano le relazioni, nella realtà virtuale, condita di chat erotiche notturne e veloci sms, la donna ‘frequenta’ un “Ragazzo” giovane, desiderante e lubrico. Evidentemente, però, le cose sono diverse da come appaiono. Il racconto Panni sacri è parte di una mini raccolta che mette insieme tre diverse storie accomunate dall’elemento di uno ‘strappo’. Il medesimo strappo in forme differenti. L’Amore, non solo erotico, quindi, e quell’inevitabile lacerazione che si porta appresso, quasi come se le due cose, piacere e ferita, fossero inscindibili.

[dalla postfazione a "Panni sacri", Luciano Pagano]

‘Due che fanno sesso virtuale, come si chiamano?’. La prima domanda che compare in ‘Panni sacri’ di Roberta Pilar Jarussi, è di una semplicità disarmante, eppure nasconde quello che sarà uno degli atteggiamenti ricorrenti in tutta la narrazione, ovvero sia il contrasto continuo tra sacro e profano, tra ingenuità nell’amore e esperienza del sesso, tra conoscenza dei profondi anditi della psiche umana e ricerca ossessiva della verità corporea, quando due, tre persone, hanno a che fare con l’innamoramento e con la totale miscredenza delle reazioni che l’amore può indurre, d’improvviso. La protagonista di questo racconto vive due storie contemporaneamente, più esatto sarebbe dire che vive diverse storie, dato che la schizofrenia amorosa, ad esempio nel rapporto con Ragazzo, si identifica con il duplice rapportarsi all’immagine virtuale, digitale, web-voyeuristica e all’immagine fisica, materiale, a quel verbo ricorrente con cui di denota l’incontro e l’atto insieme, cioè il “prendersi”. Una realtà fatta di gesti, atti, sequenze di prendere, stringere, abbandonare. Roberta Pilar Jarussi, in questo suo trittico di storie che si intrecciano, presenta una vera e propria fenomenologia dell’amor ‘intrapreso’, per tentativi, approcci, manovre lontane che si appressano e diventano vere e proprie sospensioni di gravità. La cosa che colpisce di più il lettore è sempre questo correre su un crinale, da una parte la purezza della carne e dall’altra la (presunta) falsità di uno spirito che ambisce a qualcosa di impossibile, salvare le capre e i cavoli, avere tutto, possedere la carne e dominare il pensiero, carpire, se c’è, l’amore cerebrale. Come se ciò non bastasse Celso, il francescano narcolettico esperto in mercatali pesche miracolose e avances etoromani, è brutto e con la pancia, mentre Ragazzo è bello, punto e basta. La protagonista del racconto sembra oscillare come un pendolo tra entrambi, ed è come se la virtualità dell’amore, a tratti, concedesse un po’ di stupore in avanzo al fatto che la forma fisica, forse, non importa granché quando c’è di mezzo il desiderio.

Una lettura, quella di “Panni sacri”, che procede rapidamente, come scorrendo delle polaroid, una dopo l’altra, anticipando ciò che sarà, ripetendosi che no, la protagonista non cadrà nel tranello, per poi scoprire che è come se questi tranelli, in fondo, fanno parte di un gioco meditato, una partita a scacchi dove la regina è circondata, per scelta, da una manciata di minuscoli pedoni. Fino al culmine del suo personale viaggio al termine della notte, in un ‘solito’ pomeriggio, sudicio e afoso, col finestrino abbassato per respirare, in attesa di un afflato che non è spirito, perché lo spirito oramai se l’è squagliata…chissà che fine ha fatto, da questo quadro così perfetto, lo spirito.


Roberta Pilar Jarussi ha pubblicato il romanzo “Nella casa” (2003, Palomar – collana Cromosoma Y, diretta da Michele Trecca e Andrea Consoli) e Dal vivo, racconti (2002 , zerozerosud). Nell’ottobre 2003, è selezionata a ‘Ricercare’ convegno-laboratorio per nuove scritture (Reggio Emilia), con un brano dell’allora inedito romanzo “Nella casa”. Collabora con BooksBrothers, sito e laboratorio letterario, che ha prodotto l’antologia “Frammenti di cose volgari – Acqua passata – Volume Uno 2006/08”, a cura di Maurizio Cotrona e Antonio Gurrado (2009), nella quale sono presenti alcuni suoi racconti inediti. È operatrice culturale della Biblioteca Provinciale di Foggia. Dal 2006 al 2009, ha curato il progetto e Premio Letterario nazionale ‘Libri a trazione anteriore’ della Provincia di Foggia, in collaborazione con Casa Circondariale di Foggia, con la direzione artistica di Michele Trecca, che includeva, in Carcere, un ciclo di incontri con gli autori ed eventi per i detenuti’; ha collaborato con il Kollettivo – associazione studentesca dell’Università degli Studi Foggia, nella realizzazione delle prime edizioni di BAOL – concorso letterario per scrittori esordienti, rivolto agli studenti e ai detenuti di Foggia, giunto ora alla sua 4° edizione.
Nel 2006 ha curato l’organizzazione del convegno nazionale sui blog letterari, “Le tribù dei Blog”, tenutosi a Foggia e al quale hanno partecipato (anche) Christian Raimo, Maurizio Cotrona, Giulio Mozzi, Michele Trecca, Enzo Verrengia, Anna Maria Paladino, Rossano Astremo, Ivano Bariani, Luciano Pagano, Silvana Rigobon, Fabio Dellisanti, Manila Benedetto.
Ha collaborato con il gruppo di musica popolare ‘I cantori di Carpino’ e con studiosi e portatori della tradizione, lavorando sulla struttura originaria della Danza Tradizionale Pugliese e sulle sue contaminazioni.

Il suo blog personale è “In punta di dita”: http://robertajarussi.blogspot.com/


“Il campo di cinabro” di Vitantonio Amato (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

“Il campo di cinabro” di Vitantonio Amato (Phasar Edizioni) | @lucianopagano – musicaos.it

venerdì 25 gennaio 2013

Per la giornata della memoria LA B CAPOVOLTA di Sofia SCHITO (Lupo editore)



“E’ un libro che può (e dovrebbe) essere letto indipendentemente dalla giornata delle celebrazioni. Una lettura coinvolgente” (Roberto Denti, Tutto Libri de La Stampa)

Romanzo Vincitore del Premio Letterario Torre dell’Orologio di Siculiana 2012 nella sezione letteratura per l’infanzia e l’adolescenza “lo Scarabocchio di Giufà”

Il Giorno della Memoria si celebra in Italia e in Europa il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell'Olocausto e per tutti quelli che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Lupo editore propone in questa solenne occasione per l’edizione del 2013 il libro La B capovolta di Sofia Schito. Un libro necessario per ricordare e poter pensare ad un futuro sempre migliore!
Si può parlare della Shoah in tanti modi. In "Se questo è un uomo" Primo Levi lo ha fatto con poesia, coinvolgendo l'umanità intera in un capolavoro che tocca l'emozione di tutti, nel suo unire la bellezza della parola all'orrore umano. E in questa storia proprio "Se questo è un uomo" e Primo Levi guidano un bambino che vivrà con la grazia propria della sua età un evento che ancora gli uomini non si riescono a spiegare. L'infanzia entra nella Storia più cupa ed aberrante, provando a sfiorare il mistero del buio della coscienza dell'uomo europeo. Levi la accompagna nei luoghi del degrado della nostra civiltà, e lo fa con la sua prosa immortale come intermezzo, che cerca di spiegare l'inspiegabile all'innocenza di chi non ha ancora saputo tutto dell'Uomo. Questo romanzo ci condurrà per mano in un incubo che non può essere lasciato solo al passato. Una storia che ci porterà a sentire l'inesorabilità del male ammantato dall'ingenuità dell'infanzia e dalla profondità della letteratura. Un libro che fa della semplicità lo strumento di narrazione per rispettare quei fatti senza rinunciare all'immaginazione e alla speranza. Riuscirà l'ingenuità dell'infanzia a lenire la drammaticità della realtà? O nulla si può al cospetto di quello che l'uomo è capace di fare quando conosce l'inverno della sua coscienza? Un libro scritto senza artifizi intellettuali, che parla con la lingua dei ragazzi di quello che i ragazzi non dovranno mai conoscere.

Sofia Schito vive a Felline, in provincia di Lecce. Da anni impegnata in attività che vedono coinvolti ragazzi delle scuole elementari e medie, trae da loro continua ispirazione. Ama scrivere da sempre, sin da quando a scuola ha sentito parlare per la prima volta di soggetto, verbo e complemento. Lo testimoniano le scatole sull'armadio della sua stanza piene di diari che ha cominciato a scarabocchiare quando era poco più che bambina. La storia invece è una passione che le è venuta negli anni. Lo testimoniano i voti, poco lusinghieri, che ai suoi compiti dava il professore del liceo. Ogni volta che le restituiva un compito corretto, la domanda era sempre la stessa: "Sofia, a che serve copiare?". Per lei allora aveva un senso, significava evitare di trascorrere interi pomeriggi a memorizzare date, luoghi e avvenimenti. Col passare del tempo, per fortuna, si è resa conto che la storia è ben altro. Dopo la maturità scientifica, si iscrive alla facoltà di Lettere dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e al terzo anno, al momento della scelta dell'indirizzo, forse per una sorta di legge del contrappasso, sceglie proprio l'indirizzo storico. La B capovolta è il suo primo romanzo per ragazzi. Nella scelta dell'argomento, ci sono buone probabilità che si sia ispirata alle iniziali del suo nome.

Launcher Android: ultime novità e suggerimenti per rinnovare la Home | Video by HDblog

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Sarah Burton è incinta e Alexander McQueen non sfilerà a Parigi | Magazine femminile, moda donna | Leichic.it

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martedì 22 gennaio 2013

HAPPY BOOK - Ogni venerdì dalle 16,00 alle 19,00 in Live-chat



La lettura fa l’uomo completo (F. Bacone).

E’ vero che l’Italia è un paese dove si legge molto poco, dove la crisi conduce ad una riduzione drastica del numero dei lettori. Ma è anche vero che ci sono case editrici come Kurumuny che credono nel fatto che leggere sia una cosa importante e significativa, e che il libro e l’editoria siano i due strumenti da cui può partire una ripresa dell’economia duratura. Ed ecco che allora la casa editrice salentina lancia una splendida iniziativa che sa di incontro, di vedute, e di scambio di idee e pareri attorno alla pagina stampata, dove il dialogo si cerca, lo si vuole. “Happy Book – spiega Giovanni Chiriatti direttore di Kurumuny Edizioni - è un’iniziativa volta a promuovere la lettura con i nostri libri a prezzi anti-crisi. Ogni venerdì dalle 16.00 alle 19.00, su tutto il nostro catalogo sarà applicato uno sconto del 40%. Per aiutarvi e consigliarvi, o solo per scambiare due chiacchiere, in quelle ore saremo presenti in Live-chat sulla nostra piattaforma www.kurumuny.it

KURUMUNY edizioni nasce nel 2004, in un Sud animato da un fermento culturale che nel 2001 è stato linfa vitale dell’omonima rivista di cui la casa editrice è naturale proiezione. La casa editrice ha mosso i primi passi  convinta dall’idea di restituire all’editoria un processo creativo e culturale: quest’idea è diventata una vocazione consolidata nel tempo. Un percorso caratterizzato dalla cura artigianale nella costruzione del libro, dall'attenzione agli autori, dalla ricerca del particolare grafico, perché pensiamo che bisogna restituire l’editoria alla sua dimensione umana, al testo la bellezza tattile: il piacere del suo possesso. Il catalogo ha saputo conquistare segmenti di mercato inesplorati, proponendo titoli che spaziano tra etnomusicologia, saggistica e narrativa d’inchiesta.

Kurumuny
Via Palermo, 13 a Calimera (Le)
Telefono: 0832801528
Fax: 0832801528
Cellulare: 3299886391


I MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ CON LEO ZAGAMI PRESIDENTE E GRANDE SUD PRESENTANO IN ABRUZZO 2 ECCELLENTI CANDIDATURE



Continua a far parlare di sé il movimento MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ che trae le sue origini dalla rete e si riallaccia al movimento politico internazionale pirata, prefiggendosi l’obiettivo di creare una nuova forma di democrazia digitale compartecipata e diretta, volta al superamento dell’attuale democrazia rappresentativa, sempre ovviamente nel rispetto della Costituzione Italiana e dei diritti fondamentali dell’uomo. Il Presidente dei Moderati 2.0 per le libertà Leo Zagami*, attualmente parte integrante del Grande Sud si affianca all’ottima capolista Barbara Mazzali*, e si candida in prima persona alla Camera in Abruzzo. Intensa azione politica dunque da parte del Presidente dei Moderati 2.0 per le libertà Leo Zagami che desidera portare con questo suo progetto movimentistico all’interno del Grande Sud innovazione sociale, politica e culturale nell’immediato futuro dell’Italia. E questo non fa altro che confermare il naturale proseguimento di una battaglia iniziata in rete, e poi editorialmente portata avanti con i suoi libri su tematiche anche scottanti di rilevanza nazionale e internazionale che toccano gli italiani da vicino, molto vicino. In occasione di Humani 2013 (importante appuntamento per la musica elettronica a livello internazionale) il 9 febbraio 2013 a partire dalle 17,00 presso le splendide sedi del Museo Aurum in Largo Gardone Riviera e il Museo delle Genti d’Abruzzo in Via delle Caserme 24 a Pescara, Leo Zagami (invitato come Leo Lyon Zagami in qualità di grande deejay di fama internazionale ed esperto di musica elettronica) candidato in prima persona alla Camera in Abruzzo per il Grande Sud coglierà l’occasione per incontrare i giovani dell’Abruzzo e parlare di politiche giovanili. Per Leo Zagami è fondamentale ascoltare la voce e indirizzare le capacità dei giovani nell’essere parte attiva di una società in radicale cambiamento. Perché i giovani devono essere pronti a comprendere ed affrontare le sfide del nostro tempo dal momento che sono cresciuti in condizioni e scenari che dieci anni fa, non si sarebbero potuti nemmeno immaginare. Leo Zagami ha sempre lavorato e operato al fianco dei giovani e oggi vuole farlo con più convinzione per migliorare il loro presente e progettare insieme un futuro che sia degno della nostra civiltà. I Moderati 2.0 per le libertà e il loro Presidente Leo Zagami ora con Grande Sud scendono in campo per gli italiani. Loro ci sono per voi … e voi? 
  
 
*BARBARA MAZZALI - Giovane imprenditrice nel campo dell'impiantistica per la sicurezza, Mazzali e' consulente di numerose multinazionali e amministratore delegato della sua societa'. In passato ha militato in Forza Italia. Ora coordinatrice regionale per l’Abruzzo di Grande Sud


*LEO ZAGAMI nato il 5 Marzo del 1970 a Roma e figlio del Prof. Elio Zagami noto analista junghiano, scrittore e co-fondatore del G.A.P.A. (Gruppo Autonomo di Psicologia Analitica di cui era presidente), nipote del Senatore e saggista Leopoldo Zagami noto per aver scritto i libri piu' autorevoli sulla storia delle Isole Eolie, e figlio di Jessica Lyon Young membro della famiglia della Regina Madre d'Inghilterra, a sua volta figlia degli scrittori Henry Lyon Young e Felicity Mason collaboratrice di William Burroughs nota come Anne Cumming. Sostenuto dalla creatività dell'ambiente in cui è nato, fin dalla tenera eta' si dedica allo studio e alla ricerca in campo esoterico, storico, e filosofico parallelamente alla sua passione per i media e la musica, che lo porterà a collaborare con radio e televisioni in tutto il mondo (BBC inglese, ABC Australiana, la NRK norvegese...), cosa che lo ha portato a essere il primo speaker radiofonico estero a parlare liberamente sulla Radio Russa dopo il crollo del muro di Berlino e a organizzare un party di beneficienza nel celebre Bolshoi di Mosca nel 2002 con le massime autorita' delle istituzioni russe. Dal 2006 inizia, non senza problemi ma coraggiosamente, la sua attivita' divulgativa sul web riguardante il suo coinvolgimento diretto con il Nuovo Ordine Mondiale e le Societa' Segrete ad esso collegate comunemente note come gli illuminati. Dal 2009 diventa autore di ben 4 libri di saggistica e geopolitica pubblicati in Giappone e diventati presto best sellers, vendendo oltre 50 mila copie. I primi due libri sono stati scritti insieme al noto giornalista ed ex responsabile della prestigiosa pubblicazione Forbes Magazine Benjamin Fulford, il terzo insieme alla Principessa del Giappone Koaru Nakamaru, il quarto invece, pubblicato il 1 Novembre del 2011, è la sua prima opera solista in campo letterario, cosi come i due volumi di prossima uscita per Uno Editori.


Leo Zagami GRANDE SUD

Modelli: intervista a Anton Capasa - Grazia.it

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@lucianopagano – musicaos.it | dal 2004 uno sguardo su letteratura & altre amenità – questo è il mio blog, ma non vi fidate, la vita è altrove

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La vera storia dei Beatles - D - la Repubblica

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Foto Milano, shopping e lite per Bar - 1 di 11 - D - la Repubblica

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lunedì 21 gennaio 2013

In libreria “Oltre lo specchio” di Nicolò Malaspina (Phasar Edizioni)



Matteo ha 22 anni, una madre troppo sorda per potersi accorgere di lui, e un padre che da dieci anni se ne è andato. La relazione affascinante e terribilmente irrazionale che ha con Francesca finisce quando la ragazza decide di trasferirsi a Londra. Il tempo inizia a esser lento e deleterio. La vita torna a essere quella di una volta, quella noiosa e pesante che aveva vissuto sino a prima di incontrare quella ragazza. L’unica soluzione è quella di andare a riprendersi Francesca, quella ragazza che un tempo era capace di fargli respirare l’amore per lei e per il mondo. Dopo aver fatto una scommessa con se stesso attraverso uno specchio, Matteo parte. A Londra incontrerà gli estranei, il freddo, una ragazza di nome Chiara, ma soprattutto incontrerà se stesso. Ritroverà lentamente i suoi equilibri, le sue esigenze e i suoi bisogni, iniziando gradualmente ad ascoltarsi, e a volersi bene.

Poco dopo capirà che la persona che era andato a cercare non era la ragazza di cui era innamorato, bensì quella che non amava: Matteo. La sua vita sta lentamente prendendo una piega migliore quando, durante una chiamata con sua madre, la donna gli svela che il marito l’ha chiamata dopo dieci lunghi anni, accendendo nella testa di Matteo il desiderio di potersi riprendere anche lui.

"Oltre lo specchio" di Nicolò Malaspina (Phasar Edizioni)

"Oltre lo specchio" di Nicolò Malaspina (Phasar Edizioni)
2009, €12, ISBN: 978-88-6358-050-1, pp. 180

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Cantine Marco De Batoli



“È in Sicilia, nella zona occidentale dell’isola, nel marsalese, che Marco De Bartoli, credendo fortemente nelle tradizioni della viticoltura del suo territorio, si avvia a riscoprire e coltivare uno stretto legame tra i metodi tradizionali e innovativi di lavorazione della terra e di produzione del vino. Ed è proprio la ricerca di un’eccellente qualità, coniugata al rispetto delle tradizioni vinicole siciliane che fanno prediligere a Marco De Bartoli l’utilizzo di vitigni autoctoni ed in particolare il Grillo, presente in Sicilia dall’epoca fenicia e base del classico Marsala, e lo Zibibbo, da cui si ricava il celebre moscato passito di Pantelleria. Nascono così i vini di Marco De Bartoli, il primo dei quali è il “Vecchio Samperi”, in onore alle terre che ospitano l’azienda, un vino ottenuto con l’antico metodo Soleras che, attraverso una sequenza di passaggi di piccole percentuali di vino più giovane in fusti che contengono vini più vecchi, permette di creare un’armoniosa mescolanza di annate diverse, dal gusto unico e inimitabile. Nel 1982 è imbottigliato il “Vigna La Miccia”, Marsala tipo Oro, più gentile perché vinificato a freddo, dagli intensi profumi primari delle uve Grillo e Inzolia. Sulla scia del “Vecchio Samperi” nel 1983 nasce il “Marsala Superiore”, un vino invecchiato nel rispetto dei tempi ciclici della natura in botti di rovere ma reso amabile dalla mistella, base alcolica d’antica ricetta, ottenuta dalla miscela del mosto d’uve Inzolia e acqua vite. L’appassionato lavoro di ricerca di Marco De Bartoli continua e negli ultimi anni si è determinata la produzione di vini d’annata, soprattutto monovarietali autoctoni e rossi di carattere internazionale.”

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Plans for Century City residential towers advance - latimes.com

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venerdì 18 gennaio 2013

In libreria “Nelle ombre” di Maria Eugenia Fiscina (Phasar Edizioni)



Mery frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico. Il suo sogno è diventare anatomopatologa. Nel mese di dicembre, però, succede qualcosa che sconvolge i suoi piani. Dastin, ragazzo riservato dal fare misterioso, suscita in lei un interesse che li porterà a vivere esperienze fuori dal comune. Un diario, al centro delle attenzioni di entrambi e non solo, li trascinerà fra combattimenti e inganni in cui il giovane si rivelerà desiderio e ossessione della ragazza. Una serie di omicidi irrisolti fanno da sfondo portando Mery a vivere un incubo ove amore, odio, reale e surreale si fondono in un unico limbo di perdizione.

Maria Eugenia Fiscina è nata a Buenos Aires nel 1987 e si è trasferita in Italia, a Gorgonzola (MI), nel 1990. L’autrice ha da sempre coltivato un interesse per la lettura e la scrittura tanto da aggiudicarsi, nel 2006, il secondo premio per la poesia ad un concorso letterario istituito dall’UTL, nota università milanese. Attualmente è laureanda in lingue e letterature straniere presso l’Università degli Studi di Bergamo. Ha collaborato come giornalista in una piccola redazione di zona e nel tempo libero ricopre il ruolo di regista-scenografa teatrale e cinematografica.

Ispirata dalla grande passione per l’arcano e in particolare per i vampiri, corona il sogno di pubblicare Nelle Ombre, il suo primo romanzo gotico contemporaneo.

"Nelle ombre" di Maria Eugenia Fiscina (Phasar Edizioni)


"Nelle ombre" di Maria Eugenia Fiscina (Phasar Edizioni)
2010, €12, ISBN: 978-88-63580-60-0, pp. 222

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Valle dell’Acate



“Oggi l'azienda è gestita da Gaetana Jacono, che rappresenta la sesta generazione di viticultori, ed è impegnata nella valorizzazione del territorio e nell'adozione di metodi ecosostenibili. Con lo stesso amore che legava i suoi avi alla vite e con una spiccata sensibilità imprenditoriale, Gaetana si è dedicata alla produzione di vini D.O.C.G., D.O.C e I.G.T. di Sicilia. Una produzione che ha ottenuto un forte riconoscimento anche nel panorama internazionale. La tenuta dell’azienda si estende per 100 ettari e gran parte di essa, dal 2001 ad oggi, è stata reimpiantata con i vitigni principi della zona e vitigni internazionali. Qui il terreno, si caratterizza per un particolare substrato formato da arenarie calcaree interfacciate da pacchetti di argilla, che consente alle viti di dare uve di qualità fortemente legate al "terroir".
L'azienda è apprezzata per la coltivazione dei più pregiati vitigni autoctoni, rinomata a livello internazionale per la valorizzazione dei due vini del territorio: il CERASUOLO DI VITTORIA DOCG interpretato nella versione CLASSICO ed il FRAPPATO DI VITTORIA DOC fortemente riqualificato da Valle dell'Acate che ne ha determinato l'affermazione come rosso fruttato estivo adatto ai piatti di pesce e al Sushi.
I vini Valle dell'Acate narrano la storia e la bellezza naturalistica del feudo Bidini. Un sito dalla valenza archeologica che, dato il rinvenimento di una necropoli, testimonia il fiorente passato vissuto sotto la dominazione dei greci. La natura incontaminata, i filari di uva che ricamano i declivi, i riflessi argillosi del terreno ricreano un vero paradiso naturale in cui dominano silenziosi il vecchio palmento e la "dispensa". La suggestiva architettura in pietra rievoca l'antico mondo contadino, facendo rivivere, in un'atmosfera in cui il tempo sembra essersi fermato, il modo in cui una volta si faceva il vino. Nell'ampio locale riposano i torchi Dal Negro che hanno sostituito la vecchia "cianca" deputata alla spremitura dell'uva. Luminose spiccano le grandi aperture che servivano per introdurre "nelle piste" del palmento l'uva appena raccolta. Qui un tempo donne, uomini e bambini si dilettavano a pestare l'uva a suon di canti e filastrocche. Perfettamente integri sono rimasti i canali attraverso cui defluiva il mosto appena ottenuto che, "per caduta", si avviava alla dispensa. Consapevoli dell'inestimabile valore delle tradizioni, Giuseppe e Gaetana Jacono hanno intrapreso nel 2001 una rilevante opera di restauro del vecchio palmento che ha restituito alla costruzione il suo antico splendore. La storicità e il fascino di questa costruzione incantano lo sguardo del visitatore e riportano lo spirito e la memoria alle radici illustri della cultura siciliana..”

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“GLI OCCHI DI MIA FIGLIA” E “IMMAGINA LA GIOIA”, DI VITTORIA COPPOLA A CHIARAVALLE



Il 20 gennaio, alla ore 18.30, presso il caffè letterario di Chiaravalle, sito in via De Amicis 61/A, nato dall’esperienza di Motivi, tra libri e musica, e Anna e Roberto, avrà luogo, per la prima volta in città, un Aperitivo con l’autore.
Iniziativa, questa, nata dalla forte volontà di permettere al lettore di avvicinarsi, con un buon calice di vino in mano, all’autore del testo che avrà già letto. Crediamo, infatti, che solo in questa maniera si possa veramente interagire con l’autore, parlando delle eventuali emozioni che il libro può aver suscitato o, semplicemente, chiedendo delucidazioni su particolari passaggi del testo.
Sarà un ricco buffet, del buon vino, decantato dai suoi stessi produttori, e un piacevole caffè, il tutto preparato con cura e professionalità dal personale di Anna e Roberto, ad accompagnare la presentazione dei due libri dell’autrice salentina Vittoria Coppola. Sarà lei, infatti, l’intrattenitrice della serata e sarà lei che, con parole sue e con le emozioni che ha voluto regalare al suo pubblico, ci parlerà dei testi che l’hanno fatta conoscere ed apprezzare dai lettori italiani. A soli 26 anni, Vittoria, alla fine del 2011, con “Gli occhi di mia figlia”, Lupo Editore, libro di cui ci parlerà domenica 20 gennaio, ha vinto il premio per il miglior romanzo del 2011, premio conferitole dalla rubrica del Tg1, Billy – il piacere della lettura. A distanza di un anno il suo secondo romanzo, “Immagina la gioia”, Lupo Editore, con il quale è riuscita ad emozionare un pubblico sempre più vasto. Due opere, queste, in cui si parla, con semplicità e verità, di conflitti familiari entro contesti ambientali di cui, Vittoria, riesce a farci sentire con forza e decisione, odori, sapori e suoni. Leggerli permetterà a tutti i lettori di continuare a pensare, una volta chiuso il libro, ai personaggi, ragazzi che non sarà facile dimenticare.
Al costo di soli 29 euro si potrà avere la possibilità di acquistare un libro a scelta di Vittoria Coppola, di essere presenti alla presentazione dei suoi libri, di consumare un ricco aperitivo per due persone, annaffiato dal del buon vino locale e terminare la serata con un caffè, il tutto accompagnato dalle note dei maestri della scuola di musica EPS.
Ci auspichiamo che prendere un aperitivo con l’autore sia altrettanto piacevole ed interessante che assistere ad un’opera teatrale o ad un film al cinema.

Info

Con “Le Salentine” lo scopone è tradizionale!



Lunedì 21 gennaio 2013, Devilissimo Lunedì e ImprovvisArt, in collaborazione con Kurumuny e B22, organizzano a partire dalle 21.30, presso il Devil’s Cave di via Palumbo a Lecce, il torneo di scopone scientifico con “Le Salentine”, le nuove carte da gioco che raccontano storie, personaggi, riti e miti del Salento! L’iscrizione al torneo è gratuita ed è necessario prenotare tramite facebook oppure  contattando i numeri 328 8094514 oppure 392 8872550 (Devilissimo).

In occasione del torneo il Devil’s Cave propone un menu ad hoc che prevede la combinazione di “stuzzicherie” e gustosi panini accompagnati da fiumi di birra e vino... il tutto a prezzi speciali!

«Il laboratorio creativo B22, costituito da Francesco Cuna e Alessandro Sicuro in collaborazione con la casa editrice Kurumuny, ha realizzato e promosso un inedito recupero figurativo, che ha condotto a una rilettura iconografica delle tradizionali carte da gioco napoletane. Un progetto stilisticamente genuino, che ricorda e riporta gli elementi della cultura contadina sul tavolo della contemporaneità e in particolare pone l’attenzione delle giovani generazioni attraverso l’antico e sempre vivo gioco delle carte. I peculiari elementi decorativi de “Le salentine” riguardano le brocche che sostituiscono le coppe, i lecci inseriti al posto dei bastoni, le tarante con i denari e le zappe al pari delle spade. Per quanto riguarda le figure dell’otto e del nove invece, i curatori del progetto B22, hanno ripreso e rielaborato negli abiti delle donne i costumi tradizionali di Cutrofiano, Calimera e Gallipoli mentre per quelli dell’uomo si sono rifatti all’abbigliamento degli antichi abitanti di Martano, Gagliano del Capo e Otranto; in tutti spiccano le minute ed eleganti rifiniture di fazzoletti bianchi, corpetti di color cremisi, gonnelle scure, coppole, calzette e scarpe con fibbie d’ottone. Nelle figure dei dieci vengono riproposte le immagini dei santi più popolari come san Giuseppe, sant’Oronzo, san Martino e san Paolo.
Quest’accurato e brillante intervento di sintesi figurativa, realizzato interamente a mano dopo una lunga serie di bozzetti, interessa un vasto repertorio culturale illustrativo, dal quale emerge un segno grafico agile e immediato che ben si attiene sia al valore simbolico della tradizione, che alla fedeltà stilistica del mero oggetto rappresentato come nei casi della zappa, della brocca con il simbolo del galletto o del ferro di cavallo. Il rinnovamento dell’immagine, il dinamismo pizzicato di alcune figure e l’attenzione per il dettaglio impresso in quei simboli arcaici come quelli del Dio che danza nella Grotta dei Cervi a porto Badisco, il volto barocco e antropomorfo del tre di lecci, la taranta o l’uroboros, danno rilievo ed eloquio a un codificato linguaggio figurativo, che lentamente è emerso dalle vicissitudini del tempo e della storia. Racchiuse sul retro dal monocromatico e stilizzato soffitto a cassettoni della Cattedrale di Otranto, le carte salentine si presentano come un piccolo teatrino tascabile, dove in pochi centimetri plastificati sono racchiuse storie, personaggi e territorio che a nostro piacimento potremo raccontare in qualsiasi momento».
(Giuseppe Arnesano sul Blog “L’arte tra le righe” CoolClub.it).


Per info



Conservazione staminali, «più collaborazione tra pubblico e privato».



L'invito di SmartBank, la prima banca italiana ad aver dato la possibilità di conservare privatamente le staminali cordonali, sull'esempio dell'inglese Biovault acquisita dall'Università di Plymouth - Quando si parla di staminali, la collaborazione tra pubblico e privato è indispensabile. «Mettere l'efficienza del sistema di raccolta privato "del cordone" a servizio di quello pubblico può permettere di raggiungere risultati scientifici ed ottenere benefici per la collettività», afferma Irene Martini, direttore scientifico di SmartBank, la prima banca italiana ad aver dato la possibilità ai genitori di conservare privatamente le cellule staminali del cordone ombelicale. «Vogliamo costruire un dialogo fattivo con le nostre istituzioni al fine di promuovere un'integrazione tra sistema pubblico e privato in Italia». A livello internazionale gli esempi virtuosi di una collaborazione di questo tipo non mancano. Un dato di partenza: «Le banche pubbliche con il maggior numero di campioni, come quelle di New York, Londra o Dusseldorf, si trovano in Paesi dove non solo è permessa l'istituzione di banche private, ma ne è anche autorizzata la promozione», sottolinea Martini che è anche l'unica rappresentante italiana ammessa al Board della Fondazione Parent's Guide to Cord Blood, punto di riferimento internazionale sia per la donazione pubblica che per la conservazione privata. Ci sono anche delle realtà che si stanno muovendo in questa direzione. L'ultimo esempio arriva dall'Inghilterra dove Biovault, banca dei tessuti da oltre dieci anni specializzata nel processare e conservare cellule staminali da midollo osseo, sangue periferico e cordone ombelicale e partner dell'italiana SmartBank, è stata recentemente acquisita dall'Università di Plymouth. Un impegno proiettato al futuro: l'università infatti intende creare una base ancora più solida per una progressiva espansione come banca internazionale dei tessuti. «L'acquisizione di Biovault da parte dell'Università di Plymouth è, quindi, un evento che si inserisce nella tendenza, peraltro logica ed auspicabile, delineata recentemente nei paesi anglosassoni, dove si sono verificati interessanti esempi di una profonda e proficua collaborazione tra banche pubbliche e private», continua Martini. Biovault porta un importante patrimonio con sé. «Parliamo dell'unica banca, cosiddetta "mista", del Regno Unito, che opera per l'"UK South West Peninsula Transplant Programme" - il sistema sanitario nazionale pubblico - e che collabora in tutta Europa con organizzazioni sanitarie, aziende private e partners accademici e del mondo della ricerca, per favorire l'innovazione in campo tecnologico nella misurazione efficace di campioni solidi di tessuti umani e perfino piccoli organi, e medico-chirurgico nella medicina rigenerativa, nel trattamento di lesioni da attività sportive e in procedure ricostruttive viso/seno». Ma ci sono altri esempi di questa collaborazione pubblico-privato. Ricorda il direttore scientifico di SmartBank: «Per il Cambridge University Hospitals NHS Foundation Trust (CUH), l'inglese Virgin Health Bank (VHB) si occupa di fornire ai genitori informazioni dettagliate sui benefici e sulle potenzialità delle cellule staminali del sangue cordonale, nonché della gestione di tutti i prelievi cordonali. Ma anche c'è la testimonianza dell'accordo siglato negli Stati Uniti, in California, tra la pubblica UC-Davis e la privata StemCyte». Conclude Martini: «Sono tutte esperienze che confermano l'orientamento internazionale verso la collaborazione tra banche pubbliche e private per incrementare il numero di unità di sangue cordonale destinate alla donazione e/o conservazione. Un orientamento che auspichiamo possa avvenire anche in Italia».

SmartBank - (www.smartbank.it) è la prima banca italiana ad aver dato la possibilità ai genitori di conservare privatamente le cellule staminali del cordone ombelicale. È stata fortemente voluta dal suo direttore scientifico, la Dottoressa Irene Martini, l'unica rappresentante italiana ammessa al Board della Fondazione Parent's Guide to Cord Blood, punto di riferimento internazionale sia per la donazione pubblica che per la conservazione privata.
Il laboratorio partner di SmartBank è Biovault (www.biovaulttechnical.co.uk/) banca di tessuti, da oltre 10 anni specializzata nel processare e conservare cellule staminali da midollo osseo, sangue periferico, cordone ombelicale; con la capacità di conservare più di un milione di campioni, più recentemente ha ampliato i propri accreditamenti anche al banking di tessuti adiposi, tendinei, della cornea, della pelle, del femore, di valvole cardiache e di sperma.