Nella Milano che vive l’attesa febbrile dell’Expo, la scomparsa del
professor Attilio Scienza, a sole due settimane dal suo discorso inaugurale
della grande manifestazione, non è certo una buona notizia. Perciò al Viminale
hanno subito pensato a lui: schivo, in perenne conflitto con i giornalisti che
non ama, di poche chiacchiere e molti fatti, Cosulich è l’uomo che risolve i
casi in tempi record. Il commissario si mette sulle tracce dello scienziato e
subito comprende che il movente si cela in una scoperta di Scienza, ma le piste
sono tante: la ricerca e il business agroalimentare globale, la genetica, gli
ogm, in un turbinio di personaggi – ambigui o pittoreschi ma sempre avidi – che
ruotano intorno all’evento di risonanza mondiale. Su tutte, Cosulich è però
affascinato dall’interesse dello studioso per il vigneto appartenuto nel
lontano Rinascimento a Leonardo da Vinci. Quasi un’ossessione, quella di
Scienza, per il giardino nel pieno centro di Milano dove il
genio produsse
realmente il suo vino, mentre dipingeva l’Ultima cena.
Giovanni Negri - Produce Barolo, Chardonnay e Pinot Nero a Serradenari,
nelle Langhe piemontesi. È stato segretario del partito radicale, parlamentare
italiano ed europeo, fondatore dell’Osservatorio laico. Con Roberto Cipresso e
Stefano Milioni ha pubblicato per Piemme Il romanzo del vino (2006), Vinosofia
(2008) e Vineide (2009), tre libri che hanno cambiato il modo di concepire e
scrivere di enologia. Ha esordito con successo come romanziere per Einaudi
Stile Libero, nel 2010, con Il sangue di Montalcino, prima storia della serie
che ha per protagonista il commissario Cosulich, seguito da Prendete e bevetene
tutti (2012). Nel 2011 insieme a Elisabetta Petrini ha pubblicato per Mondadori
il saggio Roma Caput Vini.
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