sabato 30 novembre 2013
venerdì 29 novembre 2013
ORDO AB CHAO di Giovanni GUACCI (Lupo editore)
2001. Matteo, designer di origine
siciliana, vive a cavallo tra la Milano ‘da bere’ e la Milano ‘da fumare’
abbandonandosi volentieri a incontri più o meno occasionali nonostante il
rapporto con Vale, fidanzata storica con la quale ha sperimentato la convivenza
prima di un significativo scollamento che ha portato la ragazza in Spagna per
la specializzazione. La sua vita disordinata e amorale nel mondo artificiale
del Design, con tutti i suoi satelliti di plastica, lo mischia ad una variegata
gamma di personaggi altrettanto corrotti, dai radical chic ai malavitosi. Il
lavoro presso lo studio diretto da Walter non lo entusiasma (anche per
l’antipatia del collega Carlo) e la noia lo induce a sperimentarsi nella
scrittura di sceneggiature che – pure rivelandosi redditizia – resta attività
di margine per la necessità di uno stipendio fisso, ma rappresenta una
importante valvola di sfogo alla sua creatività.
In un giorno di violento
nubifragio Matteo ha un appuntamento: deve consegnare un progetto, un
intervento dal budget a sei zeri. I clienti lo accolgono con freddezza, sia per
il ritardo imbarazzante, sia perché sono russi. In un primo momento tutto fila
liscio, poi qualcosa non quadra e si scatena l’inferno… Un thriller metafisico,
odissea surreale dell’uomo contemporaneo in lotta con la propria coscienza e
prigioniero di una realtà che lo ha reso un involucro senz’anima.
Giovanni GUACCI - Nato a Lecce nel 1963. Dopo la maturità classica
si trasferisce a Firenze dove frequenta la facoltà di Architettura. Si laurea
nel 1990, quindi si trasferisce in Texas. Nel 1993 consegue il master in
Architettura Aerospaziale all’Università di Houston. Collabora al programma
NASAUSRA che ha come obiettivo la missione umana su Marte. Nel 1995 torna con i
piedi per terra, ossia in Italia, a Milano. Qui attualmente risiede e lavora
come architetto d’interni e designer di complementi d’arredo. Nel 2008 ritorna
con la testa per aria e decide d’iniziare a scrivere. Ordo ab chao è il suo
primo romanzo.
giovedì 28 novembre 2013
mercoledì 27 novembre 2013
Stefano Donno affilia il suo blog “Stefano Donno – il pop non è un’esaltazione del nulla” a Macrolibrarsi
“Macrolibrarsi” portale del Gruppo
Macro editori (azienda leader nel settore editoriale) creato per l'acquisto di
libri, dvd e cd, comprende puntualmente novità che riguardano ogni genere
letterario, ricoprendo una vasta gamma di interessi per gli appassionati di
ogni genere.
Per la varietà dell’offerta e per la
ricchezza delle proposte editoriali presentate sul sito, Stefano Donno ha
ritenuto opportuno condividere con i lettori del suo blog, questo brand
innovativo e una grande opportunità. Per offrire al meglio e in modo rapido un
contatto con questo grande portale on line di vendita di libri, si può
tranquillamente acquistare i libri del portale Macrolibrarsi direttamente
collegandosi al link http://www.stefanodonno.blogspot.it/
È un'opportunità che Stefano Donno vuole
dare a quanti da anni hanno seguito on line l’attività del suo blog : ora tutto
questo è possibile con “Macrolibrarsi” e il blog di Stefano Donno che
puntualmente presenterà una selezione dei libri più venduti su Macrolibrarsi.
Info
martedì 26 novembre 2013
GALA ROMANOV - CASA IMPERIALE DI RUSSIA
Bruxelles – 7 Dicembre 2013 – Palazzo
d’Egmont
Nel quadro delle Celebrazioni per la
ricorrenza del 400esimo Anniversario dell'ascesa al trono di Russia del primo
Zar della Dinastia Romanoff Michele I nel febbraio 1613, che pose fine al
cosiddetto periodo dei torbidi, S.A.I. il Granduca Ereditario Georgyi di Russia
ha acconsentito a dare il suo patrocinio alla serata in Suo onore che si terrà
a Bruxelles il 7 dicembre 2013 negli esclusivi locali del Palais d'Egmont
antica dimora dei Principi d'Aremberg ed attuale sede del Ministero belga degli
Affari Esteri.
La serata di gala vedrà la partecipazione
di differenti Ministri di Stato belgi, di uomini d'affari internazionali, del
corpo diplomatico impersonato dagli Ambasciatori accreditati presso il Re dei
Belgi nonché da vari esponenti delle Case Reali e dell'aristocrazia europea. La
serata è organizzata dal Nobile Gregoire Tolstoj, discendente del grande
scrittore russo Lev Tolstoj.
Prenderanno altresì parte all evento:
LARS il Principe Laurent e la Principessa
Claire del Belgio e SAR la Principessa Lea del Belgio, SAR il Principe
Gioacchino Murat, LARS il Granduca e la Granduchessa Guillaume e Stephanie del
Lussemburgo, Sua Maestà il Re Fouad II d'Egitto, SAR la Principessa Chantal di
Francia, SAR il Principi Michele di Yugoslavia, SAR il principe ereditario Leka
II di Albania, SAR il principe Paolo di Romania, SAR il Principe e la Carlo e
la Principessa Camilla di Borbone delle due Sicilie, SAR la Principessa Maria
Gabriella di Savoia, SAR la Principessa Yasmine El-Senussi di Libia, Membri
della Casa Sovrana di Monaco, Principi della Casa dei Borbone Parma e della
Real Casa di Prussia degli Hohenzolern, Membri della famiglia reale francese
degli Orleans, Membri della Real Casa dei Bey di Tunisia, Membri della famiglia
reale di Grecia, SAR il Principe Dimitri von Turn und Taxis, Membri della
famiglia Imperiale e Reale di Asburgo-Lorena, La Principessa Galitzine.
Press Office Italia
Studio Puggina
Filippo Bruno – filippo@studiopuggina.it
Novità in libreria per LietoColle - Ritorno sorgente di Alessandra Peluso
La sua scrittura non rattrista,
non immalinconisce, non è un lamento nella prospettiva tragica del proprio
estrinsecarsi come fenomeno poetico. Alessandra Peluso non è interessata al
pianto, ovvero all’abbandonico, al romantico che sovente in molta poesia
contemporanea anche poco conosciuta, diviene il rimedio più ovvio per catturare
il cuore del lettore, per intessere una fitta rete di ammiccamenti semantici
tali da farlo cadere in una sorta di dolce estatica ipnosi. “Ritorno sorgente”
non ha nel suo dna scritturale nulla che possa anche lontanamente appartenere
all’etimo tedesco “Sehnsucht” con il quale si indica un’atmosfera intrisa di
"struggimento", nello specifico quasi uno stato dell’essere
paragonabile ad una malattia che spinge dolorosamente al desiderare, un
desiderare che emerge dall’intimità in maniera dirompente e che è rivolto ad
una persona o ad un oggetto che si ama o si desidera fortemente. Lo strappo di
questo indomito desiderio trova il suo principium individuationis nel non potere raggiungere
l'oggetto del desiderio, e dunque esporsi al rischio di assumere tratti
patologici e/o psicopatologici. Le poesie di Alessandra si nutrono di silenzio,
della tiepida carezza di un raggio di sole, di un alito di vento che scivola
sulla pelle, sono poesie che si caricano verso dopo verso di energia… dall'introduzione di Stefano Donno
Alcune poesie
È un piacere intenso
incantevole, indecifrabile
è il fiorire e rifiorire dello
spirito
di donna.
Fosse la vita così
sarebbe un’esplosione di bene,
sorrisi, di sole ogni giorno
e la vita, il piacere, l’amore.
****
Due anime
sole, inquiete
chissà se si toccano
pensandosi,
se si desiderano.
Intanto in un pomeriggio
di solitudine ottenuta
a morsi, lei si accarezzava
e pensava a lui
ansimando.
***
Sono confusa,
fusa con me stessa
con l’amore con l’altro
con il desiderio di sprofondare
in una profonda passione
ed esplodere.
Di gioia e piacere,esplodere.
E lasciare ogni limite,
ogni blocco, ogni no.
Il modo più semplice per ordinare il libro di Alessandra Peluso è
tramite bonifico: - 1) effettuare il bonifico all'IBAN IT 95 S
05216 10900 000000006324 (se eseguirai l'ordine diretto alla casa editrice
indicando "Lietocolle di Michelangelo Camelliti" avrai diritto al 15% di sconto sul prezzo e
le spese di spedizione gratis);
2) effettuato il versamento inviare a manuela.camelliti@hotmail.it una
mail con in allegato la ricevuta di pagamento; 3) ricordarsi di inserire
nella causale l'ordine che si desidera effettuare
“RADICAL CHIC” - IL NUOVO VIDEOCLIP TRATTO DA “MUDDHRICHE” DI MINO DE SANTIS
Ecco on line il videoclip del nuovo singolo “Radica Chic” di
Mino De Santis, diretto dal regista Gianni De Blasi
E’ disponibile online (ecco il
link - https://www.youtube.com/watch?v=bLqZL6QPm4A)
il videoclip di “Radical Chic” di
Mino De Santis, tratto dal suo recente album “Muddhriche”, edito da Ululati,
etichetta discografica di Lupo Editore. Diretto dal regista Gianni De Blasi, il
videoclip è stato girato nella splendida cornice del ristorante della libreria
“Liberrima” di Lecce "All'Ombra del Barocco. “Radical Chic” si
caratterizza per un testo ironico e pungente, nel quale il cantautore salentino
non esita a mettere alla berlina un certo intellettualismo sterile, che a volte
caratterizza una certa sinistra. Emerge così una critica, senza mezzi termini,
a quanti “uomini e donne liberi dal bisogno, con le spalle sempre coperte da
papà”, “gente distinta e raffinata/figli
di una sinistra acculturata/che mangia, parla, beve, scrive e fa opinione ma
aspetta il popolo per la rivoluzione” disquisendo per ore “sui mali della
terra, sulla miseria, sulla povertà”, come della “Palestina, la vivisezione, e
poi il buddismo la contro religione. L’islam, la pace, i clandestini”, ed
immancabile “poi la buona cucina”. “Radical Chic” è un esempio, dunque, di come
il songwriting di Mino De Santis, partendo dalle radici della cultura
salentina, si sia aperto verso un immaginario poetico e critico orientato verso
temi di rilevanza sociale e politica.
Il radical chic più che l'opposto del pezzente è l'opposto del
"bonacciu". Quest'ultimo chiacchierando ingenuamente nel bar del
paese, sorseggiando Dreher con la salopet ancora sporca di tintura da parete,
riesce a decostruire realmente e un sistema attraverso la propria stessa
sincerità. Il pensiero “dellu bonacciu” è vivo ed attivo e conserva onestà. Il
radical chic invece è piuttosto colui il quale maschera e fa del buonismo e
della rivolta un atteggiamento modaiolo in cui la sincerità non trova più
spazio. La cosa più grave è che questa gente attraverso l'ignavia e l' inazione
lascia campo libero all'avanzata di gran parte dei mali sociali che
paradossalmente criticano bevendo vino nei locali alla moda.
Gianni De Blasi
Muddhriche, il disco
“Chi si nutrirà di queste muddhriche, che lascio qui? Non sono gli
avanzi, non sono gli scarti della vita, queste note. Sono il dono di chi mi ha
cresciuto, mi ha allevato, mi ha librato nell’aria. “T’aggiu crisciutu cu lu
pane e senza pane, muddhrica muddrica. Ti ho tirato su con tutto lo zelo
possibile”. Risuona ancora nelle mie orecchie. Perché queste sono le briciole,
ma sono anche il mio nutrimento, sono ciò che mi ha insegnato ad accontentarmi
e godere delle cose piccole e belle. Come gli uccelli, che vivono un’esistenza
intera appagati dai manuzzuli, così ho imparato a far tesoro di quello che la
storia mi ha voluto regalare. Ci hanno lasciato le briciole, dice qualcuno, ma
noi, uomini del sud, tanimu lu coriu tostu e de le muddhriche nde facimu pane”. Mino De Santis
Ogni qual volta si ascolta Mino
De Santis, si hanno ben chiare le sue radici, la sua storia, le origini
musicali e i suoi ascolti al juke box. La voce e l'ironia amara di De Andrè, ma
anche l'impegno di Stefano Rosso o la compostezza di Paolo Conte. Ma per non
abbandonarsi a facili semplificazioni, bisogna fermarsi un attimo e rimettere
play.
Mino De Santis è a tutti gli
effetti un fuoriclasse, unico nel suo genere perché ama ancora raccontare e lo
fa come potrebbe fare un fotografo con le sue istantanee, un pittore
impressionista nel fermare tutto su una tela o il saggio del paese nel riferire
vizi e virtù della sua gente. Con dovizia e ironia.
Anche in questo terzo album
"Muddhriche" prodotto dall'etichetta Ululati (Lupo Editore) si
raccolgono piccoli momenti di vita quotidiana, come fossero proprio molliche
minute ed essenziali, messe insieme per farne pane e nutrimento. Ci sono le
"macchiette", i personaggi del paese: "Lu prete" scaltro e
smaliziato o la "La bizoca e la svergognata", apparentemente diverse
ma "le stesse e l'hanno sempre saputo".
C'è la bellezza e la malinconia
degli "Anni" passati tra casa, chiesa e sogni di libertà ma anche il
sud amaro dei "Pezzenti"(feat. Nando Popu / Sud Sound System), quegli
immigrati trattati come animali tra "patruni e capurali", senza
diritti o assistenza, pagati venti euro alla giornata me definiti lo stesso
invasori.
E tra mandolino e fisarmonica, si
continua a raccontare di quei "Radical chic", quelli bravi a dare
definizioni, che hanno così poco da dire ma tanto da parlare.
A poco a poco le
"Muddhriche" compongono il quadro di un uomo che, come ben
rappresentato dalla copertina del disco, dall'alto, osserva, riconosce, cerca
di individuare quelle briciole, le piccole cose che continuano a dargli
godimento. È un carnevale di personaggi e situazioni, dove si respira a pieni
polmoni l'aria scanzonata di un bonaccio che ama quello che compone perché è il
suo modo di continuare a credere al sogno di anarchia.
Tracklist
1.Anni - 2. Fiche cu le mendule -
3. Radical chic - 4. Sutta ‘na chianta te chiapperu - 5. Lu preute - 6. Porta
verde - 7. La pizzoca e la sbergugnata - 8. Ieu fazzu gezz - 9. Certi culi -
10. Pezzenti (feat. Nandu Popu) 11.Arbulu te ulie (bonus track)
Mino De Santis, note biografiche
Mino De Santis - La poesia di
Fabrizio De Andrè, il ritmo di Paolo Conte, l’ironia “eretica” di Giorgio
Gaber, il racconto disincantato di Stefano Rosso, una passione per la big band
alla Renzo Arbore. Tutto questo in un solo cantautore: Mino De Santis. Molti di
voi si stanno chiedendo certo chi sia
mai costui. I programmi televisivi non lo ospitano e le radio commerciali
nazionali non trasmettono le sue canzoni
eppure stiamo parlando di un artista di valore eccezionale. Quando si racconta
la biografia di un artista spesso si comincia dicendo “da giovane fece il
minatore”, come Tom Jones, oppure “ha lavorato in fabbrica”, per Mino De Santis
bisogna usare ancora il presente indicativo e dire: quando non fa concerti fa
l’imbianchino oppure il contadino, accettando un po’ tutti i lavori che ha
sempre fatto per vivere. Mino non è un ragazzino, è un quarantenne che ha
sempre scritto canzoni principalmente per se stesso, per i suoi amici, per quel
irrefrenabile bisogno di “raccontare la vita” che ogni vero artista sente
bruciare dentro. Solo 3 anni fa fa ha
prodotto il suo primo cd “scarcagnizzu”, venduto solo attraverso i suoi
concerti, passato di mano in mano mentre le sue canzoni era possibile
ascoltarle su you tube. A distanza di un
anno nel 2012 esce l'album
"Caminante" accompagnato dal
videoclip di 8 minuti ( quasi un corto) "Lu ccumpagnamentu" diretto
dal Regista Gianni De Blasi. A luglio 2013 esce "Muddriche" ed è la
seconda produzione della nuova etichetta "Ululati" di Lupo editore,
anche in questo caso è stato prodotto un videoclip con la partecipazione di
Alessandro Haber e Nandu Popu dei Sud Soun System per il singolo
"pezzenti" .
Un florilegio critico
“Un artista da seguire…”
(Vincenzo Mollica, DoReCiackGulp! RaiUno)
“E’ un carnevale di personaggi e
situazioni, dove si respira a pieni polmoni l’aria scanzonata di un bonaccio
che ama quello che compone perché è il suo modo di continuare a credere al
sogno di anarchia” (Raffaella De Donato)
“Allo sguardo di De Santis nulla
sfugge, non un gesto, non una parola” (Raffaele Gorgoni, Tg3)
“Mino De Santis si fa notare per
la sua verve ironica, da Gaber saletino” (Tommaso Ricci, Tg2)
“Attraversarsi le note come
spettatore disincantato tra parole abusate e “tipi” di ogni giorno. Cerchi una
briciola che nutra e la trovi nelle parole-musica, nei treni in partenza, nei
colori di un fiore antico, nella voce calda, in un amore” (Sandrina Schito)
"Il Salento trova nuove
parole, quelle puntute, del graffio autoriale. Anarchiche quanto basta per
tener desto l'animo e l'occhio allo sguardo: quello dritto, che mai s'inchina e
fa riverenza. Mino De Santis è così, ama il ridere, il soffio e lo spiffero.
(Mauro Marino)
Mino De Santis è un ascolto che
il tempo e la pratica portano a metabolizzare. Non è la risata di turno ciò che
arriva e resta. Ma un ondulato senso di profondità che scolpisce immagini nella
memoria e libera l'ascolto dalla superficialità attorno (Erika Sorrenti e
Francesco Aprile)
Mino ha scritto una pagina di
canzone popolare vera, del popolo del Salento che si libera dalla pur splendida
prigionia del tamburello, dell'organetto e del violino e approda ad un
linguaggio nuovo, fatto di dialetto e di italiano colto al volo, masticato,
rimasticato e sputato fuori in una nuova forma di colostro, vero alimento con
il quale crescere i piccoli. Musica accattivante, di uno che sa suonare la
chitarra, la lascia nei suoi accordi semplici, quasi ondeggianti come un
materassino gonfiabile sulla bonaccia (Pino De Luca)
Autoironico e impietoso … lo
definirei un "verista" per come descrive la realtà sociale e
soprattutto quella di tanta umanità. Ha il suo modo singolare di vedere la
realtà e di declinarla in versi. E' un sognatore ingenuo e intellettualmente
onesto. Insofferente a qualsiasi regola, non scenderebbe mai a compromessi, ha
l'anima libera e resta anarchico anche quando non sarebbe il caso. Ha una
singolare genialità, un'autentica vena artistica che differisce da qualsiasi
accomodante musicalità "popolare" oggi cosi volgarmente e
insopportabilmente stereotipata (Giuseppe De Santis)
LUPO EDITORE
Via Monteroni Esterna, CP 93
73043 Copertino (Le)
Tel. 0832.949510
Fax 0832.937767
info@lupoeditore.it
twitter:
facebook:
lunedì 25 novembre 2013
domenica 24 novembre 2013
sabato 23 novembre 2013
venerdì 22 novembre 2013
Ferzan Ozpetek con Rosso Istanbul (Mondadori) alla Feltrinelli point di Lecce
Sabato 23 novembre 2013 alle
18,00 alla Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a Ferzan Ozpetek incontrerà il pubblico per un
firmacopie del suo ultimo libro Rosso
Istanbul (Mondadori)
Tutto comincia una sera, quando
un regista turco che vive a Roma decide di prendere un aereo per Istanbul,
dov'è nato e cresciuto. L'improvviso ritorno a casa accende a uno a uno i
ricordi: della madre, donna bellissima e malinconica; del padre,
misteriosamente scomparso e altrettanto misteriosamente ricomparso dieci anni
dopo; della nonna, raffinata «principessa ottomana »; delle «zie», amiche della
madre, assetate di vita e di passioni; della fedele domestica Diamante. Del
primo aquilone, del primo film, dei primi baci rubati. Del profumo di tigli e
delle estati languide, che non finiscono mai, sul Mar di Marmara. E,
ovviamente, del primo amore, proibito, struggente e perduto. Ma Istanbul sa
cogliere ancora una volta il protagonista di sorpresa. E lo trattiene, anche se
lui vorrebbe ripartire. Perché se il passato, talvolta, ritorna, il presente ha
spesso il dono di afferrarci: basta un incontro, una telefonata, un graffito su
un muro. I passi del regista si incrociano con quelli di una donna. Sono
partiti insieme da Roma, sullo stesso aereo, seduti vicini. Non si conoscono.
Non ancora. Lei è in viaggio di lavoro e di piacere, in compagnia del marito e
di una coppia di giovani colleghi. Ma a Istanbul accadrà qualcosa che cambierà
per sempre la sua vita.
Tra caffè e hamam, amori
irrisolti e tradimenti svelati, nostalgia e voluttà, i destini del regista e
della donna inesorabilmente si sfiorano e, alla fine, convergono. Questo libro
è una dichiarazione d'amore a una città, Istanbul. Rossa come i melograni, come
i vecchi tram, come i carrettini dei venditori di simit, come certi tramonti
sul Bosforo che mischiano lo scarlatto al blu, come lo smalto sulle unghie di
una madre molto amata. Ed è, insieme, un libro sull'amore, nelle sue mille
sfumature. L'amore che non conosce età, paese, tempo, ragione, differenze di
sesso. Che sceglie e basta. Una storia romantica, imprevista e nostalgica che
racconta di un regista, di una città e di un ritorno. E poi, come una scatola
magica, di una storia nella storia. Proprio come in un film di Ferzan Ozpetek,
se decidesse di raccontare la sua.
Ferzan Ozpetek, regista e
sceneggiatore, è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce
con Il bagno turco (Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La
finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine
vaganti, Magnifica presenza. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012).
Ha vinto i più importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il
MoMa di New York gli ha dedicato una retrospettiva.
Info – Feltrinelli Point
7/A Viale Cavallotti Felice,
Lecce, Le 73100
0832 331999
giovedì 21 novembre 2013
mercoledì 20 novembre 2013
Sicoli srl a Lecce (Puglia, Italy)
Sicoli srl è rivenditore autorizzato e Premium Partner SHARP per la vendita di multifunzione, laser e digitali (b/n e colore), stampanti, fax, duplicatori, macchine e accessori per l'ufficio. L'azienda offre servizi di consulenza personalizzata per le imprese, soluzioni per il noleggio ed assitenza tecnica.
martedì 19 novembre 2013
lunedì 18 novembre 2013
domenica 17 novembre 2013
sabato 16 novembre 2013
venerdì 15 novembre 2013
Stefano Delacroix presenta Nigredo (I Libri di Emil) alla Masseria Quis Ut Deus di Crispiano
Venerdì 22 Novembre alle ore
20.30 nella splendida cornice della Masseria Quis Ut Deus (Strada Provinciale 49 – km. 10+750) a Crispiano (TA) Stefano Delacroix presenta Nigredo (I Libri di Emil)
Vincent Fernand Daudet, guaritore
e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano
d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e
l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole,
avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e
pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe,
amico di ladri e impostori.
Il destino che Vincent ha cucito
addosso è quello iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello
spirito. Uno spirito che combina elementi di chimica, fisica, astrologia,
medicina, misticismo e religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista
dell’onniscienza e la creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita
eterna…“
Stefano Delacroix è nato a
Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza
giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il
’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo,
distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007
Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009
Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione
nel 2012.
Crispiano (Taranto)
Masseria Quis Ut Deus
Info. 0998110116
Il ritorno impossibile con gli scritti di Stefano Delacroix, Luca e Giovanni Dell'Abate, Massimiliano Montelli, Agostino Palmisano.
Un piccolo libro commemorativo
per un amico che non c'è più. 4 scrittori e un fotografo raccontano il dopo
senza smancerie, lo fanno come se il loro amico fosse ancora vivo.
Stefano Delacroix, nel volgere di poche pagine, riesce a tradurre
con una divertentissima allegoria quella che è in realtà la disfatta della
poesia, e cioè la testarda volontà di tradurre l'intraducibile.
Luca Dell'Abate, con la sua smodata passione per la musica, mette
in scena una sequenza brillante e viva di idee, giochi di parole che sembrano
scaturire dalla stessa idea di curiosità del Delacroix, ma più accondiscendente
verso se stesso e gli altri, come se il fanciullo pascoliano urlasse al mondo
intero la promessa del proprio sogno eterno e ne pretendesse un'eco di umana
comprensione.
Massimiliano Montelli vira decisamente verso un misticismo agreste,
pànico, dove la divinità è puramente espressa nel solo esistere del mondo, nel
suo silenzio e nel moto avvolgente degli astri senza tempo, elemento
quest'ultimo che è il vero guardiano del faro che tiene prigioniero Agostino
Palmisano. Il suo è un totalitarismo esistenziale monolitico, dove ad aggirarsi
muti sono i simboli-soldato del fallimento di tutti.
Tutti i loro scritti sono
intervallati dalle fotografie realizzate da Giovanni Dell'Abate. Esse
raccontano placidamente una partenza, una scelta necessaria per la vita, un atto
che, seppur doloroso, ha bisogno di essere compiuto. Un ritorno davvero
impossibile, come quello di un amico andato via lasciando la porta di casa
spalancata, un eterno luogo di riflessione per chi rimane, una casa che è un
viso, è una voce.
Titolo: Il ritorno impossibile
Autori: Stefano Delacroix, Luca e Giovanni Dell'Abate, Massimiliano
Montelli, Agostino Palmisano.
Genere: Letteratura
Editore: lulu.com
Pagine: 59
Prezzo: 5 euro
giovedì 14 novembre 2013
mercoledì 13 novembre 2013
martedì 12 novembre 2013
Entra nel mio staff Kyani! La strada del successo è a portata di mano …
Seleziono Distributori per
Multinazionale Americana di alto livello, operante nel Benessere già in atri 53
Stati ma appena arrivata in Italia. Se sei ambizioso, ti piace guadagnare bene,
desideri fare carriera, sei una persona che ama le pubbliche relazioni,
spigliato con gli altri e sei interessato a iniziare subito, inviami un
messaggio col tuo curriculum in posta privata.
Entrerai a far parte del mio
Team, sarai seguito e preparato direttamente da me e dal nostro staff
competente x aiutarti nella tua crescita e nel tuo percorso professionale.
danielamartire.kyani@gmail.com
lunedì 11 novembre 2013
domenica 10 novembre 2013
SETTE STORIE AMERICANE di Luca LEO (Lupo editore)
Sette racconti. Sette città
americane che fanno da sfondo e titolo alle straordinarie vicende di uomini e
donne che le attraversano, le vivono, le temono. Sette storie che si dipanano
fra il giallo e l’horror, il thriller e il fantasy in un vorticoso incrociarsi
di generi in cui nulla sarà mai ciò che sembra. Storie che irretiranno senza
concedere l’attimo di un respiro. Perché tutto potrà accadere. Perché tutto
accadrà.
Luca LEO - Nato e cresciuto a
Reggio Calabria, vive da circa sette anni nel Salento. Mai veramente
soddisfatto dei mille e più lavori intrapresi, ha provato a seguire la sua vena
artistica, iniziando a scrivere.
sabato 9 novembre 2013
venerdì 8 novembre 2013
Il vino delle eccellenze - L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2013 - 2014
Giunto al terzo anno di attività
l’appuntamento istituzionale per l’assegnazione del riconoscimento L’ECCELLENZE
DEL TERRITORIO dell’ass. Arcadia Lecce, quest’anno in collaborazione con Cantine Due Palme punto
vendita Lecce di Maria Viterbo in via del Mare 5/a a Lecce, l’associazione
lancia la nuova rassegna per il 2013 e per il 2014 Il Vino delle Eccellenze – L’Eccellenze del territorio 2013/2014.
L’appuntamento che avrà cadenza quindicinale, ha tra i suoi obiettivi quello di
far conoscere alla cittadinanza leccese e salentina, tutte quelle realtà
imprenditoriali, associative, pubbliche e private che con il loro operato si
sono contraddistinte nel sociale e nella promozione del territorio.
Nell’appuntamento dell’11 novembre alle ore 19,30 in via del Mare 5/a
a Lecce, si terrà l’incontro dove saranno premiati l’associazione Salento in Progress e Paride Mazzotta (Vice presidente
del Consiglio di Lecce) per Uninsieme. Interverranno il Presidente
dell’Ass. Arcadia Lecce Valentino Zanzarella, il Presidente dell’Associazione
Salento in Progress Valentino Loforese e il Vice Presidente del Consiglio di
Lecce Paride Mazzotta. L’associazione Arcadia Lecce fa inoltre appello alla
comunità leccese e salentina acchè comunichi proposte di “eccellenze” alla mail
info@ordoequestristempli.it
Le motivazioni del riconoscimento 1 - Salento in progress è un’associazione culturale apartitica ed
autonoma senza scopo di lucro, che nasce con l’intento di sensibilizzare il
rapporto tra cittadini ed istituzioni ponendosi, come obiettivo cardine, quello
di lavorare nell’interesse della collettività. L’associazione dispone di un
equipe di persone volenterose e altamente qualificate per la realizzazione e
l’elaborazione di progetti pro-cittadino, volti alla creazione di servizi
innovativi che pongano l’intera comunità in prima linea su tutto il territorio.
Integrazione, aggregazione, promozione e sviluppo sociale, sono i punti di
arrivo della Salento in Progress che, attraverso scambi interculturali e nuove
sinergie con enti ed amministrazioni, si impegnerà alacremente a migliorare il
tenore di vita di ogni singolo cittadino.
Le motivazioni del riconoscimento 2 – Uninsieme è un progetto ambizioso radicato sul territorio salentino
e che nasce con l’obiettivo di aiutare gli studenti universitari nel loro
percorso di crescita e di studio durante gli anni del cursus studiorum
all’università, con l’implementazione di
sempre più nuovi e interessanti seminari, miglioramenti dei servizi e un’attenzione
particolare alle esigenze dello studente.
Info
Cantine Due Palme - Punto vendita
Lecce di Maria Viterbo in Via del Mare 5/a (Lecce)
Tel. 0832-311626 - Cell. 3332361603
Mail - venditaduepalme.le@libero.it
Salento in Progress - http://www.salentoinprogress.it/
Arcadia Lecce - http://ordoequestristempliarcadia.it/index.html
giovedì 7 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
martedì 5 novembre 2013
lunedì 4 novembre 2013
domenica 3 novembre 2013
sabato 2 novembre 2013
La lunghissima notte di Portospada di Paolo Valentino (Lupo editore)
La pacifica esistenza di
Portospada, situata nell’Arcipelago dei Quattro Giorni, viene scossa da un
evento inquietante: le ore di luce man mano diminuiscono finché la popolazione
rischia di precipitare nel buio assoluto. È il Supremo Maestro di Stregoneria
Ignazio Quantici a scoprire che il fenomeno ha a che fare con un’antica
maledizione di cui neppure lui immagina la portata.: Nero de la Loah, il
sanguinario pirata che per cinquant’anni è stato costretto all’esilio al largo
di Portospada, ha infatti trovato nella strega Jais una potente alleata e si
prepara a tornare da dittatore.
Ci vorrà il coraggio di tutti –
compresi i tanti gatti che popolano le strade e i vicoli della città – per scongiurare
la catastrofe. Il fioraio Giglio, la gattara Vanessa, la vecchia ereditiera
Florabella, il celebre cartografo Giacomo Ognimondo e l’anziano ex pirata Flink
il Monco, assetato di un ultimo soffio di avventura, sono i protagonisti del
riscatto. Accanto a loro Biagio del Mare, all’epoca giovanissimo giornalista
del “Bollettino di Portospada” con l’ambizione di diventare il più grande
scrittore di ogni epoca e luogo.
Ed è proprio Biagio, anni e anni
dopo, ormai ottuagenario, a raccontare, con la sua penna sempre ironica e
irriverente, la storia della sua città e degli abitanti dell’Arcipelago perché
non se ne perda la memoria.
Un’epopea fantastica dove
l’avventura si traduce in lezione di vita: mai cadere nella tentazione
dell’oblio, mai perdere il ricordo delle vittime e con esso la capacità di
reagire per tempo ai segnali che minacciano la pace.
Il pesciolino argentato di Eva Pisano. Viaggio alla scoperta del mare dell’Antartide. Un libro dedicato ai più piccoli per conoscere l’Antartide e i suoi abitanti è lo spunto per un’attività didattica dedicata alla biodiversità antartica.
Verrà presentato al Museo
Nazionale dell’Antartide, martedì 5 novembre, il libro per bambini “Il
pesciolino argentato. Viaggio alla scoperta del mare dell’Antartide”. L’incontro,
liberamente aperto ai docenti della Scuola dell’infanzia e del primo ciclo
della Scuola Primaria, si terrà alle 14.30.
La storia nasce da una recente
scoperta scientifica dei ricercatori italiani. Ogni scoperta ha bisogno di
essere raccontata e il libro la vuole raccontare in particolare ai lettori più
piccoli. Milioni di minuscoli pesciolini argentati nascono ogni anno in mezzo
al ghiaccio marino dell’Antartide. La loro vita è una vera e propria avventura,
in un ambiente sconosciuto e difficile, che da pochi anni l’uomo ha cominciato
ad esplorare. Due pesciolini argentati, Ross e Sesi, ci rendono partecipi del
loro viaggio tra le meraviglie e i pericoli del mare antartico. Tutte le storie
possono essere raccontate da più punti di vista. Per questo il libro si può
leggere da entrambi i lati. Le due storie si incontrano a metà. E i giovani
lettori possono scegliere con quale dei due protagonisti iniziare l´avventura.
L’autrice - Eva Pisano - è
ricercatrice all´Università di Genova. Studia l´adattamento all´ambiente dei
pesci antartici ed è in partenza, a breve, per la sua 12a spedizione
scientifica in Antartide. Il suo volume contribuisce ad un progetto di
divulgazione della scienza polare.
Il progetto grafico è stato
curato da Elisabetta Calamela, Cristan Cataldo, Chiara Fucà, Martina Galleri,
Stefano Gioda, grafici ed illustratori.
Il libro è edito da SAGEP Editori
“Il pesciolino argentato” è anche
il titolo di una nuova attività didattica destinata alla Scuola dell’Infanzia e
al primo ciclo della Scuola Primaria, ideato dalla sezione Didattica del Museo
Nazionale dell’Antartide.
Obiettivo del percorso tematico è
la conoscenza degli animali dell’Antartide e delle loro relazioni, con
particolare riferimento agli ambienti marini. Utilizzando lo strumento “favola”
s’intende stimolare la curiosità dei bambini e favorire lo sviluppo di nuove
storie.
Il percorso tematico comprende
due incontri e una copia del volume per
tutti i bambini.
Il primo incontro si svolge
all’Acquario di Genova e ha come tema l’esplorazione dei mari freddi,
utilizzando le vasche dedicate alla fauna antartica, in particolare ai pesci,
veri protagonisti della storia raccontata nel libro.
Il secondo incontro avviene
presso il Museo Nazionale dell’Antartide, dopo che i bambini hanno avuto modo
di leggere in classe con l’insegnate la storia de Il pesciolino argentato.
Attraverso una serie di indizi,
gli oggetti e gli animali del Museo “parleranno” ai bambini, raccontando loro
alcuni pezzi della storia e della vita di Ross e Sesi. I bambini potranno
aggiungere pezzi alla storia, anche di fantasia. Al termine del percorso i
bambini incontreranno Ross e Sesi e saranno stimolati a chiedere loro
informazioni sulla loro vita e sulle loro avventure.
Il percorso tematico è
prenotabile contattando Incoming Liguria al tel. 0102345666 – email:
info@incomingliguria.it.
Il Museo Nazionale dell’Antartide
è un’occasione unica per conoscere l’ultimo continente ancora incontaminato.
Allestito su 1000 mq circa, fa scoprire al pubblico la vita nelle basi italiane
e l’attività dei ricercatori in Antartide, l’immenso laboratorio naturale per
lo studio dei problemi ambientali e climatici.
Il Museo Nazionale dell’Antartide
è aperto da martedì a domenica ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17.30). Lunedì
chiuso ad eccezione dei giorni festivi e nei mesi di aprile, maggio e agosto.
Museo Nazionale dell’Antartide
Indirizzo: Calata Cattaneo -
Edificio Millo - Area Porto Antico
Indirizzo internet: www.mna.it
Tel. 010 2470653
Prenotazioni gruppi e scuole ed
acquisto pacchetti individuali:
Incoming Liguria: tel.
010.2345666 - fax 010.2465422
Iscriviti a:
Post (Atom)