Un piccolo libro commemorativo
per un amico che non c'è più. 4 scrittori e un fotografo raccontano il dopo
senza smancerie, lo fanno come se il loro amico fosse ancora vivo.
Stefano Delacroix, nel volgere di poche pagine, riesce a tradurre
con una divertentissima allegoria quella che è in realtà la disfatta della
poesia, e cioè la testarda volontà di tradurre l'intraducibile.
Luca Dell'Abate, con la sua smodata passione per la musica, mette
in scena una sequenza brillante e viva di idee, giochi di parole che sembrano
scaturire dalla stessa idea di curiosità del Delacroix, ma più accondiscendente
verso se stesso e gli altri, come se il fanciullo pascoliano urlasse al mondo
intero la promessa del proprio sogno eterno e ne pretendesse un'eco di umana
comprensione.
Massimiliano Montelli vira decisamente verso un misticismo agreste,
pànico, dove la divinità è puramente espressa nel solo esistere del mondo, nel
suo silenzio e nel moto avvolgente degli astri senza tempo, elemento
quest'ultimo che è il vero guardiano del faro che tiene prigioniero Agostino
Palmisano. Il suo è un totalitarismo esistenziale monolitico, dove ad aggirarsi
muti sono i simboli-soldato del fallimento di tutti.
Tutti i loro scritti sono
intervallati dalle fotografie realizzate da Giovanni Dell'Abate. Esse
raccontano placidamente una partenza, una scelta necessaria per la vita, un atto
che, seppur doloroso, ha bisogno di essere compiuto. Un ritorno davvero
impossibile, come quello di un amico andato via lasciando la porta di casa
spalancata, un eterno luogo di riflessione per chi rimane, una casa che è un
viso, è una voce.
Titolo: Il ritorno impossibile
Autori: Stefano Delacroix, Luca e Giovanni Dell'Abate, Massimiliano
Montelli, Agostino Palmisano.
Genere: Letteratura
Editore: lulu.com
Pagine: 59
Prezzo: 5 euro
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