martedì 31 dicembre 2013
lunedì 30 dicembre 2013
domenica 29 dicembre 2013
sabato 28 dicembre 2013
venerdì 27 dicembre 2013
giovedì 26 dicembre 2013
mercoledì 25 dicembre 2013
martedì 24 dicembre 2013
lunedì 23 dicembre 2013
Giorgio Corallo presenta le sue Radici di vino al Punto Vendita Cantine Due Palme di Lecce in via del Mare 5/a
Presso il Punto Vendita Cantine
Due Palme di Lecce in via del Mare 5/a a Lecce sarà visitabile l’esposizione
fotografica di Giorgio Corallo dedicata al vino dal titolo “Radici di vino”. Il
vino è stato sempre protagonista assoluto nella nostra civiltà, compagno di
bevute di grandi personaggi della storia del mondo ai tavoli delle trattative
più delicate, ispiratore di storici articoli come “Squinzano, vino a Milano”
del grande Vittorio Bodini (oggi pubblicato da Besa editrice) o di immense
composizioni in versi in più di qualche opera dell’immenso William Shakespeare.
Ma il vino nelle sue diverse fasi produttive, nella raccolta, nelle fasi
pre/commerciali ha una sua poesia intrinseca, fatta di terra e lavoro, passione
e dedizione che Giorgio Corallo è riuscito elegantemente a tracciare in
splendidi scatti in bianco e nero. L’esposizione sarà visitabile da domani 24
dicembre 2013 al 9 gennaio 2014. Ingresso gratuito
Giorgio Corallo - Il fotografo Giorgio Corallo nasce a Copertino il
25/06/1977. Frequenta il liceo Artistico di Lecce diplomandosi nel 1995,per poi
concludere gli studi all’Accademia di belle Arti di Lecce nella scuola di
Scenografia nel 2001. Lavora per brevi periodi a Milano per affermarsi come
fotografo nello studio di Jean Bernard Aegerter; rientra a Lecce nel 2003,
opera per diversi anni sempre come fotografo nello studio fotografico “Bianco e
Nero”, contemporaneamente collabora con
diverse testate giornalistiche locali tra cui il Quotidiano,la Gazzetta del
Mezzogiorno e con alcune etichette indipendenti. Negli ultimi anni lavoro con
la Casting Production di Roma per Rita Statte, come Responsabile Casting e
Fotografo di Scena per la produzione di alcune pellicole cinematografiche e
televisive, realizzando il film “il Sole Nero” di Cristof Zanussi, “Puglia
Terra Madre” di Leandro Castellani.
Vive e lavora attualmente a
Lecce.
Info
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domenica 22 dicembre 2013
sabato 21 dicembre 2013
venerdì 20 dicembre 2013
BRODO DI NATALE - Una commedia da gustare
Il cortometraggio scritto dal
galatinese Fausto Romano e diretto dallo stesso insieme a Luca Joe Cucci
promette bene già dal titolo: Brodo di Natale.
Una famiglia salentina si
riunisce a casa della nonna per trascorrere la notte di Natale rispettando
quello che, come dice lo stesso Romano, è il solito copione. Grandi e piccini,
ognuno recita la sua parte capitanati dalla severissima nonna Lillina, che
delle tradizioni fa il suo stendardo. Ma in questa vigilia il copione cambia,
viene bruciato e ognuno fa di testa sua. Così, davanti ad un brodo freddo che
nessuno vuol mangiare, si alternano imprevisti e colpi di scena come la perdita
del Gesù Bambino da portare al presepe.
Una commedia che esce fuori dagli schemi ai quali siamo stati (ahimè)
abituati dai vari cinepanettoni. In “Brodo di Natale” non vi è il minimo
accenno alla volgarità e come nelle migliori commedie all’italiana, la famiglia
serba in se già tutti i presupposti per una genuina e grottesca risata. Il
cortometraggio (che è un progetto low budget) è stato realizzato con l’aiuto di
LUPO editore, paladino già nell’ambito editoriale e da poco in quello musicale
con l’etichetta discografica ULULATI. Ma la Lupo continua a voler stupire con
le sue idee e voglia di fare e come dice il suo creatore Cosimo: “Chissà se non
riusciremo a farci conoscere anche nel cinema”. Cosimo Lupo è anche uno dei
personaggi del corto: un figlio ritardato che corteggia la cognata e da quello
che sostengono i due registi, Cosimo, è stato una rivelazione.
Come lo sono stati tutti gli
altri attori: Lillina Chirizzi, Mirella De Pascalis, Ivan Notaro, Maruska
Serra, Cosimo Trabacca, Fausto Romano e i piccoli Lorenzo Nicola Colizzi e
Aurora Notaro.
Il corto uscirà il 22 dicembre
sul web, ma per chi vuole avere un’anteprima l’appuntamento è per il 21
dicembre alle ore 19.30 presso il palazzo Marchesale di Galatone.
Per info:
Backstage
BRODO DI NATALE
Cortometraggio
GENERE: Commedia
PRODUZIONE: FAUST cinema-teatro-scrittura e LUPO EDITORE
REGIA: Luca Joe Cucci, Fausto Romano
SOGGETTO e SCENEGGIATURA: Fausto Romano
INTERPRETI: Lillina Ch’irizzi, Lorenzo Nicola Coalizzi, Mirella De
Pascalis, Cosimo Lupo
Aurora Notaro, Ivan Notaro, Fausto Romano, Maruska Serra, Cosimo
Trabacca
OPERATORE DI MACCHINA: Giovanni Invidia
SEGRETARIA D’EDIZIONE: Gloria Romano
ASSISTENTI ALLA REGIA: Andrea Cavaliera, Cosimo Lupo
MONTAGGIO: Stefano Tramacere
GRAFICA: Paolo Guido
MUSICHE: Ragtime Bubu Band
I REGISTI
FAUSTO ROMANO
Fausto Romano nasce a Galatina,
nel Salento, nell’A.D. 1988. Fin da bambino l’Arte lo affascina: studia
pianoforte per otto anni, canto per tre anni, danza per una settimana. Ma è
servendo messa che capisce che vuol far l’Attore. Dopo gli studi superiori
riesce a entrare nella prestigiosa Accademia N.le D’Arte Drammatica S.D’Amico
di Roma, dove si diploma in recitazione nel 2012.
Vive per sei anni nel quartiere
romano di san Lorenzo, dove dalla finestra della sua stanza vede solo la
tangenziale che lui definisce: la sua “siepe leopardiana”. Nel 2013 pubblica il
suo primo romanzo “GRAZIE PER AVER VIAGGIATO CON NOI” (Lupo Editore) dal quale
trae uno spettacolo teatrale che lo vede uscire da una valigia rossa. Fausto soffre di un disturbo bipolare: di
giorno fa l’attore e di notte scrive.
LUCA JOE CUCCI
Luca JoeCucci, di Tuturano
(Brindisi) vanta numerose esperienze lavorative nel cinema, reclutando attori e
comparse nei film di Ciprì, Brignano, Ozpetek e Veronesi. Attualmente lavora su
un film horror americano. Innamorato della regia e della fotografia ha
omaggiato il cinema di Ciprì e Maresco realizzando dei corti grotteschi con
uomini pelosi e dislessici. Nel 2013 incontra Fausto Romano, col quale si
chiude per delle domeniche in una casa di campagna per girare il cortometraggio
“BRODO DI NATALE”. Ha accettato tale progetto perché il brodo gli fa schifo.
giovedì 19 dicembre 2013
mercoledì 18 dicembre 2013
YVONE CHRISTA NEW YORK, LOOK OF THE (NEW) YEAR!
Il fascino incantevole della notte di San Silvestro nello sfondo di una
magica coreografia: la Grande Mela, le sue luci, i suoi colori, il suo skyline,
i suoi fiocchi, i suoi...fuochi. Nella Times Square dei desideri si intreccia tutto lo stile inimitabile della
griffe più esclusiva del bijoux di Manhattan. Yvone Christa New York è un
gioiello nel...gioiello. Per la "notte delle notti", ad accompagnare il look più classico ed
elegante, nero in "lungo", tacchi e pochette "brillanti",
quale tocco di classe migliore di un paio di orecchini skull e di un anello
cool? Tra incroci di filigrana argentata, pietre e cristalli preziosi, forme
leggere e design intrigante, brilla una donna unica, ricca di femminilità e
personalità. Per un Nuovo Anno che non potrà tradire le attese. Firmato Yvone Christa, New
York.
FILI DI CLASSE - La storia dell’antica arte veneziana della filigrana
riassunta in una linea di bijoux d’arte. Sottili fili d’oro e d’argento sono
trattati con una finitura d’altri tempi e modellati su forme esclusive. Tutta
da scoprire la collezione e la storia del marchio. La griffe YVONE CHRISTA nasce a Los Angeles nel 1991
dall’intuizione delle due stiliste Yvonne Clamf e Christina Söderström. Entrambe
svedesi, si conoscono a Roma dove frequentano la Scuola di design.
Sempre per studi si trasferiscono poi a Los Angeles, dove iniziano a creare
gioielli in casa, intorno al tavolo della cucina del piccolo appartamento che
dividono con altre studentesse. Nasce qui la loro prima collezione. E dai loro
nomi di battesimo nasce il brand. E’ il 1991. Il successo arriva in breve
tempo. Tutto inizia quando uno sceneggiatore cinematografico rimane coinvolto
dall’assoluta personalità delle loro creazioni e chiede alle stiliste di
poterle far indossare alle star di due serie televisive di enorme successo:
“Beverly Hills” e “Melrose Place”. E l’attrice Jennifer Aniston ne rimane
talmente attratta che si fa accompagnare dai preziosi bijoux anche quando non è
sul set. E’ il momento di trasferirsi nella Grande Mela! L’amore per l’arte, la passione per la moda, il design e
l’architettura danno vita a una linea di gioielli unica che conquista subito
New York, il luogo cult di tutte le nuove tendenze. Nei laboratori di Yvone
Christa, ogni singolo pezzo si crea a mano secondo l’antica tecnica della
filigrana veneziana: i sottili fili d’oro e d’argento, modellati e saldati, si
trattano poi con la finitura antica. La sensibilità e la manualità della lavorazione
dell’argento 925, brunito o bagnato in oro 22Kt, sono le caratteristiche che
rendono icone i gioielli YVONE CHRISTA. Saldare in maniera così impeccabile
invisibili riccioli e sottilissimi fili di metallo pregiato fino a creare la
forma disegnata dalle stiliste è opera di pochi artigiani al mondo. Tre all’anno le collezioni. Comprendono nuove collane,
choker, braccialetti, anelli, spille, orecchini. E molti bestseller che
rimangono. Tutti i gioielli YVONE CHRISTA sono decorati con pietre semipreziose
e perle, scelte in modo accurato perché s’ispirino al gioiello d’altri tempi.
La grande intuizione è stata la “modernizzazione” delle forme e la ricerca
continua di un’infinità di materiali originalissimi che impreziosiscano il
monile. Dalle perle alle giade. Dai quarzi ai diaspri. Ai citrini, alle
ametiste, agli occhi di tigre, ai lapis, ai turchesi, ai coralli, alle
amazzoniti, alle corniole, ai topazi, agli onici, ai giaietti, agli zirconi.
Fino a quelli recentissimi in osso e aqua lemuria. La natura in tutte le sue
forme è sempre fonte di grande ispirazione. Di grande manifattura. Basti
pensare alla perfezione di una rosa, di un’orchidea, di un tulipano. Di un
petalo o di uno stelo. La massima grazia femminile. Quella che non sfiorisce
mai. Le creazioni di YVONE CHRISTA hanno conquistato stelle di
prima grandezza. Attrici, artisti, top model, politici, persino Reali. I famosi
orecchini pendenti e i loro unici collier li vedete indossati da Jennifer
Aniston, Madonna, Cindy Crawford, Demi Moore, Cameron Diaz, la Principessa
Victoria di Svezia, Kate Bosworth, Christie Brinkley, Kate Moss, Katherine
Zeta-Jones, Heidi Klum. Lo stile della griffe newyorchese ha fatto ormai il
giro del mondo…
L’ARTE DELLA
FILIGRANA Al National Swedish Museum of Art di Stoccolma é esposta
dal 1997 la collezione "The Butter Cup", commissionata dallo stesso
museo a YVONE CHRISTA in occasione di una mostra sui gioielli degli Zar di
Russia. Nel 1999 l’azienda riceve l'incarico dalla National Gallery of Art di
Washington D.C. di creare la collezione “Forget Me Not” su ispirazione di un
dipinto di Van Huysum.
Oggi le collezioni sono presenti in oltre undici Paesi e
sono vendute in Department stores esclusivi come Nieman Marcus, Bloomindales,
Harvey Nichols e Liberty. O in Specialty store come Fred Segal e Jennifer
Kaufmann.
YVONE CHRISTA NEW YORK MOVES TO NOLITA Una
sensibilità straordinaria nell'anticipare le tendenze in un quadro prezioso
dove tradizione e innovazione creano effetti inconfondibili. Esprimere e
imprimere fascino e carattere in quell'estro inesauribile e gusto
inconfondibile, succosa sintesi di un mix emozionante di arte bohemien e
contemporanea. Yvone Christa New York si racconta da sé, ammirando collezioni
su collezioni di una costume jewellery che ha sfatato il tabù bijoux,
ricollocandolo là, dove osano gli artisti. Nella loro patria, quel cuore di
Manhattan, terra di botteghe culto, mare degli "ispirati", isola
felice del design che verrà... Vent'anni di Soho han fatto sì che un traguardo
diventasse realtà, in quel quartiere della Grande Mela che fece di Mercer
Street tappa obbligata dei cercatori di mode e scopritori di griffe. Nasce così
il mito Yvone Christa, nella strada del fashion, folgorata da un vento vivace,
nuovo, ricco di stimoli e di fantasie. Oggi Soho è una Fifth Avenue bis, dove
"fast" e "haute" couture si incontrano e fanno la gara dei
metri quadrati. L'arte cerca rifugio altrove. E dove se non nella "Nuova Soho"? Yvone Christa
sceglie dunque NoLita (North of Little Italy), il quartiere tricolore che, tra
chef e artisti, si muove tra gusto e tendenza.
In 223 Mott Street, brilla l'estro del bijoux, un
gioiello di vetrina dove collane, bracciali, pendenti, anelli incontrano
fascino e femminilità. Unici e straordinari...
Boutique Yvonne Christa NEW YORK
223 Mott Street
NoLita, New York, NY 10012
European distribution: www.saintleon.it
Ufficio Stampa Yvonne Christa New York per l’Europa
Manuela Caminada
Via Leopardi, 2 - 20123 Milano
tel +
39 02 45487544
cell + 39 3336217082
website www.manuelacaminada.it
martedì 17 dicembre 2013
lunedì 16 dicembre 2013
domenica 15 dicembre 2013
Il vino delle eccellenze - L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2013 – 2014 il 16 dicembre 2013 ore 19,30
Giunto al terzo anno di attività
l’appuntamento istituzionale per l’assegnazione del riconoscimento L’ECCELLENZE
DEL TERRITORIO dell’ass. Arcadia Lecce, che
quest’anno ha ottenuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, in collaborazione con l’Ass. Salento in
Progress, Cantine Due Palme punto vendita Lecce di Maria Viterbo in via del
Mare 5/a a Lecce, l’associazione lancia la nuova rassegna per il 2013 e per
il 2014 Il Vino delle Eccellenze –
L’Eccellenze del territorio 2013/2014. L’appuntamento che avrà cadenza
quindicinale, ha tra i suoi obiettivi quello di far conoscere alla cittadinanza
leccese e salentina, tutte quelle realtà imprenditoriali, associative,
politiche, pubbliche e private che con il loro operato si sono contraddistinte
nel sociale e nella promozione del territorio. Nell’appuntamento del 16 dicembre alle ore 19,30 presso la Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo
a Lecce sede dell’Ass. Arcadia Lecce, si terrà l’incontro dove saranno
premiati il Dott. Massimo Sicoli di
Sicoli srl, l’associazione Gruppo
Archeologico di Terra d’Otranto, e il ricercatore indipendente Federico Sanapo.
Interverranno il Presidente dell’Ass. Arcadia Lecce
Valentino Zanzarella, il Dott. Massimo Sicoli di Sicoli srl, il Gruppo
Archeologico Terra d’Otranto, e il ricercatore Federico Sanapo.
L’associazione Arcadia Lecce fa inoltre appello alla comunità leccese e
salentina acchè comunichi proposte di “eccellenze” alla mail info@ordoequestristempli.it
Arcadia Lecce - http://ordoequestristempliarcadia.it/index.html
Sicoli srl– Sito - http://www.sicolisrl.it/
Gruppo Archeologico Terra d’Otranto - http://www.gaterradotranto.org/
Cantine Due Palme Punto vendita
Lecce di Maria Viterbo –
sabato 14 dicembre 2013
venerdì 13 dicembre 2013
giovedì 12 dicembre 2013
IL COMUNE DI LEVERANO È LIETO DI PRESENTARE AL PUBBLICO LA POESIA DI ALESSANDRA PELUSO “RITORNO SORGENTE” (LietoColle)
Un evento culturale degno di nota
non poteva sfuggire al Comune di Leverano che accoglie nella sala consiliare
“Ritorno Sorgente” (LietoColle) di Alessandra Peluso alla quale si affianca
l'autorevole critico Stefano Donno.
Venerdì 13 dicembre 2013, ore
19.00 - Sala consiliare del Comune di Leverano.
“Ritorno sorgente” non ha nel suo
dna scritturale nulla che possa anche lontanamente appartenere all’etimo
tedesco “Sehnsucht” con il quale si indica un’atmosfera intrisa di
“struggimento”, nello specifico quasi uno stato dell’essere paragonabile ad una
malattia che spinge dolorosamente al desiderare, un desiderare che emerge
dall’intimità in maniera dirompente e che è rivolto ad una persona o ad un
oggetto che si ama o si desidera fortemente.
(dall'introduzione di Stefano
Donno).
Alessandra Peluso - nata a
Leverano (Lecce) si ispira alla filosofia e alla poesia. Nella sorgente della
vita collabora con l'Università del Salento (Bioetica), editoria Lupo Editore
(editor) e scorre come sorgente fresca e zampillante nella comunicazione con
Affari Italiani, Repubblica/Bari. Amante
della ricerca e del dubbio, del piacere epicureo e della bellezza dell'essenza
e mai della superficie, scrive versi. Oltre a pubblicazioni scientifiche su
Simmel e Camus, la prima pubblicazione poetica “Canto d'Anima Amante”, di Luca
Pensa Editore 2010.
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mercoledì 11 dicembre 2013
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Nigredo di Stefano Delacroix (I libri di Emil) domani allo SpazioUnoTre di Gioia del Colle
Nigredo di Stefano Delacroix (I
libri di Emil) sarà presentato giovedì
12 dicembre 2013 ore 20.00 allo SpazioUnoTre in Via Barba 13 Gioia del Colle.
Introduce Fortunato Buttiglione
Vincent Fernand Daudet, guaritore
e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano
d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e
l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole,
avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e
pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe,
amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello
iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito
che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e
religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la
creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”
Stefano Delacroix è nato a
Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza
giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il
’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo,
distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007
Peristalsi (ed. Il Foglio) e La Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009
Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione
nel 2012.
Info
I libri di Emil
martedì 10 dicembre 2013
lunedì 9 dicembre 2013
domenica 8 dicembre 2013
LA FELTRINELLI POINT DI LECCE PRESENTA l’11 DICEMBRE 2013 AL PUBBLICO “RICORDATI DI VIVERE” (Bompiani) DI CLAUDIO MARTELLI. FIRMA COPIE E APPUNTAMENTO POI SUBITO DOPO ALLE CANTELMO DI LECCE
Claudio Martelli firmerà personalmente
le copie della sua ultima pubblicazione mercoledì 11 dicembre 2013, ore 18.00
circa alla Feltrinelli Point in via
Cavallotti 7/a (LECCE) Sempre mercoledì 11 dicembre 2013, ore 18.30 circa
l'autore presenta il volume presso Le Officine Cantelmo - viale Michele De
Pietro, 12 – LECCE. Claudio Martelli con il suo libro “Ricordati di vivere”
(Bompiani) sarà introdotto dal presidente delle Officine Cantelmo Marco
Cataldo, mentre dialogano con l'autore l'onorevole Biagio Marzo e Luciana De
Leo (giornalista-scrittrice).
Evento imperdibile! Mercoledì 11
dicembre 2013, ore 18.30 - Officine Cantelmo - viale Michele De Pietro, 12 -
LECCE
Autobiografia politica e
confessione esistenziale, Ricordati di vivere ripercorre trent’anni di storia
italiana ed europea intrecciando vita pubblica e vita privata, passioni civili
e passioni del cuore, alternando la dialettica e l’oratoria dei grandi drammi
con l’ironia disincantata e le durezze del referto clinico. Dallo spaesamento
di un giovane che diventa riformista in pieno ’68 all’incontro con Bettino
Craxi – un Craxi descritto in azione e nell’istante della decisione, ma anche a
tavola e nel tempo libero, mentre fa politica e mentre vive – , dal caso Moro
all’epopea laica e socialista degli anni ottanta, dal sodalizio con Giovanni
Falcone alle stragi di mafia, a Mani pulite e al crollo della Repubblica. Se il
filo rosso della storia è l’amicizia con Craxi e con Falcone, in queste
mémoires di fine secolo lampeggiano i ritratti di François Mitterrand e Willy
Brandt, di Berlinguer e Andreotti, di De Mita e Forlani, di Marco Pannella,
Adriano Sofri e Raul Gardini. Senza astio e senza sconti – tantomeno a se
stesso – Claudio Martelli racconta in presa diretta il labirinto delle
intenzioni, le responsabilità e le dure corvées della politica per riannodare
il filo spezzato di una storia con i suoi bagliori di gloria e i suoi
fallimenti, le sue grandezze e le sue miserie, per gettare una luce nuova su
quel passato più recente da cui tutti veniamo e sui perché di una crisi politica
che non ci ha più lasciato.
Claudio Martelli, milanese, ha
insegnato Filosofia all’Università Statale. Amico di Craxi, di cui era
considerato il delfino, è stato deputato italiano ed europeo. Vicesegretario
socialista negli anni ottanta, il suo discorso su “Il merito e il bisogno”
resta la pietra miliare del rinnovamento liberale del PSI. Promotore con i
radicali del referendum sulla giustizia giusta e di quello sul nucleare,
divenuto vicepresidente del consiglio e ministro della giustizia, scelse come
collaboratore Giovanni Falcone e con lui varò le principali leggi antimafia.
Prima con la legge sull’immigrazione, poi con l’associazione Opera e, dal 2010,
con Lookout – la prima web tv multiculturale – ha promosso l’integrazione degli
immigrati e i diritti dei rifugiati. Giornalista, autore e conduttore
televisivo, vive e lavora tra Roma, Milano e Berlino.
INFO
Feltrinelli Point - via Cavallotti 7/a, 0832/331999 - www.lafeltrinelli.it
Officine Cantelmo - viale Michele De Pietro, 12 – LECCE, tel.
0832.304896
sabato 7 dicembre 2013
Il vino delle eccellenze - L’ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2013 – 2014. Il 9 dicembre 2013 ore 19,30 alla Chiesetta Balsamo a Lecce
Giunto al terzo anno di attività
l’appuntamento istituzionale per l’assegnazione del riconoscimento L’ECCELLENZE
DEL TERRITORIO dell’ass. Arcadia Lecce, che quest’anno ha ottenuto il
Patrocinio della Provincia di Lecce, in collaborazione con l’Ass. Salento in
Progress, Cantine Due Palme punto vendita Lecce di Maria Viterbo in via del
Mare 5/a a Lecce, l’associazione lancia la nuova rassegna per il 2013 e per il
2014 Il Vino delle Eccellenze – L’Eccellenze del territorio 2013/2014.
L’appuntamento che avrà cadenza quindicinale, ha tra i suoi obiettivi quello di
far conoscere alla cittadinanza leccese e salentina, tutte quelle realtà
imprenditoriali, associative, politiche, pubbliche e private che con il loro
operato si sono contraddistinte nel sociale e nella promozione del territorio. Nell’appuntamento del 9 dicembre alle ore
19,30 presso la Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo a Lecce sede dell’Ass.
Arcadia Lecce, si terrà l’incontro dove saranno premiati l’associazione New
Evolution Dance di Francesco D’Elia, l’Avv. Francesca G. Conte, l’editore
Cosimo Lupo e l’artista Paola Scialpi.
Interverranno il Presidente
dell’Ass. Arcadia Lecce Valentino Zanzarella, l’Avv. Francesca G. Conte,
l’editore Cosimo Lupo, l’artista Paola Scialpi, il Presidente dell’Ass. New
Evolution Dance Francesco D’Elia
L’associazione Arcadia Lecce fa inoltre appello alla comunità leccese e
salentina acchè comunichi proposte di “eccellenze” alla mail info@ordoequestristempli.it
Arcadia Lecce - http://ordoequestristempliarcadia.it/index.html
Studio Conte – Sito - http://studiolegalefgconte.it/
Lupo Editore - http://www.lupoeditore.it/lupo/
Paola Scialpi - http://www.paolascialpi.blogspot.it/
venerdì 6 dicembre 2013
Col Vetoraz tra le pagine di ‘Sparkling Italy’ il nuovo libro di Giò Martorana
Presentato a Milano in Triennale,
il nuovo volume del celebre fotografo è un’omaggio al talento made in Italy (Valdobbiadene,
6 dicembre 2013)
E’ un’omaggio alla creatività e
al talento rigorosamente made in Italy quello che il fotografo Giò Martorana ha
voluto fermare negli splendidi scatti di ‘Sparkling Italy’, il nuovo libro
appena presentato in Triennale a Milano che vuole omaggiare il talento ed alla
forza della creatività rigorosamente made in Italy. Tra le pagine dedicate a
quell’Italia capace di far sognare il mondo, protagonista anche la cantina Col
Vetoraz. Il volume contiene una carrellata di scatti che vogliono essere vere
narrazioni emozionali sul tema delle bollicine italiane, oggi ambasciatrici nel
mondo dell’inconfondibile stile nazionale, intese nella loro accezione di
creatività, talento e bellezza. Il libro è un invito al viaggio in Italia, alla
scoperta di affascinanti itinerari ed altrettanti personaggi originali,
imprenditori che col il loro impegno, tenacia e inesauribile amore per il
territorio continuano a tenere alto il valore dei prodotti italiani nel
panorama internazionale.
“Siamo sinceramente orgogliosi –
commenta l’enologo Loris Dall’Acqua - di figurare tra i protagonisti scelti da
Giò Martorana a rappresentare il meglio in fatto di bollicine italiane. Scatti
così prestigiosi significano per noi un riconoscimento alla profonda passione
che ogni giorno mettiamo nel nostro lavoro, in vigneto ed in cantina”. Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la
cantina Col Vetoraz è ubicata nel punto più elevato della celebre collina del
Cartizze, a quasi 400 mt di altitudine. E’ proprio qui che la famiglia Miotto
si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite
(Prosecco Superiore e Cartizze Superiore). Nel 1993 Francesco Miotto,
discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e
all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una
piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi e crescere e raggiungere
in appena 20 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in
termini quantitativi che qualitativi, con oltre 1.400.000 kg di uva
Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di
1.000.000 di bottiglie vendute. Grande rispetto per la tradizione,
estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva
e della produzione delle grandi cuvée hanno consentito negli anni di ottenere
vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi
enologici nazionali ed internazionali, tra i quali spiccano ben 5 Gran Medaglie
d’Oro al Concorso Vinitaly.
Ufficio Stampa Col Vetoraz
Carry On srl
Tel. +39 0438 24007 – Fax +39
0438 24605
Col Vetoraz Spumanti S.r.l.
Strada delle Treziese, 1
31049 S. Stefano di Valdobbiadene
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Tel. +39.0423.975291 Fax
+39.0423.975571
E-mail: info@colvetoraz.it
FILASTRE di Francesco CUNA e Gianni DE BLASI (Lupo editore)
Filastre è uno strillo
cantilenato, l’attimo dopo il conato di vomito, il respiro della donna in travaglio,
la voce stonata e metallica di HAL 9000 che, in 2001 Odissea nello spazio,
canta “giro giro tondo” mentre viene disattivato. È quello che può sembrare
sollievo al dolore, un sollievo da ricercare a seguito di un incidente o un
trauma. Qui si rende necessario un analgesico fantastico, uno psicofarmaco, una
pozione (rigorosamente alcoolica) atta a far sì che la realtà di quel dolore
venga attutita e mascherata. I reduci dagli incidenti, i personaggi di
Filastre, sono ceffi bugiardi, perdenti, maltrattati e fuori luogo; spesso
incapaci di crescere e di essere amati, esiliati nelle terre dei loro stessi
ricordi (i loro tesori, la loro poesia). Allo stesso tempo però sono teneri
eroi: nella loro determinazione, sicurezza ed ostinata assenza di ricerca del
compromesso col sociale; sono piccoli grandi masochisti sentimentali che tanto
più sono soli e tanto più sono completi, nonostante in questa solitudine prenda
forma e voce la loro follia. Il disegno mostra su fondi indistinti dei
dettagli, oggetti, volti anonimi ed appena accennati eppure vivi ed in
movimento attraverso un tempo bloccato che li carica di peso. Sull’immagine del
tempo fisso batte l‘aritmia della narrazione, quella del passo del matto nella
casa di cura, la scansione della rima: quella del sé bambino che non si riesce
ad abbandonare. In tutto questo l’anestesia fa il suo effetto, conserva il
sorriso nell’aria di brindisi e festa (ancora) fuori luogo come la voce che
canta. Una prigione imbandita, dove manie e fissazioni diventano protagoniste
di una trama la cui “crisi” consiste nel passaggio dall’età infantile a quella
adulta (l’incidente, il trauma). Una crisi senza soluzione e senza lieto fine.
Solo la ciclicità della vita e l’immanenza del tempo creano una crepa da cui
filtra della luce: un adulto che genera un’infanzia che verrà a sua volta
lasciata andare prima di generarne una nuova: perdendo il pio per il proprio
poi. E così via... e così sia…
Istruzioni
Questo è un libro mobile che
prevede una partecipazione fisica e diretta da parte del lettore. Ogni Filastra
ha una sua “posizione”. Qualcuna va letta in orizzontale (tenendo il libro
diritto o al rovescio) e qualcun’altra in verticale. Per una corretta fruizione
ruotate il libro ad ogni voltata di pagina seguendo la naturale direzione del
testo, oppure - se preferite - spostate il vostro punto di vista muovendo voi
stessi attorno al libro. Pronti?! Buon giro a tutti. Cosimo
Gianni De Blasi - Classe 1979. Ha frequentato studi
legati al cinema e all'audiovisivoa corto e medio raggio. Attualmente dirige
prevalemtemente videoclip e spot pubblicitari. Scrive filastre dal 2003 dopo
essere riuscito a comprare una penna a Roma sulla Magliana.
Francesco Cuna – Classe 1978. Ha studiato grafica pubblicitaria e si è
laureato in pittura. Pennelli, matite e computer continuano ad essere i suoi
strumenti. Soffre di allucinazioni di natura ultraterrena alla sola vista di
tavolini in stile retrò.
"Verso Le mani e l'Ascolto" Lunedì 9 dicembre, alle 18.30, al Fondo Verri di Lecce c’è Marsia – rivista di variazioni poetiche
Fondo Verri Associazione
Culturale - Presìdio del libro di Lecce. Iniziativa promossa da Regione Puglia
- Assessorato al Mediterraneo
Salvatore Francesco Lattarulo
(direttore di "Marsia") e Gino Dato (responsabile editoriale di
Progedit) presentano "Le pietre sopra le ali. Vent'anni senza Antonio
Verri", a cura di Salvatore Francesco Lattarulo, numero speciale della
rivista di variazioni poetiche "Marsia" (Progedit, Bari 2013)
dedicato ad Antonio Verri
Hanno collaborato alla
compilazione del volume: Carlo Alberto Augieri, Fernando Bevilacqua, Rino
Bizzarro, Nadia Cavalera, Cosimo Colazzo, Salvatore Colazzo, Stefano Donno,
Antonio Errico, Eugenio Imbriani, Mauro Marino, Maurizio Nocera , Fabio
Tolledi, Sergio Torsello, Luigi Verri. Riedito anche un contributo di Vittore
Fiore.
Del “Pane sotto la neve”, il suo
libro poetico fondativo e cruciale, Antonio Verri scriveva: “Sarà un mio
omaggio ai miei, alle mie radici”. E un ‘omaggio’ allo scrittore di Caprarica
di Lecce, scomparso prematuramente vent’anni fa in un incidente stradale, e ai
frutti creativi che ha lasciato in eredità alla sua terra e al mondo intero,
vuol essere, ed è, questo nuovo numero speciale di “Marsia”. Senza strizzatine
d’occhio a celebrazioni, apologie, monumentalizzazioni, agiografie. Certi come
siamo che non c’è spazio per una seria escussione critica e una fondata ipotesi
storiografica senza l’incontro con l’uomo e il suo habitat.
Gli accenti dell’ermeneutica
testuale (“Interventi”) si uniscono in questo volume alle voci amiche
(“Testimonianze”) e al suono fraterno (“L’intervista”). E danno vita, così, a
un controcanto polifonico e corale. Nella consapevolezza che offrire la parola
a chi ha vissuto, lavorato e mangiato con lui significa invitare alla
discussione chi ha spezzato con lui il ‘pane’ della scienza e della vita.
Il curatore Salvatore Francesco
Lattarulo insegna italiano e latino nei licei. È dottore di ricerca in
Filologia classica. Dopo essersi occupato in precedenza di commedia, retorica e
grammatica greca (“Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
di Bari”, “Aufidus”), è ora cultore della materia presso le cattedre di
Sociologia della letteratura e Letteratura italiana moderna e contemporanea al
Dipartimento FLESS dell’Università di Bari Aldo Moro. Studia in particolare la
poesia italiana contemporanea. È giornalista professionista. Ha conseguito il
master di giornalismo presso la scuola dell'Ordine dei giornalisti di Bari. È
direttore responsabile della rivista di poesia “Marsia” (Progedit) e del
semestrale di letteratura e altre scritture "incroci" (Adda).Scrive
per varie riviste letterarie ("l'immaginazione", "Pagine",
"Capoverso", “Atelier”). Collabora alle pagine culturali del
"Corriere del Mezzogiorno", edizione regionale del "Corriere
della Sera". Gli è stato attribuito il premio di giornalismo "Franco
Sorrentino", edizione 2012. Dirige con Lino Angiuli e Carlo Alberto
Augieri la neonata collana di testi "nidiandoli" dell'editrice
leccese Milella. Ha curato il volume “La voce del gabbiano. Omaggio a
Cristanziano Serricchio” (numero speciale di “Marsia”, Progedit, Bari 2012). Ha
pubblicato di recente “Dialoghi Murattiani” (Adda, Bari 2013). Un’antologia
della poesia pugliese del Novecento con la sua curatela è in corso di stampa
presso l'editrice barese Stilo.
Fondo Verri è a Lecce, in via
Santa Maria del Paradiso 8.a
(nei pressi della Chiesa del
Rosario - Porta Rudiae) telefono 0832-304522
email: marinomauro7@gmail.com
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