“La Scuola Medica
Salernitana così come appare in una miniatura del Canone di Avicenna.
L'immagine rappresenta la storia leggendaria di Roberto, duca di Normandia.
Ferito mortalmente da una freccia, fu salvato eroicamente dalla moglie che ne
succhiò il veleno come era stato prescritto dai medici di Salerno. «Se ti
mancano i medici, siano per te medici queste tre cose: l'animo lieto, la quiete
e la moderata dieta» (Scuola medica salernitana, Regimen Sanitatis
Salernitanum, XII-XIII sec.). Marina d’Arechi, il nome fa pensare ad una donna
fascinosa con una storia importante, da regina. Arechi II, il principe
longobardo che assunse nel 758 il governo di uno dei più vasti ducati del regno
dei Longobardi, quello di Benevento e nel 774 ne fece Salerno capitale. Marina,
porto e luogo di straordinarie architetture, il mare assoluto protagonista.
Oggi di una economia di grande importanza. Ieri sbocco di commerci e traffici
nel cuore del Mediterraneo. Grazie ad Arechi II, Salerno per cinque secoli fu
centro di sviluppo culturale, sociale ed economico. Indipendente dall’839 da
Benevento, arrivò presto a comprendere territori vasti fino in Puglia. Cuore di
studio e ricerca, con la sua Scuola medica, Salerno fu sede della più antica
istruzione dell’occidente europeo, sviluppando preziose scoperte scientifiche
che contribuirono all’evoluzione del pensiero moderno. Il castello sul Monte
Bonadies che domina da un lato la costiera amalfitana e dall’altro quella
cilentana e osserva una porzione di straordinaria bellezza del Mar Tirreno,
oggi comunemente nominato "Castello Arechi", è ancora oggi il simbolo
di quei tempi dorati. Oggi Marina d’Arechi riparte da quei tempi felici,
disegnando un nuovo orizzonte per la città di Salerno e dell’intero Paese.”
Nessun commento:
Posta un commento