martedì 25 settembre 2012

IL RICHIAMO DEL BOSCO



“E’ prima di tutto immersa nel primo Parco protetto dell’Emilia Romagna, nel Parco Regionale Boschi di Carrega, a circa 15 km da Parma, quindi la filosofia non poteva che essere eco. Studiata e progettata per essere in perfetta armonia con l’ambiente, è stata realizzata seguendo le direttive ecologiche più coerenti come il riscaldamento alimentato in tre diversi modi: con pannelli solari termici, caldaia a legna, caldaia a condensazione. La struttura è inoltre ricoperta da un cappotto di 10 cm, il tetto è coibentato con lana di roccia e le enormi finestre sono ad elevata efficienza energetica, per evitare qualsiasi tipo di dispersione del calore e dunque di spreco. Anche l’illuminazione è ovviamente a risparmio energetico. Abbracciata da un bosco di querce, faggi, castagni e rovere, anche i materiali utilizzati per l’arredo sono il legno locale e la pietra dell’Alto Adige (quarzite argentata). Tutto è studiato per creare continuità tra l’interno e l’esterno della casa come se le stanze non avessero pareti e la casa diventasse il proseguimento naturale del suo stesso territorio. La pietra è stata utilizzata sia per la pavimentazione esterna che per il grande salone e cucina “open space” dove si svolgono corsi di cucina rigorosamente naturale. Le ampie finestre sono prive di persiane e tende per divenire cornici delle immagini suggestive che circondano la casa. La giusta orientazione della struttura fa sì che la cucina di 80 metri quadrati si affacci a sud est, ricevendo tutta la luce che il sole è in grado di offrire. Da qui è inoltre possibile accedere al porticato abbarbicato su di una collina che apre la vista a uno splendido skyline della città di Parma. Oltre alla pietra, il materiale prevalente è il legno, in particolare quello di rovere tipico del territorio. I mobili sono stati creati per la maggior parte dalle mani esperte di Alessandro Mora - www.alessandromora.com - che ha realizzato diverse opere utilizzando materiali di recupero. Un esempio? Mobili del bagno creati con vecchie casse di vino, specchi incorniciati da persiane in disuso, un tavolo da pranzo ricavato dalle assi dei ponteggi, un letto a baldacchino realizzato con legni secchi trovati nel bosco. Tra le curiosità più originali un’ampia libreria fatta di legno e lavagna, perché ogni giorno possa essere personalizzato da una frase letta, un’idea passeggera e la voglia di comunicare i propri pensieri (“deformazione professionale” della stessa proprietaria, non a caso giornalista). Il marito Stefano Castelluccio, anch’egli appassionato del bosco, ama fare lunghe passeggiate raccogliendo i frutti e le bacche per fare i liquori locali come il Nocino o il Bargnolino.


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