“Il Ristorante è inserito nel
centro storico pedonale di Aosta, all'interno della Porta Pretoriana, antico
accesso alla città romana "Augusta Praetoria" fondata nel 25 a.C. dall'Imperatore
Augusto a difesa della strada di comunicazione con la Gallia e con i popoli del Nord.
Era anche una avamposto per controllare gli abitanti del luogo, gli antichi
Salassi, che vedevano di mal occhio la dominazione Romana. La Porta è uno dei reperti
storici meglio conservati dell'Impero Romano, che racchiude 2000 anni di
storia, e pertanto viene spontaneo domandarsi come sia possibile che vi sia
inserito un esercizio pubblico. La storia ci tramanda che già nel Medio Evo
questo accesso era presidiato da un nobile del luogo, il Signore di Quart, che
esigeva un dazio sul passaggio delle merci in transito, e che aveva fatto
erigere sul lato Nord una Torre a sua dimora, usufruendo dello spazio interno
alle due Porte. Pertanto era anche un punto di sosta per i viandanti che
percorrevano le strade impervie della Valle. Esistono documentazioni che
comprovano l'esistenza di una taverna, ed infine all'inizio del 1900 si
installò un posto di ristoro denominato "Trattoria Aurora" di cui
esistono ancora alcune lastre fotografiche dell'epoca. L'ultima
ristrutturazione risale al 1999, con l'apertura di una sala al secondo piano
avente una capienza di circa 40 coperti, che uniti a quelli del primo piano
disposti in tre piccole sale, e a quelli della Brasserie, si raggiungono circa
i 120 coperti. Inoltre nel periodo estivo conta di un grazioso dehors situato
nella piazzetta delle Porte con circa 30 posti a disposizione. La proprietà è
del Demanio e la cura è della Sovraintendenza dei Beni Culturali per conto
dell'Amministrazione Regionale, che disponendo dell'immobile pensò bene di dare
seguito alla tradizione affidandolo a privati per il proseguimento della
ristorazione, con la clausola di mantenerne alto il decoro. Per questo motivo e
per l'ambizione che ci spinge a dare il meglio di noi, si cerca di proporre una
cucina che segua il criterio di scelte regionali e stagionali, cambiando
periodicamente il nostro menu, non tralasciando le proposte tradizionali con
una tendenza alla cucina d'oltralpe dei nostri vicini Francesi.”
martedì 31 luglio 2012
lunedì 30 luglio 2012
Cave du Vin Blanc
“In passato il Blanc de Morgex et de La Salle era commercializzato
dai singoli vignerons, con produzioni peraltro modeste che non garantivano una
presenza costante sul mercato né una corretta divulgazione della complessiva
immagine vitivinicola. Alcuni stimoli interni, quali il giusto senso di
orgoglio per le proprie tradizioni e la secolare abitudine al lavoro in gruppo
nei villaggi alpini, ed esterni, quale la lungimirante azione di Don Bougeat,
Parroco di Morgex fino al 1971, hanno dato spunto per la creazione della
“Association des Viticulteurs”.
Nel 1983,
a distanza di un decennio e sulle ceneri di questa,
quale primo risultato della politica di sostegno e sviluppo della viticoltura
valdostana attuata dalla Amministrazione Regionale, è stata fondata la Cave du Vin Blanc de Morgex
et de La Salle,
che ha successivamente preso possesso dei locali della nuova sede di Morgex,
tecnologicamente all'avanguardia. Nel primo decennio di attività di vinificazione
la Cave du Vin
Blanc de Morgex et de La Salle
ha raggiunto pressoché il raddoppio del numero dei soci, attualmente un
centinaio, ed incrementato del 100% la propria produzione, ora quantificabile
in 150.000 bottiglie annue: una ulteriore conferma del successo di un cammino
intrapreso ridando vita a vitigni ormai abbandonati sulle pendici del Monte
Bianco, nel desiderio di non lasciar morire una secolare tradizione dei luoghi.
Certo, il dato produttivo può sembrare ridotto rispetto ad altre realtà vitivinicole,
ma occorre ricordare che questo rappresenta oltre il 90% delle uve raccolte nei
comuni di Morgex e La Salle,
per un totale di 20 ettari
di superficie, e, soprattutto, che le caratteristiche geomorfologiche del
terreno presentano scarsa possibilità di espansione.”
sabato 28 luglio 2012
BIRRA DEL BORGO
“1999 -2004: Comincio a far la
birra in casa come gioco, ma con il passar del tempo per me brassare diventa
sempre più un lavoro e sempre meno un hobby. Nasce così l'idea di produrre
"in grande". Abbandono il mondo della ricerca accademica e decido di
dedicarmi alla mia passione. Mi metto in viaggio per l'Europa alla riscoperta
degli antichi stili birrari: conoscere i vecchi mastri birrai tedeschi o gli
estrosi belgi è stato fondamentale per la mia formazione. In Inghilterra
assaggio le birre più interessanti, rappresentative di una cultura
completamente diversa dalla nostra comune idea di birra: le "real
ale", poco carbonate, molto corpose e tutte con sentori fruttati
avvincenti. Poi inizio ad avere esperienze su produzioni più ampie dei miei 30 litri casalinghi. Da lì
prendo il coraggio di lanciarmi nell'avventura di Birra del Borgo.
2005: Nasce ufficialmente Birra
del Borgo a Borgorose, un piccolo paese in provincia di Rieti, al confine tra
Lazio ed Abruzzo nella riserva naturale dei Monti della Duchessa. Nel Vecchio
Birrificio di Colle Rosso vedono la luce le prime birre che avranno un grande
successo e faranno conoscere Birra del Borgo in tutto il mondo: la ReAle, la DucAle, la Duchessa.
2007: BdB cresce. A maggio
festeggiamo per la prima volta ufficialmente il nostro "compleanno"
con il BdB Day. Il 2007 è anche l'anno di nascita del Bir e Fud di Trastevere,
il primo locale che ha portato a Roma un'idea diversa su come e perché bere
birra insieme al cibo. Insieme a Manuele Colonna e altri amici abbiamo voluto
dimostrare che il classico binomio "pizza e birra" poteva trovare un
nuovo significato accostando birre artigianali a ottime pizze fatte a regola
d'arte e ad altri piatti realizzati in modo semplice ma attento.
2009: Inauguriamo il Nuovo
Birrificio di Spedino, poco distante da quello già esistente, che resta il
nostro laboratorio per le sperimentazioni e i progetti più folli. Nello stesso
anno, in collaborazione con l'amico Teo Musso di Baladin e altri soci, apre
l'Open Baladin a Roma, a due passi da Campo de' Fiori: non un semplice pub, ma
una vera e propria "casa della birra" dove fare cultura birraia
proponendo le migliori birre artigianali italiane e straniere insieme ai piatti
– hamburger, carni, patate e panini, tutto fatto a regola d'arte e con le
migliori materie prime – curati da Gabriele Bonci. Qui trovate tutte le nostre
birre, compressa qualche chicca prodotta in edizione limitata.
2011: BdB vola Oltreoceano:
sempre insieme a Teo Musso e stavolta anche con lo zampino di Sam Calagione,
birraio dello statunitense Dogfish Head, inauguriamo la Birreria, il brewpub
all'ultimo piano di Eataly NY, in piena Manatthan. I newyorkesi impazziscono
per le birre artigianali made in Italy e per quelle realizzate all'interno del
locale, e scoppia ufficialmente la bdbmania anche negli States! Intanto, in
Italia non restiamo con le mani in mano: il Nuovo Birrificio si amplia con
nuovi tini di fermentazione e una nuova linea di imbottigliamento up to date!
Nel Nuovo Birrificio trova spazio
anche il Laboratorio di Controllo Qualità, il cui scopo è monitorare l'intera
produzione Birra del Borgo analizzando ogni lotto durante e dopo la
fermentazione per assicurarsi che il risultato finale sia quello desiderato.
Tutte le birre prodotte vengono sottoposte anche ad analisi sensoriale da parte
di membri dello staff e assaggiatori esterni nei panel taste settimanali. Altro
obiettivo fondamentale del laboratorio è lo studio dei diversi step del
processo di fermentazione e l'individuazione di ceppi autoctoni di lieviti per
rendere le nostre birre ancora più uniche.” (Leonardo Di Vincenzo)
venerdì 27 luglio 2012
THE SAYAGO AND PARDON
“Sayago
& Pardon believes that artistic thinking is the foundation of success. From
an idea to an artistic expression, all forms of art are equal. Through our art
collection, social programs and involvement with other organizations Sayago
& Pardon strives to share the ability that art has to transform thought, provoke
creativity and stimulate the senses.
Collection
- The Sayago & Pardon collection is comprised of modern and contemporary
Latin American art with over 500 works representing nearly all countries of Latin America and more than 140 of their artists.
Encompassing painting, drawing, photography and sculpture, the collection
provides a unique look at Latin American art through the eyes of the
organization’s founders. The collection is filled with dynamic works that
highlight creativity through the juxtaposition of masters alongside emerging
artists. From figurative works to the abstract, the Sayago & Pardon
collection explores all genres of art to showcase the diversity of Latin America. Sayago & Pardon’s persistent
dedication to supporting and promoting emerging talent has led to a focus
within the collection that explores the creativity of California contemporary artists. Through the integration of California
contemporary art, the collection seeks to promote the multicultural diversity
of California
through its local emerging artists. By combing Latin American art and emerging California contemporary
art, the Sayago & Pardon collection is creating a unique crossroads within
the art world.”
giovedì 26 luglio 2012
Fattoria di Magliano
“La Fattoria di Magliano,
sorge nel centro di una vasta tenuta agricola, in Toscana, nel cuore di un
territorio famoso - la
Maremma. Anima e baricentro del luogo sono il vigneto e la
cantina, intorno a cui è nato l’intero progetto. Quasi per naturale evoluzione,
è nata e cresciuta l’idea di aprire agli ospiti le porte delle case che fanno
parte della proprietà. Oggi, la
Fattoria di Magliano offre un soggiorno ideale a chi desideri
quiete e raccoglimento, e sia in cerca di fonti di benessere e di svago
autentiche e poco convenzionali. Per vocazione, gusto, atmosfera, la fattoria è
una struttura di accoglienza diversa, perché nuova nei servizi e particolare
nello stile, informale, ma raffinato, in linea con la tendenza la più attuale.
La gestione sposa efficienza, discrezione, sollecitudine, in accordo con il
carattere dell’ambiente, disteso e piacevole.”
mercoledì 25 luglio 2012
EUGENIO COLLAVINI
“La storia dei Collavini inizia a Rivignano nel 1896.
Eugenio, il fondatore, forniva vini alle famiglie nobili di Udine ed alle
botteghe. La guida poi passa a Giovanni, che attraversò ben due guerre alla
fine delle quali i commerci ebbero, come sappiamo, una veloce accelerazione,
mentre si affermava l’enologia, dando ai vini una qualità fino ad allora sconosciuta. Sarebbe stato Manlio, figlio di
Giovanni, a cogliere quei primi segnali di forte cambiamento, quasi
anticipandoli. Fu tra i primissimi a portare i vini friulani nel mondo. Nel
1966, trasferisce le cantine a Corno di Rosazzo, dove acquista il castello
Zucco-Cuccanea (1560). Fu un antesignano nel credere al Pinot grigio vinificato
in bianco (era il 1969) e nel 1971 crea Il Grigio, spumante che fece tendenza,
al quale poi si aggiunse la
Ribolla Gialla brut. Oggi la Collavini è una Srl
“familiare” che vede, accanto a Manlio, i figli Giovanni, Luigi ed Eugenio.”
martedì 24 luglio 2012
Le botteghe di Leonardo
“Andrea e Lorenzo non cercano semplicemente un progetto
imprenditoriale, ma un sogno da realizzare. Nel 2008 Lorenzo Marconi e Andrea
Portolani studiano il settore e il mercato dal punto di vista finanziario per
conto di un cliente investitore. La comune passione per il gelato e per il
cioccolato, in qualità di golosi, si unisce naturalmente e rapidamente alla
visione positiva del business economico. Prima di intraprendere l’attività
imprenditoriale e fondare la società Andrea e Lorenzo studiano il ciclo
produttivo del gelato partecipando a numerosi corsi sulla realizzazione del
gelato artigianale, sull’utilizzo delle migliori materie prime, maturando
un’esperienza intensa e coinvolgente anche con responsabili di produzione di
ingredienti delle maggiori società del settore. Alla Carpigiani University,
durante un corso avanzato di perfezionamento conoscono il professor Gianpaolo
Valli, che forte di un’esperienza ultraventennale diventa l’anello che chiude
la catena del valore. Nell’ottobre del 2010 iniziano al loro attività.”
lunedì 23 luglio 2012
MIMI’ ALLA FERROVIA
“L’ antico ristorante “Mimì alla ferrovia” nasce nel
settembre del 1944 nel cuore della Napoli storica. gestita da Emilio Giugliano,
il cosiddetto Mimì, e dalla moglie Ida. Mimì era un abile commerciante del
settore con l’hobby dei cavalli, una passione della quale ancora si trova
traccia in quel cavallo al trotto, sormontato dall’immancabile ferro di
cavallo, che costituisce lo stemma del ristorante. In origine semplice
trattoria frequentata dalla media borghesia napoletana e dai più celebri
personaggi napoletani, quali TOTO’, i De Filippo, il maestro Fellini, è
divenuto nel corso degli anni un ristorante dall’atmosfera calda e accogliente,
punto di riferimento per tutti i napoletani e non. La vicinanza ai mezzi di
trasporto, aeroporto, ferrovia, porto, autostrade, e al centro delle principali
vie del commercio, lo rende una meta “obbligatoria”. Da qui nasce la famosa
frase “l’Italia passa per Mimì”, pronunciata da Michele Giugliano,
soprannominato “Don Mimì”, che assieme al cugino Michele e alla nuova
generazione, gestisce questo rinomato locale, ora ampliato e rinnovato in
un’atmosfera di eleganza formale, capace di non perdere quell’impronta classica
di genuinità dei sapori e rispetto della tradizione. Accanto a nuove e
ricercate ricette primeggiano piatti semplici e intramontabili per una cucina
che resta immutata nella bontà rispetto a quella di tanti anni fa. Le numerose
personalità della politica, dello spettacolo o della cultura che, nel corso
degli anni, hanno scelto di fermarsi da Mimì sono stati accolti da
quest’atmosfera d’amore per la cucina di qualità, per l’ospitalità ed il
servizio, ma soprattutto sono stati
contagiati dalla stessa passione che da circa 70 anni accompagna i titolari di
questo ristorante. Come afferma la giornalista Daniela Vergara nella prefazione
del libro “Napoli è servita. Mimì alla ferrovia racconta la città dal
dopoguerra a oggi”: “… tutta l’esperienza, la saggezza, l’attenzione, l’amore
che Michele senior e Michele junior usano per i loro piatti … quel pezzo di
storia di una città che è passata per i locali di via Alfonso D’Aragona…sono
ingredienti che non si scrivono su un pezzo di carta. Fanno parte di Mimì”. La
storia di questa tradizione non si ferma alla ferrovia, nella Napoli antica, ma
raggiunge la collina vomerese, in uno dei luoghi più suggestivi di tutta Napoli
cha avvolge con lo sguardo l’intero Golfo di Napoli: “Villa D’angelo”, una Villa
armoniosamente inserita nel verde, location Location ideata e sognata per
eventi esclusivi, per matrimoni, cerimonie, meeting e catering. Protagonista
indiscussa non potrebbe che essere la buona cucina, attraverso la selezione
accurata delle materie prime e la creazione di continue nuove portate che
esplorano ogni aspetto della ricca tradizione culinaria mediterranea,
rielaborate con gusto e un tocco di fantasia.”
sabato 21 luglio 2012
HOLLOW MMIX – indipendent clothing
“Hollow was
founded in 2009 by three lifelong friends, Dan, George & Joel based out of
their love for surfing and the urban lifestyle. Since Hollow began we've
released over 25 designs and sold to 19 countries on a regular basis, including
United States, Cananda, Germany, Australia, Switzerland and of course the
mighty United Kingdom to name a few. We pride ourselves on delivering the best
quality product (every way we possibly can) to our consumers. All of our items
are limited edition, once they're sold out - they're gone! Thanks for
supporting Hollow :)”
venerdì 20 luglio 2012
Palazzo Jannuzzi Relais
“Sorrento has an
incomparable geographical and political position, and that is why since ancient
times has been a popular destination for many people, who, with their passages
have influenced the culture and traditions of this charming place kissed by God
and the sun . The etymology of the name “Sorrento” is not entirely certain,
some scholars state it is attributable to the myth of the Sirens (Sirentum)
while others argue that the term derives from the greek word which means surreal
“contribute“, “flows” and in this case would relate to the hydrological and
morphological conformation of the Sorrento peninsula, marked by two rivers that
flow into the sea by defining both the old boundaries of the city. Some
archaeologists state that in the hilly areas an origin of the first settlements
actually date back to Neolithic times, and can be seen partly in the Museum
Correale of Sorrento, partly in Vallet Gorge Museum of Villa Fondi in Piano di
Sorrento (tombs of the civilization of Gavdos). Among the famous and
illustrious people visiting Sorrento
are: Lord Byron, John Keats, Walter Scott and Goethe. Sorrento is the birthplace of the famous poet
Torquato Tasso (1544-1595), and the city’s main square is dedicated to him. A
statue stands in his honor. Tasso, is the author of the famous Gerusalemme
Liberata and he is considered the most famous and influential Italian poet of
the sixteenth century. The famous tenor Enrico Caruso loved Sorrento, and visited many times, especially
during his convalescence after his surgery. The great singer-songwriter Lucio
Dalla, dedicated a song to Enrico Caruso . Dalla,enjoys Sorrento and has become an honorary citizen .”
lunedì 16 luglio 2012
HUVAFEN FUSHI
“Huvafen Fushi is currently closed for
refurbishment from May 20th and will reopen on July 28th, 2012. After eight
years of delivering dreams in true Huvafen Fushi style, we will reopen to
fulfil even bigger ones. For any enquiries or information, please email
reservations@huvafenfushi.com or call +960 6644222. Underwater spa rooms.
Underground wine. Pristine waters below your ocean bungalow's glass floor.
Immersed in surreal beauty in a private courtyard onshore. "Rooms" at
sea - 68-foot sleek designer yacht or a traditional Maldivian dhoni, fitted
with modern indulgences. Cuisine in the raw. Private dining experiences. A
stretch of private beach or 1001 nights boudoir chic. Bespoke cruises. Reef
journeys. Floating at infinity's edge. Thousands of bottles in the Maldives' most
impressively stocked cave, guided by global chefs. Spa treatments that invite
you to come out of your shell - in a LIME Light - Crystal Ritual or a Turquoise
Explosion.
Per Aquum - The signature company of Universal
Enterprises, Per AQUUM Retreats • Resorts • Residences is a specialist luxury
retreat, resort, spa and residence management company that offers a different
kind of company ethos: one that is passionate, visionary, imaginative and
naturally modern. Each property embodies regional traditions and combines
luxurious fittings and furnishings in a
culturally sensitive way. No two properties are alike. Literally translated,
Per AQUUM means ‘through water', and the vision of the company is to develop
and manage properties in desirable locations using naturally modern,
ecologically responsible design. Per AQUUM currently manages properties in the Maldives and
the UAE.”
domenica 15 luglio 2012
AGRITOURISM IN CYPRUS
“The Cyprus countryside is endowed with
inexhaustible historical, natural and human riches, generously revealed to the
visitor. Its traditional villages, enhance and complement a wonderful natural
environment, with their local character, traditional architecture and village
planning. Such places are conducive to a harmonious coexistence of man with
nature, a coexistence sought by more and more visitors on their holidays. Within
such an environment the visitor has the benefit of the daily hands-on experience
of the rich traditions of village people: the simple, serene rhythms of rural
life, folk customs, daily activities, and the authentic tastes of traditional
cuisine; all filtered through the sense of genuine hospitality. The Cyprus
Tourism Organisation, having considered this new trend of visitors wishing to
experience a new, alternative way to holidaymaking, has set in motion a
programme of restoration of traditional houses and enhancement of the
traditional element in Cyprus
villages, within the framework of the philosophy of agrotourism. The need for a
better and more organised co-ordination of agrotourism led to the establishment
of the Cyprus Agrotourism Company, a body dealing exclusively with holidays in
the Cyprus
countryside. Today, agrotourism is an autonomous, vibrant part of Cyprus tourism hosted in traditional lodgings of
historical value throughout Cyprus,
ready to offer a new, alternative holiday ideal. These restored lodgings create
a warm atmosphere that will be engraved deep in your memory. At the same time,
you will enjoy the comfort of a household that will soon feel like home. From
then on await a handful of pleasant surprises nature has in store for you:
millions of different scents, images of unparalleled beauty, walks down nature
trails, visits to historical monasteries and archaeological sites, the real
life of the country. You'll see and enjoy one day after the other and you will
be overcome by a feeling of invigorating rejuvenation. As for the cuisine in
these places, it is certain that you will be missing it for a long time after
you've had a taste. Suffice to say, agrotourism is not something you describe
but something you experience. We will simply guide you through the wonderful
world of the 53 lodgings included in this website. Make your choices and set
off to meet the life of nature and tradition in the Cyprus countryside.”
sabato 14 luglio 2012
OTTIN
“L'azienda Ottin nasce da una
passione. La passione di un giovane agricoltore per il vino e per la sua terra.
Una passione che viene da lontano, ereditata dalla famiglia, viticoltori di
montagna da generazioni. Conoscenze e savoir faire secolari che Elio Ottin ha
saputo mettere a frutto creando la sua azienda agricola agli inizi degli anni
Novanta, dopo gli studi all'Institut Agricole Régional e all'Istituto Agrario
di Verzuolo. Tecnico agrario presso l'Assessorato all'Agricoltura della Regione
Autonoma Valle d'Aosta, alla fine degli anni Novanta lascia il pubblico impiego
per dedicarsi interamente alla sua passione e alla sua azienda. Nel 2007 una
nuova sfida: decide di vinificare in proprio le uve sino ad allora conferite ad
una cooperativa locale. Nascono così i vini Ottin. Vini di grande personalità,
prodotti in gran parte da vitigni autoctoni, coltivati in territori
naturalmente vocati alla viticoltura, dove la vite prospera con equilibrio,
secondo tecniche di produzione rispettose dell'ambiente. Un'azienda giovane ma
già affermata. Il Vallée d'Aoste DOC Petite arvine 2008 di Ottin è stato
premiato con la menzione d'onore al concorso vini di montagna 2009 del CERVIM e
ha ottenuto quattro bottiglie (vino di alto livello) nella guida de L'espresso "I
vini d'Italia 2010". Per quanto riguarda i rossi, la guida de L'espresso
considera il Vallée d'Aoste Torrette superiore 2007 Ottin il miglior torrette
prodotto in Valle d'Aosta attribuendogli quattro bottiglie e un punteggio di
16.5/20”.
venerdì 13 luglio 2012
CARVINEA
“Siamo nell’Alto Salento,
nell’agro di Carovigno, dove abbiamo coltivato l’idea di dar vita a vini che
non nascessero dai vitigni del territorio, ma avventurarci in qualcosa di
diverso e stimolante. Con il supporto di Riccardo Cotarella, winemaker di fama
internazionale, abbiamo voluto testare l’adattamento al clima pugliese e a
questi terreni -a pochi chilometri dal mare- della qualità di uve non locali.
Abbiamo così impiantato 11
ettari di vigneti con uve Montepulciano, Aglianico e
Petit Verdot”. Sono stati adottati i disciplinari più lenti e complessi, sia
nel trattamento dei terreni (che sono stati sbancati, concimati e fatti
riposare) sia nell’impianto dei vitigni –solo 400 ceppi per ettaro- sia nella
manutenzione della vigna prevalentemente a mano e con fitti diradamenti tanto
che per produrre una bottiglia è necessario l’impiego dell’uva prodotta da tre
piante. Lunachiena, Merula, Sorma Frauma, e Sierma sono vini rossi che si fanno
apprezzare per le singole sfumature olfattive e per la importante struttura.
Merula Rosa è un rosato di stile provenzale, fresco e fruttato. La produzione è
di nicchia, pari a 35 mila bottiglie all’anno.”
giovedì 12 luglio 2012
DAVIDE PALLUDA
“Davide Palluda, giovane,
affermato e convinto territorialista, gestisce dal 1995 il ristorante
"All'Enoteca", annesso alla sede dell'Enoteca Regionale del Roero.
Studio, passione e professionalità, sono queste le linee che hanno
caratterizzato il percorso formativo di Davide Palluda. La sua cultura gastronomica è il risultato di
studi e di esperienze lavorative tra Langa e Liguria. La solida preparazione culturale si traduce
in una cucina personale e dai chiari propositi, una cucina che sa parlare del
territorio, senza per questo rimanere imprigionata nella retorica della
tradizione. Una filosofia del gusto che
trova coerente applicazione anche nel passaggio dal ristorante al laboratorio:
là dove materie prime, tecnologia e ricerca si fondono e si assoggettano
all'obiettivo del mantenimento della freschezza e delicatezza del gusto e degli
aromi primari, ispirandosi all'idea di una stagione che pensa all'altra e
conservando la qualità nel tempo.
Nato a Canale (CN) nel 1971 la
sua cultura gastronomica è il risultato di studi presso la Scuola Alberghiera
di Barolo e di esperienze lavorative tra Langa e Liguria.
Dal 1995 conduce a Canale il
ristorante “All’Enoteca” e nel 2000 è stato insignito della “Stella
Michelin” e giudicato “Cuoco giovane dell’anno” dalla Guida de
L’Espresso.”
mercoledì 11 luglio 2012
Venissa
“La storia - Burano e la sua
“gemella” Mazzorbo, separate solo da un suggestivo ponte in legno, sono state
nei secoli punto d'incontro tra la Serenissima e la terraferma. Infatti, queste due
isolette si collocano proprio nel cuore dell'attuale Parco della Laguna Nord, e
distano solo mezz'ora di vaporetto dal centro storico di Venezia e addirittura
15 minuti da Treporti. La storia di queste due isole, strettamente legate per
vicissitudini e tradizioni, ha origine V secolo d.C. quando gli abitanti
dell'antica Altino vi si rifugiarono per sfuggire agli Unni e si sviluppa,
crescendo in importanza e ricchezza di pari passo con quella di Venezia, da cui
però rimase autonoma governativamente fino al 1924. Burano, oltre che il più
importante centro della lavorazione del merletto, divenne anche meta di vacanze
per molte famiglie patrizie veneziane che qui edificarono ville sontuose e
ricchi giardini, punti di ritrovo per artisti e letterati. Mazzorbo, e
l'antistante Mazzorbetto, divennero invece luoghi di ritiro spirituale e di
coltivazione della terra: il basso numero di abitanti, contadini e monaci
soprattutto, si è dedicato nel corso dei secoli alla produzione di ortaggi
tipici lagunari, alla cura di alberi da frutto (in primis la vite) e
all'allevamento ittico nelle peschiere. La Tenuta Venissa in
Scarpa-Volo, situata a Mazzorbo, rappresenta una testimonianza storica della
cultura contadina lagunare legata alla produzione di vini e ortaggi: si è
conservata nei secoli prima in forma di orto conventuale e poi di vigna
domestica, e oggi si propone ai visitatori come luogo di tutela del proprio
incredibile valore paesaggistico, agricolo, di lavoro umano e di attrezzature. Scarpa-Volo
è un perfetto esempio di “vigna murata”, infatti l'intera tenuta, composta da
un'area coltivata di oltre 2
ettari, è cinta da un muro settecentesco in parte
ricostruito in epoca successiva, ed è costituita dai classici edifici della
tradizionale architettura rurale in laguna: la casa padronale col camino
sporgente (vallesana), le cantine, la stalla, il fienile e i depositi per gli
attrezzi.
Il progetto - Il progetto di
Venissa è nato dall'idea della Famiglia Bisol, storici viticoltori di
Valdobbiadene, e di Vento di Venezia, polo nautico guidato da Alberto Sonino,
su spunto di un bando per la gestione di Scarpa-Volo pubblicato nel 2006 dal
Comune di Venezia e proprietario dell'intera tenuta. Numerosi i partner che
hanno creduto e voluto fortemente dare il loro contributo a questo progetto:
Slow Food del Veneto, il Centro Interdipartimentale IDEAS dell'Università Ca'
Foscari di Venezia, l'Università T.U.B. di Berlino, gli istituti “Galuppi” di
Burano, “Dante Alighieri” di Venezia, “Foscolo” di Murano, “Loredan” di
Pellestrina e l'Istituto Comprensivo Statale di Sogliano al Rubicone, l'Onlus
VAS Verdi Ambiente Società di Venezia, la Cooperativa Sociale
Anima Mundi Onlus di Mestre, l'Associazione Civiltà Contadina, l'A.I.A.B.
(Associazione Italiana Agricoltura Biologica), il Consorzio del Carciofo
Violetto di S.Erasmo, la
Fattoria Didattica di Paolo Andrich, il Gruppo Pesca Sportiva
di Burano, l'Associazione Artistica Culturale di Burano e infine il Comitato
Spontaneo Parco Laguna Nord. Il progetto, risultato vincente, è centrato
sull'integrazione tra il recupero produttivo e la valorizzazione dell'orti- e
viticoltura tradizionali in Laguna, di cui la Tenuta Scarpa-Volo
è la più peculiare e rappresentativa realtà della Laguna Nord giunta fino ai
giorni nostri, e lo sviluppo di una “Residenza Promotrice di Ambiente”
orientata all'interscambio culturale e di esperienze nel settore della sostenibilità
ambientale a livello regionale ed europeo. Nasce così la struttura ricettiva di
Venissa, dedicata al turismo naturalistico e nautico lagunare, che offre
pernottamento nell'ex casa padronale e una ristorazione d'eccellenza firmata
dalla chef Paola Budel, incentrata sulle tipicità locali e viene creato al
tempo stesso un centro di formazione, educazione e ricerca agro-ambientale che
si propone di recuperare parte dell'area agricola con vigneto, frutteto e orti
e di realizzare un vero e proprio centro didattico, oltre che promuovere le
relazioni imprenditoriali tra agricoltori coinvolgendo esperti del settore e
potenziali investitori. Gli obiettivi di Venissa coincidono sostanzialmente con
quelli del Parco della Laguna e mirano a rendere questo luogo unico un punto
d'eccellenza per chiunque voglia conoscere, apprezzare e godere della ricchezza
dell'ambiente lagunare, spaziando dalla simbiosi acqua/terra alle tradizioni
culinarie, dagli itinerari per le vie d'acqua alla coltivazione di specie
autoctone, dalla pesca alle tecniche di agricoltura a basso impatto
ambientale.”
martedì 10 luglio 2012
DIAVOLEZZA
“The Berghaus Diavolezza is set amidst the
breath-taking “festival hall” of the Alps at 3,000 metres above sea
level. Guests can feast in the à-la-carte Bellavista panorama restaurant, the
Diavolezza Stübli or the Diavolezza self-service restaurant. Delight your
palate with any of the traditional, regional Graubünden and Valtellina
specialities featured on our menu. Try venison bresaola (very thinly sliced,
air-dried salted beef) with home-made herbal butter, or tuck into sciatt cheese
accompanied by a glass of fine wine. We look forward to pampering you! Bellavista
panorama restaurant.
In the Bellavista panorama restaurant, there
are all manner of delicious dishes from the “devil's kitchen” on the menu,
mainly featuring long-established recipes for regional Graubünden and
Valtellina specialities. And as a “side dish” to perfectly complement the
delectable cuisine, guests are served up magnificent vistas of the Piz Bernina
(4,049m), the Piz Palü (3,905m) and their lofty companions. For up here, the
highest peaks in the Eastern Alps lie at your
feet.”
lunedì 9 luglio 2012
GRAND HOTEL KRONENHOF
“The Grande Dame of hotels extends its welcome
– as it has since 1848. The 5-star superior Grand Hotel Kronenhof in Pontresina
is one of the most architecturally significant Grand Hotels in the Alps since the 19th century. Many of the luxurious rooms
and suites are in décor of a patrician dwelling, which comprise elegant,
lavishly furnished rooms to pamper with the latest technology to provide a
luxurious home away from home. The Kronenhof Spa stretching over 2,000 square metres
is in a class by itself, offering a new dimension in relaxation and wellness
for all those wanting to stay naturally healthy. The stunning views to the
glaciers of Bernina, Val Roseg with its marvellous glacier and the magnificent
Swiss stone pine and larch forests are simply breathtaking. The art of cuisine
at the Grand Hotel Kronenhof is celebrated by an array of spectacular culinary
experiences and a variety that is as exclusive as the unique mountains cape.
Guests are welcome to dine in one of the most beautiful neo baroque Grand
Restaurants in the Alps.”
domenica 8 luglio 2012
UNION LIDO
“L’UNION LIDO PARK & RESORT è
situato sul Litorale del Cavallino e si estende per circa 1 Km di spiaggia privata
direttamente sul mare. Campeggio a 4 stelle con impianti moderni e ben curati.
Il campeggiatore trova Piazzole ampie ed ombreggiate, tutte con corrente elettrica
(molte anche con allacciamento acqua e scarico) e inoltre piazzole per camper
con carreggiata in prossimità dell'impianto centralizzato di erogazione d'acqua
e di scarico. Chi non possiede una propria attrezzatura da campeggio può
prenotare per le proprie vacanze Bungalow, Tende MV Collection o Camping Home con ogni comfort, oppure
spaziose Mobile Homes con doccia e wc, gran parte delle quali fornite di aria
condizionata e TV-Sat. L'area del campeggio è attrezzata con 14 servizi
igienico-sanitari, comodamente raggiungibili dalle piazzole. Gran parte con
dotazioni per disabili e baby room. Tutti sono serviti di acqua calda 24 ore su
24, il 50% della quale è riscaldata da energia solare. Il Parco Vacanze offre
ai propri ospiti 8 Ristoranti, 11 Buffet-Bar, 25 Negozi, 2 Aqua Park di cui uno
con Wellness Center, un Parco Naturale di 70.000 mq. ed uno Sport Center. Union
Lido Art & Park Hotel a 4 stelle con camere a 2 letti, Dependance e
Apartments in villini unifamiliari con 2 camere, doppi servizi e soggiorno con
angolo cottura. Per congressi e meetings è disponibile una Conference Hall di
200 posti, completamente attrezzata.”
Qui
sabato 7 luglio 2012
Il Pollenza
“ La
Famiglia - Antica
famiglia marchigiana, proveniente dal Veneto, le cui origini risalgono all’anno
1200. Il nonno paterno, Tebaldo, proprietario terriero e medico veterinario. Il
nonno materno, Girolamo Piccinini, grande imprenditore serico, creato Cav. del
Lav. nel 1904, tra i primi ad essere insigniti da un’orificienza appena
istituita. Sposato con la marchesa Eleonora Benigni Olivieri di Capo d’Acqua
(1865-1966), pronipote di S.S. papa Pio IX MASTAI Ferretti (1792-1878) e di
S.S. papa Pio VIII Castiglioni (1761-1830). Il ramo di Tebaldo risiede da più
di mezzo secolo a Roma ed attualmente vive nella villa detta di “Grotta
Pallotta” nel quartiere Pinciano.
L’attuale famiglia, insignita del titolo comitale con il
motto: “PER ANGUSTA AD AUGUSTA”, ha oggi come capo famiglia Aldo Maria (1932),
sposato nel 1957 a
Mila Peretti, figlia del cav. del Lav. Ferdinando, Isp. Naz. delle I.I. V.V di
C.R.I., da cui sono nati quattro figli: Chiara (1958), sposata con Bar.
Giangiacomo Serena di Lapigio – Ferdinando Maria (1960), sposato con S.A.
Princ. Mafalda Von Hessen – Benedetta (1962), sposata con il march. Leopoldo
Balestra di Mottola – Ugo Maria (1965), sposato con la Cont. Isabella
Borromeo Arese Taverna. L’attività principale della famiglia è dal 1933 nel settore
petrolifero e energetico. Nell’ultimo periodo del secolo appena trascorso, ha
anche intrapreso l’attività agricola e vitivinicola, riallacciandosi così alla
tradizione familiare del nonno Tebaldo.
La Cantina
- La passione per la terra, la dedizione
costante e la ricerca delle migliori tecniche di coltivazione, nonché gli
elevati standard qualitativi per la lavorazione del vino, hanno contribuito a
dare vita all’azienda vitivinicola: “il Pollenza”, situata a Tolentino. La
tenuta si erge nello splendido panorama
delle colline maceratesi che il Conte Brachetti-Peretti acquistò più di venti
anni fa dai principi Antici Mattei, con
un bellissimo edificio del ‘500 disegnato dal Sangallo. Si sviluppa su 200 ettari di cui circa 50 destinati a vigneto”.
venerdì 6 luglio 2012
MOLINO GRASSI
“1934. Nasce il
Molino Grassi. E' la storia di un'azienda di famiglia: il fondatore, i figli
che credono nel lavoro del padre, i figli dei figli che danno continuità a
quelle lontane speranze del nonno. Da allora molte cose sono cambiate: la sede,
la diversificazione della produzione, la tecnologia, ma oggi come allora è
rimasto immutato il rispetto e l'attenzione alle caratteristiche delle materie
prime che restano, ancora oggi, il fattore decisivo per ottenere prodotti di
alta qualità.
Il lavoro di tre generazioni si consolida oggi in una
concreta realtà. La
Molino Grassi Spa è oggi un complesso industriale
all'avanguardia che grazie agli investimenti negli impianti produttivi, nella
ricerca e nell'organizzazione aziendale è pronta a raggiungere nuovi traguardi.
Attualmente gli impianti si configurano in due linee di macinazione separate,
completamente automatizzate ed integrate dai più recenti sistemi di controllo
elettronico: una per il grano duro (170 tonnellate al giorno) ed una per il
grano tenero (110 tonnellate al giorno).
I silos di stoccaggio consentono la conservazione di 12.000
tonnellate di grano mentre i silos dedicati ai prodotti finiti permettono di
immagazzinare fino a 850 tonnellate di semola ed oltre 1.000 tonnellate di
farina.
Il controllo qualità, lavorando in armonia con le norme ISO
e le procedure HACCP, garantisce sia la conformità che la salubrità di ogni
nostro prodotto.
Il laboratorio, che occupa cinque persone, è attrezzato con
i più moderni strumenti di analisi specifici del settore.”
giovedì 5 luglio 2012
NINETEEN A BRESCIA
“Una "Trattoria di lusso" dove la passione che
nasce in cucina colpisce il cuore in un morso. Due bravissimi Chef che, oltre
la vita , hanno deciso di condividere anche la "Passione per il Cibo"
e del "Bien Vivre". Lei Valsabbina di origine, dopo un interessante
percorso in cucine "Interessanti", passa dalla prestigiosa
"casa" di Bulgari; innamorata della cucina e del carisma di Elio
Sironi, decide di fermarsi a Milano per approfondire la professione ed
arricchirsi. E' lì che conosce (e si innamora di!!!) Massimo, un "bel
Romano" che la conquista oltre che nella vita anche in cucina. Lui che dai
Colli Romani (Gavignano), passa dalla Sardegna approdando a Milano, decide di
cominciare questa meravigliosa avventura, rinunciando come Lei alle numerose
proposte di gestire importanti cucine all'estero (Parigi, Tokio) e non solo
(Roma).”
Restaurant Dekas
“A kitchen
surrounded by fertile soil where vegetables and herbs thrive … Where daylight
shines in from all sides and where the chefs are free to express their
creativity daily using the best the season has to offer. It seems an obvious
concept, but I spent twenty years surrounded by white tiles under fluorescent
lighting before I came up with it.”. In 2001, top chef Gert Jan Hageman, who
had earned a Michelin star in Dutch haute cuisine, found new direction for his
own career and a new purpose for the old greenhouse that belonged to
Amsterdam's Municipal Nursery, which dated from 1926, and was due to be
demolished. With a lot of luck and help from the municipality and his family
and friends, Hageman succeeded in converting the unique 8-metre high glass
building into a restaurant and nursery. Situated in Frankendael
Park, between the Rembrandt Tower
and
the
nineteenth century facades of Watergraafsmeer, De Kas is an oasis of calm for
the fifty-thousand guests who dine there each year; either in the breathtaking
dining room designed by Piet Boon, or - if weather permits - outside in the
herb garden”
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