“La storia - Burano e la sua
“gemella” Mazzorbo, separate solo da un suggestivo ponte in legno, sono state
nei secoli punto d'incontro tra la Serenissima e la terraferma. Infatti, queste due
isolette si collocano proprio nel cuore dell'attuale Parco della Laguna Nord, e
distano solo mezz'ora di vaporetto dal centro storico di Venezia e addirittura
15 minuti da Treporti. La storia di queste due isole, strettamente legate per
vicissitudini e tradizioni, ha origine V secolo d.C. quando gli abitanti
dell'antica Altino vi si rifugiarono per sfuggire agli Unni e si sviluppa,
crescendo in importanza e ricchezza di pari passo con quella di Venezia, da cui
però rimase autonoma governativamente fino al 1924. Burano, oltre che il più
importante centro della lavorazione del merletto, divenne anche meta di vacanze
per molte famiglie patrizie veneziane che qui edificarono ville sontuose e
ricchi giardini, punti di ritrovo per artisti e letterati. Mazzorbo, e
l'antistante Mazzorbetto, divennero invece luoghi di ritiro spirituale e di
coltivazione della terra: il basso numero di abitanti, contadini e monaci
soprattutto, si è dedicato nel corso dei secoli alla produzione di ortaggi
tipici lagunari, alla cura di alberi da frutto (in primis la vite) e
all'allevamento ittico nelle peschiere. La Tenuta Venissa in
Scarpa-Volo, situata a Mazzorbo, rappresenta una testimonianza storica della
cultura contadina lagunare legata alla produzione di vini e ortaggi: si è
conservata nei secoli prima in forma di orto conventuale e poi di vigna
domestica, e oggi si propone ai visitatori come luogo di tutela del proprio
incredibile valore paesaggistico, agricolo, di lavoro umano e di attrezzature. Scarpa-Volo
è un perfetto esempio di “vigna murata”, infatti l'intera tenuta, composta da
un'area coltivata di oltre 2
ettari, è cinta da un muro settecentesco in parte
ricostruito in epoca successiva, ed è costituita dai classici edifici della
tradizionale architettura rurale in laguna: la casa padronale col camino
sporgente (vallesana), le cantine, la stalla, il fienile e i depositi per gli
attrezzi.
Il progetto - Il progetto di
Venissa è nato dall'idea della Famiglia Bisol, storici viticoltori di
Valdobbiadene, e di Vento di Venezia, polo nautico guidato da Alberto Sonino,
su spunto di un bando per la gestione di Scarpa-Volo pubblicato nel 2006 dal
Comune di Venezia e proprietario dell'intera tenuta. Numerosi i partner che
hanno creduto e voluto fortemente dare il loro contributo a questo progetto:
Slow Food del Veneto, il Centro Interdipartimentale IDEAS dell'Università Ca'
Foscari di Venezia, l'Università T.U.B. di Berlino, gli istituti “Galuppi” di
Burano, “Dante Alighieri” di Venezia, “Foscolo” di Murano, “Loredan” di
Pellestrina e l'Istituto Comprensivo Statale di Sogliano al Rubicone, l'Onlus
VAS Verdi Ambiente Società di Venezia, la Cooperativa Sociale
Anima Mundi Onlus di Mestre, l'Associazione Civiltà Contadina, l'A.I.A.B.
(Associazione Italiana Agricoltura Biologica), il Consorzio del Carciofo
Violetto di S.Erasmo, la
Fattoria Didattica di Paolo Andrich, il Gruppo Pesca Sportiva
di Burano, l'Associazione Artistica Culturale di Burano e infine il Comitato
Spontaneo Parco Laguna Nord. Il progetto, risultato vincente, è centrato
sull'integrazione tra il recupero produttivo e la valorizzazione dell'orti- e
viticoltura tradizionali in Laguna, di cui la Tenuta Scarpa-Volo
è la più peculiare e rappresentativa realtà della Laguna Nord giunta fino ai
giorni nostri, e lo sviluppo di una “Residenza Promotrice di Ambiente”
orientata all'interscambio culturale e di esperienze nel settore della sostenibilità
ambientale a livello regionale ed europeo. Nasce così la struttura ricettiva di
Venissa, dedicata al turismo naturalistico e nautico lagunare, che offre
pernottamento nell'ex casa padronale e una ristorazione d'eccellenza firmata
dalla chef Paola Budel, incentrata sulle tipicità locali e viene creato al
tempo stesso un centro di formazione, educazione e ricerca agro-ambientale che
si propone di recuperare parte dell'area agricola con vigneto, frutteto e orti
e di realizzare un vero e proprio centro didattico, oltre che promuovere le
relazioni imprenditoriali tra agricoltori coinvolgendo esperti del settore e
potenziali investitori. Gli obiettivi di Venissa coincidono sostanzialmente con
quelli del Parco della Laguna e mirano a rendere questo luogo unico un punto
d'eccellenza per chiunque voglia conoscere, apprezzare e godere della ricchezza
dell'ambiente lagunare, spaziando dalla simbiosi acqua/terra alle tradizioni
culinarie, dagli itinerari per le vie d'acqua alla coltivazione di specie
autoctone, dalla pesca alle tecniche di agricoltura a basso impatto
ambientale.”
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