martedì 16 ottobre 2012

IL LUOGO DI AIMO E NADIA



“Aimo Moroni nasce a Pescia, in Toscana nel 1934. Alla fine della guerra, nel 1946, viene a Milano. Nel 1955 con l’aiuto della mamma Nunzia, cuoca, prende in gestione la cucina di un ristorante in via Copernico. Nel 1957 Nadia, amica d’infanzia e vicina di casa, viene a Milano e qui rimarrà per sempre, a fianco di Aimo, moglie, compagna di vita e di lavoro. Nel 1962 si mettono in proprio e aprono un locale interamente gestito da loro in via Montecuccoli, dove tuttora ha sede il Luogo. E’ una semplice trattoria, nella quale Aimo e Nadia costruiranno il loro progetto.
Durante i primi anni propongono alla loro clientela una cucina legata alla comune terra di origine, la Toscana, di cui conoscono storia, tradizioni, prodotti, e dalla quale provengono molte materie prime che utilizzano; allo stesso tempo iniziano a conoscere cibi provenienti da altre regioni con i quali sperimentano nuovi piatti e abbinamenti. Sono anni faticosi, di grande lavoro, nella ricerca di una propria via per esaltare quei prodotti che vanno mano a mano scoprendo e trovare un proprio modo di dare valore al ricco patrimonio enogastronomico nazionale, in quegli anni considerato lontano dalla cucina “alta”, di impostazione prettamente francese. Un percorso che comincia a definirsi a partire dalla fine degli anni Settanta, quando anche la stampa, insieme alla nascente critica gastronomica italiana, scopre questa semplice trattoria che, scrivono, “ha fatto la grande rivoluzione”: ottime materie prime, grande rispetto dei sapori originari, una cucina che ha come elemento centrale la bontà degli ingredienti proposti in modo non tradizionale, ma nel rispetto di quella qualità che si esprime attraverso la loro storia, la provenienza geografica, la sapienza e cura nel produrli, fino a lasciar emergere tutta quella ricchezza non evidente che quei buoni cibi possono raccontare. Gli anni Ottanta sono di grande fermento: viene approfondito tutto il lavoro degli anni precedenti, si affina il loro stile di cucina giungono primi importanti riconoscimenti dalla stampa. Contestualmente il locale viene rinnovato più volte, per offrire un’ospitalità in uno spazio coerente con la proposta gastronomica. Gli anni Novanta vedono la partecipazione della figlia Stefania all’attività di famiglia, con iniziative che consento di diffondere la conoscenza di questa cucina in Italia e all’estero. Aimo e Nadia vengono riconosciuti internazionalmente come coloro che hanno saputo trovare il modo di interpretare e riproporre in veste innovativa la ricca cultura gastronomica italiana. In questi stessi anni si avvia la collaborazione con l’amico, oltre che l’artista e scienziato Paolo Ferrari e il Centro Studi Assenza da lui diretto, da cui nasce il progetto del Luogo tuttora in progress. Il nuovo Millennio si apre all’insegna del passaggio anche per la nostra storica insegna per merito di giovani motivati professionisti che iniziano a collaborare con noi divenendo nel volgere di qualche anno le persone insieme alle quali costruire il presente e futuro di questa storica insegna. Fabio Pisani e Alessandro Negrini in cucina, Nicola Dell’Agnolo in sala e Federico Graziani, oggi nostro consulente per la selezione dei vini insieme a Nicola, con Stefania e Aimo, sono oggi l’anima e il cuore del Luogo di Aimo e Nadia.”


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