“La storia della rinomata
Friggitoria è un po' la storia della stessa famiglia STELLA, sino ad oggi sono
quattro le generazioni che si tramandano da padre in figlio. Nasce a Catania
nella centralissima Via Ventimiglia intorno al 1890, In una tormentata
vicenda ambientata nella Sicilia ottocentesca .
Giovani fratelli e piccoli imprenditori agricoli delle campagne della
zona tra Augusta e Lentini (Sr), si dedicavano per tradizione familiare alle
coltivazioni tipiche della zona e all'allevamento di pregiate razze bovine. I
tempi difficili non permettevano a due giovani imprenditori di espandersi ma
loro, caparbi, pensarono bene di migrare verso la grande città per poter
vendere direttamente i prodotti della loro terra. Dopo enormi sacrifici e dopo
raccolto un bel gruzzoletto di denaro, partirono in calesse alla volta di
Catania. ( E' bene ricordare che il viaggio da Augusta a Catania era lungo ben
tre giorni di marcia estenuante con non pochi rischi, tra l'altro di essere
aggrediti e derubati dalle bande di ladroni che allora scorrazzavano per i
sentieri stradali). Nonostante la lontananza, i pericoli e le notti passate
all'agghiaccio o alle stazioni di posta come la mitica stazione cosiddetta di
"zia lisa" i fratelli Stella giunsero a Catania e pressero subito
contatti con dei conoscenti. Visitarono parecchie botteghe ove poter impiantare
la loro futura azienda. Catania allora si estendeva da Nord -Sud compresa dal
porto a poco piu' sù del Corso Sicilia
(allora inesistente) e da Est -Ovest
dalla via della Concordia (strada delle ottanta palme) alla Stazione (piazza
Giovanni XXIII). Per i più giovani va detto che già San Giovanni li cuti era
considerato un luogo di villeggiatura fuori città. Ma torniamo ai STELLA, le
botteghe fatte visitare ai due fratelli non erano piaciute e stavano per
lasciare la città percorrendo dalla ex sciara del corso Sicilia verso il porto,
la stretta via Ventimiglia, quando si fermarono ad un chioschetto per
dissetarsi, si accorgevano che poco piu' avanti al numero civico 66 64 stavano
traslocando. Chieste informazioni e capito che il proprietario era lì presente,
senza destare troppo l'interessamento, da classici siciliani di quei tempi
cercarono di carpire informazioni sulle botteghe. Visitarono, i locali e i loro
sguardi si incrociarono e si parlavano, senza fiatare, sorridendo ma senza
fornire al proprietario alcuna sodisfazione trasmettevano tra loro la
sodisfazione di aver trovato i locali della futura azienda. Dopo una lunga ed
estenuante trattativa sull'affitto, i lavori da fare, le cauzioni, il
proprietario cedette sotto il martellamento delle proposte prima di Andrea e
poi di Natale. Una volta accordati, il momento del pagamento il proprietario
chiese di andare presso la banca dei fratelli per ricevere le cauzioni, rispose
Andrea << la nostra banca siamo noi -
Natale pigghia i sordi >>
aggiunse Natale << pozz ire o' bagno>>, sospettoso il proprietario
disse << ma unni l'hai e sord'>>
risposero assieme << unn' o' sul e l'occhi nun arrivun>>. Natale
si allontanò in bagno e da una tasca cucita appositamente nelle mutande srotolò
un mazzo di soldi che consegnò al proprietario delle botteghe, il quale alla
vista di tutti quei soldi annui meravigliato. I due fratelli partirono per ritornare ad Augusta
dove li antendevano oltre che i propri genitori già anziani anche le loro
fidanzate, due sorelle, Maria e Giuseppina Ferraguto, due bellissime donne di
figure esili e poco assomiglianti alle classiche donne siciliane infatti
entrambi erano bionde con occhi azzurri e carnaggione chiara. Arrivarono a casa
di notte, i genitori fremevano di conoscere l'esito del loro viaggio, ma i due
fratelli non vollero parlare se non prima venissero convocate anche la famiglia
delle loro fidanzate, cosi mandarono un garzone
di stalla a chiamare la famiglia
Ferraguto la quale risiedeva in una fattoria poco distante. Immaginate la scena
si sedettero tutti attorno un grosso tavolo di legno, gli Stella posero a
disposizione di tutti al centro del tavolo
pane, formaggio e vino e subito dopo i due fratelli presero a spiegare i
loro piani per il futuro, produrre salumi, conserve e formaggi di buona qualità
e venderli a Catania, la piazza non è facile ed è necessario che entrambi si
stabiliscono a Catania, mentre che le rispettive famiglie Stella e Ferraguto
penseranno alle fattorie, ma c'è un problema ..... le donne, le fidanzate, i
due fratelli non sarebbero partiti senza di loro e non avrebbero potuto
affrontare nemmeno le spese di due matrimoni. Le discussioni, le perplessità
dei genitori delle due fanciulle non ebbero scampo innanzi all'intraprendenza
dei due fratelli. Giunsero a Catania
dopo circa un mese con al seguito due carri di mobilia e quant'altro per
impiantare una casa e due carri di lecornie di ogni tipo, salami, formaggi,
ricotta, tuma etc.etc. Il successo non tardò a presentarsi dopo qualche mese le
migliori salumerie e macellerie si rifornivano dai Stella. Riuscirono a
sposarsi poco tempo dopo. Gli affari prosperavano e i fratelli Stella miravano
ad ingrandirsi ma principalmente di prendere i catanesi "per la gola"
, che come è noto hanno sempre avuto il "palato fine". In Particolare i catanesi amavano la cucina
"salata" e estremamente lavorata con lavorazioni tipiche un po'
arabe, greche. Quindi pensarono che si sarebbe potuto provare ad installare una
"rusticcheria, scacciateria ma sopratutto non sarebbero dovuti mancare gli
arancini. Dopo poco meno di un'anno nasceva la FRIGGITORIA STELLA.
Nel frattempo nelle rispettive famiglie che abitavano sopra gli stessi locali
della salumerie e della friggitoria In famiglia si susseguirono nuovi arrivi:
Da Natale e Maria nacquerò Giuseppe, Antonino, Francesca e Andrea, mentre che
da Andrea e Giuseppina nacquerò Natale e Giuseppe. Il tempo e la speranza
avevano baciato queste due famiglie, ma la fortuna non volle assisterli per
lungo tempo e poco dopo morì il piccolo Natale seguirono in tragici eventi e
malattie le dipartite di uno dei fratelli Stella e una delle sorelle Ferraguto,
cosi come voleva la allora tradizione siciliana, qualche tempo dopo i cognati si unirono in matrimonio e unirono le due famiglie in una. Ma poco tempo dopo anche i due neo sposi
lasciarono il mondo terreno. I figli non erano da meno nelle capacità
imprenditoriali e continuarono per la
strada segnata da i loro genitori, acquistando poco tempo anche un panificio. I
stella divvennero i proprtietari di quasi tutta la parte meridionale della via
ventiomiglia con botteghe di macelleria, salumeria, panificio e friggitoria. La
guerra, le invasioni prima tedesca, poi degli alleati le carestie, le crisi e
la poverta generalizzata colpi tutti e i STELLA non furono risparmiati, ma
nemmeno decapitatio solo l'alto senso di sacrifico dell'intera famiglia fece in
modo di passare quei brutti momenti. La friggitoria STELLA conobbe il suo
massimo splendora da gli anni 50 sino alla fine degli anni 70. Le produzioni
degli STELLA si importavano persino negli Stati Uniti d'America, partecipavano
a tutte le fiere nazionali e internazionali promuovendo i prodotti tipici
siciliani e portando un po' di Sicilia agli emigranti. Tra la Friggitoria, Salumeria e panificio ed inoltre
nelle capagne Augustane lavoravano decine di persone assicurando il massimo
della genuinità dei prodotti.”
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