“La cittadella fortificata di
Terra del Sole ( "Eliopoli", Città del Sole) rappresenta un centro
storico rinascimentale di notevole importanza. Concepita dal genio di
Baldassarre Lanci, fu costruita ex novo in pieno '500,non come semplice fortilizio,
ma come città-fortezza, con perfetta aderenza ai canoni dell'urbanistica
dell'epoca. Entro il perimetro delle mura (2.87 km) si sviluppa
l'insediamento simmetrico comprendente quattro isolati. I due borghi, Romano e
Fiorentino, lo attraversano da porta a porta secondo il decumano, affiancati da
quattro borghi minori (i borghetti) mentre angolati castelli fanno da
pittoresco sfondo. Il tutto è raccordato dalla vasta Piazza d' Armi dove si
affacciano edifici monumentali come la Chiesa di S. Reparata, il Palazzo dei Commissario
o Pretorio, quello del Provveditore ed altri palazzi padronali. Frutto di
quell'Umanesimo, che mise l'uomo al centro dell'universo, Terra del Sole
rappresenta un raro tentativo di realizzazione della "città ideale"
vagheggiata dagli uomini del Rinascimento. Essa risponde pienamente alle nuove
esigenze militari emerse con l'introduzione delle nuove armi da fuoco, per
questo vennero ritenute superate le antiche fortezze preesistenti in loco. La
progettazione di Terra del Sole rappresenta non solo un avanzato modello di
architettura militare, ma anche un raro modello di impianto urbanistico "a
misura d'uomo", valido anche per i nostri tempi, sia per la sua
disposizione simmetrica e prospettica, sia per il sapiente rapporto tra spazi e
volumi. I borghi sono infatti larghi 9 metri, pari all'altezza delle case a schiera
che li delimitano, secondo la norma leonardesca: "sia la larghezza delle
strade pari alla universale altezza delle case". Il ristorante è nato
dall'iniziativa di un gruppo di amici decisi ad investire le proprie conoscenze
in una attività che, dal '97 ad oggi, li ha portati ad essere uno dei
ristoranti più frequentati nella zona. La zona in cui sorge il Ristorante
apparteneva ad un antico arsenale ottocentesco, da cui prende il nome, e che,
secondo i vecchi libri, appartiene al Borgo Fiorentino.”
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